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La sicurezza del carrellista: la manutenzione e i comportamenti

La sicurezza del carrellista: la manutenzione e i comportamenti
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Attrezzature e macchine

06/11/2014

Cosa prevede la manutenzione regolare del carrello elevatore? Cosa non bisogna assolutamente fare per evitare rischi? Come evitare il ribaltamento del mezzo? Come proteggere se stessi e gli altri? Seconda parte. Di Francesco Tortora.

 
Questa è la seconda parte della presentazione di un documento elaborato e inviato a PuntoSicuro da un nostro lettore, un documento utilizzato per la formazione dei carrellisti: “I 19 punti che il Carrellista Esperto conosce a memoria per lavorare in sicurezza - Spunti e riflessioni per favorire una guida più sicura del Carrello Elevatore”.
Nella prima parte sono stati trattati i temi introduttivi: come fare formazione e diffondere le informazioni, l’idoneità psico-fisica, la concentrazione, le attrezzature aggiuntive, la partecipazione alla sicurezza. In questa seconda parte si affrontano altri temi: la manutenzione, i comportamenti corretti e scorretti, il rischio ribaltamento, i controlli e la tutela collaborativa. La terza e ultima parte del documento sarà pubblicata prossimamente sul nostro giornale.
 
7. La manutenzione regolare prevede ...
 
È proprio così: un’efficace manutenzione è un importante fattore per il buon funzionamento dei muletti. Trascurare la manutenzione, invece, può essere fonte di pericolo per persone e cose.
La manutenzione preventiva, l'ingrassaggio ed il controllo dei carrelli devono essere effettuati secondo un programma prestabilito in base alle seguenti modalità ed in linea secondo le istruzioni del costruttore che devono sempre essere unite al carrello all'atto della consegna del mezzo.
La manutenzione, la regolazione, la riparazione e il controllo dei carrelli devono essere eseguiti soltanto da personale qualificato ed autorizzato ed accompagnati da idonea documentazione dimostrativa.
 
Ma vediamo insieme gli aspetti di maggior rilievo: 
- Freni, sterzo, organi di comando, dispositivi di segnalazione acustica, d’illuminazione, di limitazione di carico devono essere mantenuti in condizione di funzionare con tutta sicurezza.
- Tutti gli organi del dispositivo di sollevamento ed inclinazione devono essere accuratamente e regolarmente ispezionati e mantenuti in condizioni di-funzionare in tutta sicurezza.
- I dispositivi di protezione e di sicurezza devono essere regolarmente ispezionati e mantenuti in condizione di funzionare con tutta sicurezza.
- Gli impianti idraulici devono essere regolarmente ispezionati e mantenuti in perfetta efficienza. I cilindri, i distributori e gli altri organi similari devono essere controllati allo scopo di accertare che non si siano verificate perdite di liquido interne od esterne tali da creare pericolo.
- Le batterie, i motori, i dispositivi di regolazione, i contattori, gli interruttori di fine corsa, i dispositivi di protezione, i conduttori elettrici e i collegamenti devono essere ispezionati e mantenuti in efficienza a regola d'arte. Particolare attenzione deve essere rivolta allo stato dell'isolamento elettrico.
- Sui carrelli a motore endotermico si devono verificare lo scarico, l'afflusso del carburante, il vaporizzatore, la pompa del carburante per accertare che non vi siano danni o perdite.
- Occorre verificare i pneumatici per accertare eventuali deterioramenti del battistrada, dei fianchi e dei cerchi. Occorre mantenere la pressione di “gonfiaggio” scrupolosamente al valore indicato dal costruttore del carrello.
- Quando si smontano pneumatici applicati a ruote scomponibili in due pezzi, occorre accertarsi che non vi sia rimasta pressione interna.
- Sulle gomme piene occorre verificare l'aderenza fra la parte di gomma e l'anima di ferro (o la ruota). Eliminare per quanto possibile la presenza di corpi estranei dal battistrada.
- Si devono mantenere in buono stato di leggibilità tutte le targhe d’istruzione e d’identificazione.
- Occorre verificare che nel sistema d’alimentazione del carburante non si siano prodotte perdite e che tutte le parti di esso siano in buone condizioni. Sui sistemi funzionanti a GPL si dovrà procedere all'accertamento di eventuali perdite mediante l'impiego di una soluzione saponosa. In caso di accertamento di perdite sul circuito del carburante, il carrello va ritirato dal servizio e non vi deve essere rimesso fintantoché non siano state eliminate tutte le perdite.
- I recipienti fissi di GPL devono essere esaminati prima di essere ricaricati ed i recipienti amovibili di GPL devono essere esaminati per accertare che essi non presentino i seguenti difetti o guasti: ammaccature, abrasioni, intagli; guasto alle valvole od ai dispositivi di misurazione del livello del liquido; corpi estranei nelle valvole di sicurezza; guasto o mancanza del tappo della valvola di sicurezza; segni di fughe sulle valvole e sui raccordi filettati; deterioramenti, guasti o perdite dei giunti elettrici sui raccordi di riempimento o di servizio. In caso d’accertamento dei difetti e/o dei guasti sopra indicati, i recipienti non potranno essere rimessi in servizio fintantoché non siano stati eliminati i suddetti guasti e/o difetti.
- Modifiche od aggiunte alle caratteristiche originali del carrello, atte ad influire sulla portata e sulla sicurezza di funzionamento, possono essere effettuate soltanto dopo la relativa approvazione da parte del costruttore del carrello. In tal caso si dovranno sostituire le targhe d’identificazione e d’istruzione.
- I carrelli od i dispositivi speciali, progettati od abilitati all'impiego in ambienti pericolosi, devono essere oggetto di particolari attenzioni al fine di accertare che la manutenzione conservi ai dispositivi di sicurezza l'efficienza originale.
- Tutti i pezzi di ricambio devono essere di produzione originale del costruttore o di qualità almeno uguale a quella del pezzo originale.
 
