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Lavorazione del legno in sicurezza: pialla a spessore e a filo
Roma, 4 Mag – Tra le molte attrezzature utilizzabili nelle attività di lavorazione del legno che presentano pericoli per gli operatori ci sono – oltre a seghetti alternativi, seghe a nastro e a disco, trapani e toupie, su cui ci siamo soffermati in recenti articoli – anche le pialle.
E per avere indicazioni utili per la prevenzione degli incidenti nell’utilizzo delle pialle, possiamo fare riferimento al contenuto del progetto multimediale Impresa Sicura - un progetto elaborato da EBER, EBAM, Regione Marche, Regione Emilia-Romagna e Inail - che è stato validato dalla Commissione Consultiva Permanente per la salute e la sicurezza come buona prassi nella seduta del 27 novembre 2013.
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In particolare nel documento “ImpresaSicura_Lavorazione del Legno”, correlato al progetto, vemgono analizzate due tipologie di pialle, la pialla a spessore e la pialla a filo.
La pialla a spessore, “macchina utensile per la levigatura e spessorizzazione del legno tramite un utensile costituito da un albero dove sono fissati dei coltelli”, deve il nome al fatto che la relativa lavorazione “assicura uno spessore uniforme tra le facce opposte del pezzo di legno oggetto della lavorazione. Il pezzo viene spinto sul piano macchina manualmente e utilizzando idonei spingipezzi”.
Questi, brevemente, gli elementi di pericolo della macchina:
- contatto con l’utensile in movimento: i rischi prevalenti sono lo schiacciamento e taglio tra lama e pezzo in lavorazione e l’urto con l’albero portacoltelli contro una parte del corpo dell’operatore. Normalmente si deve prevedere una “protezione regolabile che garantisce le distanze adeguate dell’operatore con l’albero portacoltelli. Un’attenta valutazione sulla macchina e sull’ambiente circostante deve essere in grado di definire le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di cui dotare l’attrezzatura. Le protezioni normalmente collocate sulla macchina consistono in: protezione con il contatto all’albero portacoltelli mediante ripari fissi la cui posizione deve essere regolabile consentendo il posizionamento ed il passaggio del materiale da tagliare; protezione sistema di trasmissione moto all’albero portacoltelli mediante un carter di protezione fisso o un riparo mobile interbloccato che impediscano l’accesso alla zona quando la macchina è in funzione;
- urto, ferite e trascinamento dalla rotazione del pezzo: il pezzo deve sempre essere saldamente trattenuto per evitarne il trascinamento improvviso”.
Ricordando che il documento parla anche degli organi di comando e dei dispositivi di sicurezza durante la lavorazione (spingitoio a becchi per fine passata, spingitoio per sezionatura in costa, spingitoio a blocchetti a gradino bilaterale), ci soffermiamo su alcuneazioni per la sicurezza nell’utilizzo della pialla a spessore.
Prima dell’utilizzo:
- “prendere visione delle istruzioni per l’uso ed essere formati all’utilizzo in sicurezza della macchina;
- controllare la presenza e l’efficienza di tutti i dispositivi di sicurezza e protezione;
- verificare la presenza ed il corretto posizionamento dei ripari e dei dispositivi di sicurezza;
- verificare il funzionamento dei dispositivi di interblocco dei ripari;
- verificare il funzionamento del pulsante di arresto di emergenza;
- indossare indumenti che non possano impigliarsi all’utensile (es. sciarpe, tute o camici con maniche non chiuse ai polsi); non tenere capelli lunghi sciolti;
- indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI).
Durante l’utilizzo:
- posizionare o togliere i pezzi solo a macchina ferma;
- in caso di blocco del pezzo all’interno della macchina azionare l’arresto di emergenza;
- non utilizzare gli organi di comando o gli elementi sporgenti della macchina per appendere indumenti, attrezzi o altro;
- rimuovere i trucioli solo a macchina ferma;
- evitare l’uso dell’aria compressa (ad esempio per la pulizia dei pezzi, ecc.);
- segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti o guasti al preposto.
Dopo l’utilizzo:
- spegnere la macchina;
- lasciare pulita e in ordine la zona circostante la macchina (in particolare il posto di lavoro)”.
Veniamo ora alla pialla a filo, macchina utensile per la rifilatura del legno che “prevede due piani di lavoro uno di carico e uno di scarico, posizionati e bloccati ad altezze diverse, al centro dei quali è posizionato l’albero portacoltelli”.
Chiaramente tra gli elementi di pericolo della macchina figura il contatto con l’albero portacoltelli in movimento e i rischi prevalenti sono:
- “contatto con l’albero portacoltelli durante la lavorazione del pezzo che viene fatto scorrere sopra lo stesso;
- schiacciamento e taglio tra lama e pezzo in lavorazione;
- urto con l’albero portacoltelli contro una parte del corpo dell’operatore”.
E, anche in questo caso, le protezioni normalmente collocate sulla macchina consistono in:
- protezione dell’albero portacoltelli: “mediante ripari fissi la cui posizione deve essere regolabile consentendo il posizionamento ed il passaggio del solo materiale da tagliare;
- protezione sistema di trasmissione moto all’albero portacoltelli: mediante un carter di protezione fisso o un riparo mobile interbloccato che impediscano l’accesso alla zona quando la macchina è in funzione”.
Infine un altro elemento di pericolo per la pialla a filo è costituto dagli urti, dalle ferite e dal trascinamento dalla rotazione del pezzo: il “pezzo deve sempre essere saldamente stabile per evitare il trascinamento improvviso da parte degli organi lavoratori usando le attrezzature in dotazione alla macchina stessa. È assolutamente vietato trattenere in posizione il pezzo con le mani senza l’adozione dei dispositivi messi a disposizione dal costruttore della macchina stessa”.
Il sito “ Impresa Sicura”: l’accesso via internet è gratuito e avviene tramite registrazione al sito.
Tiziano Menduto
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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