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Sicurezza nelle grandi opere

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Associazioni

28/03/2008

La Conferenza delle Regioni del 20 marzo 2008 ha approvato le linee guida per il Coordinamento della sicurezza nella realizzazione delle grandi opere.

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Un lavoro prodotto da “ITACA”, l’Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale, in collaborazione con il “Coordinamento tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro”, chiarisce il delicato problema della sicurezza dei lavoratori nei cantieri delle cosiddette Grandi Opere previste dalla normativa nazionale di settore, che sta avendo un forte impatto sia sul territorio che sulle condizioni di lavoro e di salute di migliaia di lavoratori.
 
La Conferenza Stato-Regioni del 20 marzo 2008 ha valutato e approvato le linee guida risultanti da questo testo redatto al fine di agevolare il coordinamento della sicurezza nella realizzazione delle grandi opere.
 
Il documento chiarisce innanzitutto le forme associative fra le imprese con la suddivisione di ruoli e responsabilità, e tocca punti come l’autonomia del RL, del CSP, del CSE, il rapporto fra CSE e imprese esecutrici, il sistema di monitoraggio, i requisiti minimi.
 
Alcuni capitoli sono dedicati ai principali strumenti applicativi e di verifica, al controllo degli accessi delle maestranze in cantiere, all’informazione, formazione e addestramento, alla gestione dei lavoratori stranieri e alla gestione delle emergenze.
 
Una seconda parte della guida è riservata alla progettazione e realizzazione dell’opera, e include spiegazioni circa il ruolo del committente, la redazione del PSC, la modalità di appalto ed affidamento dell’opera, il rapporto fra affidataria ed esecutrici, la verifica di idoneità dei POS e l’attività del CSE.
 

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Le nuove modalità contrattuali per le grandi opere, spingono le grandi imprese di costruzioni a trasformarsi in holding finanziarie, e le costringono alla compressione dei prezzi nelle fasi di subappalto. È qui che si registrano il maggior numero di incidenti mortali.
 
In questi anni è emersa l’inefficacia delle azioni di prevenzione e di repressione che non sempre si sviluppano in modo efficace a causa di una mancanza di strategia globale e di una  sovrapposizione di ruoli e competenze diverse, risultato di una legislazione concorrente tra Stato e Regioni.
 
L’obiettivo del documento è quindi quello di favorire iniziative a favore e supporto dell’attività delle amministrazioni e delle imprese per meglio salvaguardare la sicurezza degli operatori, garantendo il rispetto delle norme a tutela della salute dei lavoratori.
 
 
 



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