I carrelli devono essere mantenuti in buono stato di pulizia per evitare rischi d’incendio e permettere di individuare organi allentati o difettosi.
 Particolare riguardo per gli organi di sollevamento, ai pedali, ai poggiapiedi ed alle pedane dei carrelli perché non restino sporchi di grasso, olio, fango, ecc.
 
Quale piano di manutenzione seguire?
Un buon piano di manutenzione dei vostri carrelli elevatori non deve essere, per fortuna, inventato!
Basta seguire il “Libretto d’uso e manutenzione” del vostro mezzo … ed eccovi avere sempre in uso un’attrezzatura efficiente.
Quanto ai manutentori … è bene dirvi subito che debbono essere persone esperte e qualificate: significa che debbono essere competenti in questa attività.
Ricordo, inoltre, che tutte le attività di manutenzione debbono essere registrate e che ritengo preferibile l’annotazione scritta anche per avere un’idea delle condizioni del nostro muletto.
Scrivere cosa è stato fatto … scrivere cosa fare in futuro: questo è buon programma, ma rispettatelo!
 


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8. I limiti d'età e ...
Questa cosa bisogna saperla: l'utilizzo del carrello elevatore è consentito, in primis, a chi ha raggiunto almeno la maggiore età! Poteva sembrare scontata la mia considerazione, ma in molti mi hanno chiesto di buttar giù qualche riga: grazie per l'opportunità.
 
Beh, come appunto dicevo sopra ... l'utilizzo del carrello elevatore è vietato assolutamente ai minori d'età: inoltre ... e c'entra davvero tanto anche in questo caso l'età ... l'utilizzo del mezzo è consentito a coloro che hanno conseguito la patente di guida (quindi maggiorenni) o comunque in possesso di nozioni basilari circa il codice della strada ed alludo alla conoscenza di alcuni segnali ... i quali possono trovarsi all'interno di aree lavorative (limiti di velocità, divieti, etc.): in questi casi ... in mancanza di patente di guida ... il corso deve essere integrato, per l'appunto, con queste nozioni generali.
 
Potremmo trovarci, però, in una situazione specifica: quelle di un lavoratore che è in possesso del "patentino ciclomotori" e comunque maggiorenne. In questo caso l'utilizzo è consentito per due ragioni:
1) soddisfa il limite minimo dei 18 anni di età
2) il lavoratore è in possesso delle nozioni basilari del codice della strada.
Rimane, a questo punto, soltanto un'efficace attività di formazione, informazione ed addestramento ... come richiesto dal Decreto Legislativo n. 81 del 2008.
 
La segnaletica
Quando dovete disciplinare o regolamentare il traffico all’interno delle vostre aree aziendali private, dovete far uso della medesima cartellonistica prevista sulle strade pubbliche, ovvero, quella prevista dal Codice della Strada.
 
