Incidenti sul lavoro: così, non poteva non succedere!
Pubblichiamo la storia di un incidente disponibile sul sito dell’ATS Brianza, che ha raccolto una serie di storie di casi veri indagati, con la speranza che l’informazione su questi eventi contribuisca a ridurre la possibilità del ripetersi ancora di infortuni con le stesse dinamiche.
Così, non poteva non succedere!
Tipo di Infortunio: Investimento da mezzo di trasporto a mano
Lavorazione: Azienda alimentare / Molino di farine
Descrizione infortunio
Contesto: scarico prodotti alimentari presso un panificio in pieno centro storico alle ore 5:00; presenza di rampa curva in ripida discesa di accesso a locali interrati di produzione con annesso magazzino.
Dinamica incidente:
Il facchino (dipendente di un mulino) era in aiuto ad un “padroncino” che lavorava per il mulino
stesso. Dovevano scaricare 15 sacchi di farine (50 Kg. cad.) per un panificio; dato che l’attrezzatura prevista (un carrellino dotato di freni a tamburo, adatta all’uso in luoghi con forte pendenza) di proprietà del mulino e di norma lasciata presso il panificio, aveva le ruote bucate (a causa di uso improprio da parte di terzi autorizzati dal panificio), i due lavoratori decidevano di utilizzare il transpallet di proprietà del padroncino e disponibile sulla motrice; durante la discesa del transpallet, caricato con 15 sacchi dal peso complessivo di 750 kg, la ruota anteriore del transpallet schiacciava (salendovi) il piede del facchino.
Contatto:
Tra la ruota del transpallet ed il pavimento della rampa in discesa.
Esito trauma
- frattura con lussazione avampiede sx
- 67 giorni complessivi di infortunio
Perché è avvenuto l’infortunio?
Determinanti dell’evento:
- Ambiente con rampa di accesso a forte pendenza;
- unica attrezzatura funzionante disponibile ( transpallet) inidonea per l’uso (Nota: le indicazioni del costruttore sono di “non utilizzare il carrello in pendenza”. Si ricorda che in piano la forza per muovere un carico su ruote è dovuta essenzialmente all’inerzia nella fase di avvio del movimento e all’attrito sul piano di scorrimento, mentre in salita o discesa si aggiunge la componente della forza peso che dipende dall’inclinazione del piano; nel caso in oggetto, si calcola che la forza peso da contrastare in discesa fosse circa di 293 Kg.)
- uso improprio dell’attrezzatura (padroncino).
Modulatori del contatto:
- Posizionamento pericoloso del facchino (davanti al transpallet);
- omessa fornitura D.P.I. (calzature antinfortunistiche).
Criticità organizzative alla base dell’evento:
- Mancanza di procedura di verifica manutenzione carrellino (divieto d’uso da parte di terzi) e relativa assenza di manutenzione;
- omessa formazione uso transpallet;
- insufficiente Valutazione dei Rischi che non ha individuato le attività del facchino effettuate al di fuori dello stabilimento di produzione (e dei rischi specifici della mansione – uso D.P.I.).
Come prevenire
- Assicurare ai lavoratori attrezzature idonee allo scopo ed evitare usi impropri di altre attrezzature che presentano rischi aggiuntivi;
- monitorare la conservazione delle attrezzature date in dotazione a terzi per assicurarne la sicurezza d’uso da parte dei propri dipendenti;
- eseguire un’adeguata formazione anche sull’ uso dei transpallet e fornire manuale d’uso;
- fornire idonei D.P.I. ai lavoratori al fine di governare anche i rischi residui derivanti da operazioni occasionali;
- chiarire ai lavoratori che non devono svolgere di propria iniziativa attività non di competenza come individuare modalità alternative di effettuare il lavoro rispetto alle indicazioni aziendali ed assicurare, nei momenti formativi o con istruzioni operative, che eventuali interruzioni dell’attività lavorativa derivanti dall’impossibilità di eseguirle in sicurezza non siano sanzionate.
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