Quindi, se vi preoccupano particolari incroci, il traffico dei pedoni o i limiti di velocità … sappiate che il codice della strada rimane il riferimento informare di questi pericoli a maggior garanzia delle persone.
 
E ricordatevi, inoltre, che la segnaletica deve essere sempre ben comprensibile … sostituendo i segnali distrutti o scoloriti con altri più efficienti.
 
9. Comportamenti ... cosa fare e cosa non fare
Si ... per ottenere un certo obiettivo ... e per tale intendo la salute e la sicurezza di coloro che utilizzano il carrello elevatore e delle altre persone ... ci sono delle “cose” da effettuare, da seguire con attenzione ... ma altrettanto importanti sono le cose che assolutamente non dobbiamo eseguire!
 
L'intenzione personale di questa sezione è quella di stilare una serie di punti ... in modo semplice e pratico ... potendo così migliorare le nostre abitudini di lavoro!
 
A) Cosa fare ...
 I carrellisti devono osservare regole generali di prudenza e di comportamento corretto, tra le quali:
- non manomettere dispositivi o parti del carrello elevatore;
- non modificare i dispositivi applicati senza autorizzazione del costruttore;
- allontanare le persone che si trovano in prossimità di aree di carico e di scarico;
- spesso le forche fuoriescono dai bancali, prestando attenzione durante la marcia e le manovre: tenere quindi conto anche del loro ingombro;
- mentre si infilano le forche sotto un bancale fare attenzione che non si infilino sotto un altro bancale adiacente;
- verificare sempre la stabilità del carico trasportato: se necessario singoli colli devono essere legati o inseriti in ceste;
- organizzare il lavoro in modo da trasportare carichi di dimensioni tali da garantire una buona visibilità, se il carico è molto ingombrante procedere a marcia indietro;
- nel passaggio attraverso portoni o nel transito nelle corsie fare attenzione all’ingombro del carico: vi è rischio di urtare persone nelle vicinanze;
- diminuire la velocità quando condizioni critiche (pavimentazione scivolosa, pendenza, avvallamenti, sconnessioni, ecc.) possono compromettere la stabilità del carrello elevatore che stai guidando;
- diminuire la velocità in curva: oltre al rischio di caduta del carico trasportato esiste il rischio di ribaltamento del carrello;
- non fermare il carrello davanti a porte e passaggi: le forche abbassate non sono facilmente visibili e rischiano di far inciampare i pedoni;
- in corrispondenza di incroci o porte, ecc., segnalare l’arrivo con l’avvisatore acustico;
- sterzare su rampe può compromettere la stabilità del carrello: prima di sterzare aspettare che tutte le ruote del carrello siano in piano;
- mantenersi ragionevolmente distanti da gradini, buche, avvallamenti, bordi di ribalte, rampe.
 
B) Cosa NON fare ...
Sono, invece, tassativamente vietate manovre scorrette quali:
- sollevare carichi con funi di imbracatura legate alle forche del carrello elevatore;
- sollevare in quota persone sulle forche o su bancali;
- trasportare passeggeri;
- spingere bancali o carichi con la punta delle forche;
- sporgersi con parti del corpo fuori dalla struttura di sicurezza del carrello;
- dirigere il carrello o manovrare verso persone che si trovano in spazi chiusi senza via di fuga.
 
Altre procedure
Una lista completa dei comportamenti da adottare mediante l’uso del carrello non esiste: ci sono sicuramente dei concetti base (come quelli a fianco) … ma questi debbono essere integrati dai datori di lavoro per un’esecuzione maggiormente corretta e sicura per i conduttori.
 
Queste integrazioni emanate dai datori di lavoro (o da responsabili e tecnici della sicurezza) debbono essere rispettati nei minimi dettagli: comportamenti diversi e azioni strane … potrebbero portare gli operatori a risponderne di persona in caso di danni prodotti a persone e/o cose.
 
Le regole, ancora una volta, per quanto studiate e scritte … debbono essere oggetto di informazione e formazione ai lavoratori.
  
 
 
 
 
10. Consigli contro il rischio ribaltamento
Nel modo più assoluto … per i carrelli elevatori non possiamo parlare di sicurezza certa e garantita contro il pericolo della perdita di stabilità e delle sue spiacevolissime conseguenze.
È sempre infatti possibile, per un carrello, trovare o indurre situazioni che ne possano determinare la perdita di stabilità che, appunto, può provocare il ribaltamento del mezzo stesso.
 
In caso di perdita accidentale della stabilità, il guidatore viene sbalzato fuori dal carrello e può rimanere schiacciato sotto le strutture del mezzo e quando lo schiacciamento riguarda testa, torace o addome, spesso l’esito, purtroppo, è mortale.
Dilà di quanto può essere messo in atto dal costruttore del mezzo, rimane significativo per ogni carrello un pericolo residuo di perdita di stabilità, quando viene utilizzato o si viene a trovare al di fuori delle condizioni di corretta utilizzazione.
In tale contesto il pericolo di ribaltamento accidentale non può essere eliminato completamente ma potrà solo essere ridotto a un livello accettabile … fortemente accettabile.
Non potendosi quindi eliminare del tutto tale pericolo, nasce la necessità di ridurre al massimo le conseguenze del suo eventuale verificarsi e questa è una cosa seria per la nostra salute.
 
Pertanto la sicurezza delle persone a bordo dei carrelli viene aumentata con mezzi tecnici che limitano le conseguenze della perdita di stabilità del veicolo stesso (cabine chiuse con porte rigide, barriere laterali o cancelletti, cinture di sicurezza di vario tipo).
 
Il pericolo di rovesciamento accidentale è maggiore quando:
- si affrontano svolte repentine ad una velocità non moderata;
- si marcia con il carico tenuto irregolarmente alto;
- ci si sposta in direzione obliqua su rampe o superfici in pendenza;
- si percorrono le salite e discese con il carico rivolto a valle;
- si inclina in avanti il gruppo di sollevamento con il carico sollevato;
- si percorrono pavimenti irregolari (superfici non uniformi o in pendenza o terreno morbido o sconnesso);
- si sovraccarica il carrello elevatore oltre i limiti consentiti;
- si valuta in modo errato il baricentro del carico movimentato;
- si trasportano carichi oscillanti o con il baricentro sensibilmente spostato rispetto al piano mediano longitudinale del carrello elevatore;
- si urta contro strutture fisse, ma anche mobili.
 
Quindi è bene che l’operatore guidi sempre con una certa attenzione e prudenza … prendendo tutte le precauzioni necessarie per evitare soprattutto le situazioni pericolose sopra indicate.
 
Oltre a ridurre il rischio di ribaltamento con una guida prudente, è comunque necessario che i carrelli a forche siano dotati di “dispositivi” di prevenzione attiva e passiva che limitino il rischio di ribaltamento con tutte le conseguenze dirette.
 
Prevenzione Attiva: sono sistemi che, in funzione delle condizioni operative del carrello, intervengono su uno o più parametri dello stesso per incrementare la sicurezza (limitatore di velocità, controllo di stabilità e di sterzata, controllo del brandeggio, limitatore dell’oscillazione dell’assale).
Prevenzione Passiva: Interventi finalizzati ad evitare che il verificarsi del ribaltamento accidentale del carrello possa comportare conseguenze gravi per l’incolumità del lavoratore. Ovvero sistemi che trattengono l’operatore al posto di guida indipendentemente dalle condizioni operative del carrello (cabine chiuse con porte rigide, barriere laterali o cancelletti, cinture di sicurezza).
 
Quali altri rischi?
Un aspetto da tener debitamente conto è questo: il ribaltamento del carrello elevatore non è l’unico rischio che possiamo incontrare! Le situazioni di pericolo, le quali possono arrecare danni importanti alle persone, sono davvero tante.
 
Ad esempio elenchiamo:
- caduta persona dall’alto
- caduta materiali dall’alto
- esplosione batterie
- incendi
- investimento persone.
 
Purtroppo, la sola prevenzione non basta: ecco perché bisogna far uso dei dispositivi di sicurezza!
 
11. Prima di iniziare ... prima di parcheggiare!
Molti incidenti lavorativi avvengono per una scarsa comunicazione aziendale fra gli stessi lavoratori.
In alcuni casi, il pericolo scampato (parlo di miracoli), poteva essere evitato con un minimo di verifica preventiva che dovrebbe avvenire prima di iniziare la movimentazione dei carichi col carrello elevatore.
 
Controllare il segnalatore acustico, i freni, i pneumatici, il lampeggiante luminoso ... è il minimo di cui dobbiamo preoccuparci, soprattutto se il muletto viene utilizzato da più persone e per turni diversi.
È una buona prassi ... da applicare costantemente ... perché non sai mai in quali condizioni viene parcheggiato il mezzo dal tuo collega!
Potrebbe verificarsi il caso che la frenata si sia allungata di qualche metro ... ma tu, ignaro della situazione, vai ad adoperarlo tranquillamente e convinto della sua efficienza.
Oppure ... non sei a conoscenza del malfunzionamento del segnalatore acustico ... e potresti trovarti nella condizione di non poter avvisare un'altra persona del tuo arrivo!
 
La leggerezza può essere un vero rischio che può comportare danni alla salute nostra e dei colleghi!
Non appena ricoveri il mezzo bisogna segnalare le disfunzioni, ma anche semplici indizi.
 
Ho visto in alcune aziende ... ottima idea ... predisporreschede preventive all’uso dei muletti: un momento importante che ci porta ad essere consapevoli delle condizioni del mezzo di lavoro.
 
12 Abbi cura degli altri ... come per te stesso!
È importante che noi godiamo di buona salute e che ci sentiamo tranquilli e sicuri nel nostro lavoro ... ma è altrettanto importante preoccuparsi anche delle altre persone ... in fondo ...
 a queste noi chiederemmo di proteggerci in qualsiasi circostanza!
Nel Nuovo Testo Sicurezza (Decreto Legislativo numero 81 del 2008), la collaborazione è un elemento chiave per garantire ai lavoratori la loro incolumità fisica! Si certo, dobbiamo avere cura del nostro carrello elevatore, dobbiamo utilizzare la cintura di sicurezza e gli altri dispositivi di sicurezza, ma dobbiamo pensare che talune nostre operazioni possono essere fonte di forte pericolo per i nostri colleghi o per altri soggetti che si trovano nelle nostre circostanze.
In fase di movimentazione è buona soluzione organizzativa quella di evitare la presenza di altre persone, così come dobbiamo preoccuparci di queste quando utilizziamo il muletto in retromarcia.
Nelle fasi di carico e scarico particolare attenzione agli autisti che spesso, ma senza alcuna malizia, sono presenti in aree di movimentazione e che li pongono in una vera situazione di pericolo accidentale.
Un carrello sul quale hai ravvisato dei funzionamenti anormali ... può divenire un pericolo a sfavore di coloro che non sanno di queste circostanze: una buona attività di dialogo fra i soggetti lavoratori (e per tali includo tutti, compreso Datore di Lavoro) potrebbe essere un vero toccasana per la sicurezza.
 
Tutela collaborativa
La legge dice: ogni lavoratore deve prendersi cura di se stesso e delle altre persone che potrebbero essere vittime a seguito dei suoi modi di comportarsi.
 Questa è una cosa fantastica, che significa … “prendiamoci cura noi tutti insieme!”
Molti incidenti, infatti, sono proprio frutto di comportamenti non corretti da parte dei propri colleghi.
 
Se, ad esempio, ti ritrovi a caricare in altezza … e lo fai in presenza di un tuo collega che si trova nei paraggi … cosa potrebbe accadergli in caso di caduta di materiali dal’alto?
Non è che dovresti gentilmente allontanarlo … avvisandolo della zona pericolosa?
Ecco, questo significa collaborare per un bene comune!
 
 
 
Francesco Tortora
 
 
Fine seconda parte.
I punti 13-19 saranno presentati in un prossimo articolo di PuntoSicuro.
 
 
NB: Ricordiamo che il carrello elevatore semovente con conducente a bordo è tra le attrezzature di lavoro per le quali l’Accordo Stato-Regioni inerente le attrezzature di lavoro, pubblicato il 22 febbraio 2012, richiede una specifica abilitazione degli operatori.
 
 



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Rispondi Autore: Rosanna Ratti - likes: 0
06/11/2014 (23:54:27)
b sera, il 17 giugno 2010 nel porto di Livorno ho perso mio fratello, Francesco Ratti, schiacciato da un tubo di 4 ton, ........ Lascio immaginare!!!! Se penso al processo, alle conclusioni x il datore di lavoro, il carellista e l amministratore dell azienda Lorenzini di Livorno ........ Solo x noi familiari é cambiato tutto... Ma proprio tutto! Scusi lo sfogo. L articolo mi piace.

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