Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

13/01/2016: Infortuni sul lavoro: si chiude il 2015 con morti in continua crescita

L'analisi di ANMIL.

Dopo oltre un triennio di profondo rosso, il 2015 sembra manifestare timidi ma significativi segnali di ripresa per l’azienda Italia, con i principali indicatori macroeconomici tutti con segno positivo. Analizziamo sinteticamente, sulla base dei dati più aggiornati forniti dagli Istituti specializzati, l’andamento registrato in quest’anno da PIL, Produzione industriale, Mercato del lavoro e Retribuzioni. L’analisi è completata da una breve disamina su Infortuni e Malattie professionali che rappresentano, come noto, “l’altra faccia della medaglia”. Il PIL che rappresenta, in pratica, la ricchezza prodotta dal Paese e che aveva fatto registrare un preoccupante andamento negativo negli ultimi tre anni (-2,8% nel 2012, -1,7% nel 2013 e -0,4% nel 2014) si è riaffacciato in zona positiva anche se con valori non esaltanti e, peraltro, in progressivo rallentamento. Nell’ultima rilevazione ISTAT relativa al terzo trimestre 2015, infatti, la crescita congiunturale del PIL si è attestata a +0,2% dopo il +0,3% del secondo e il +0,4% del primo. Il dato risulta sotto le attese degli analisti e delle previsioni dello stesso Istituto nazionale di statistica, concordi nell’indicare un dato atteso di +0,3% per quest’ultimo trimestre. L’incremento su base annua, che arriva a sfiorare l’1%, è comunque l’incremento più alto dal secondo trimestre del 2011, ossia da oltre quattro anni.
 
Secondo gli ultimi dati diffusi dall’ISTAT, l’indice destagionalizzato della produzione industriale a ottobre 2015 è aumentato dello 0,5% rispetto a settembre. Nella media del trimestre agosto-ottobre 2015 la produzione risulta cresciuta dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Nella media dei primi dieci mesi dell’anno, infine, la produzione è aumentata dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di dati leggermente al di sopra delle attese: gli esperti prevedevano per ottobre una crescita dello 0,2%, in linea con il mese di settembre, mentre la variazione annua della produzione non andrà oltre un + 0,7% nel 2015. I favorevoli risultati fatti registrare dalla produzione sono accompagnati da un lento miglioramento di tutti gli indicatori del mercato del lavoro, con aumenti congiunturali dell'occupazione e delle ore lavorate e una diminuzione della disoccupazione. La dinamica positiva congiunturale registrata nel terzo trimestre (+0,1%, pari a +32 mila unità) segna comunque un'ulteriore risalita del tasso di crescita tendenziale dell’occupazione, passato a +0,8% da +0,1% del primo e +0,6% del secondo trimestre. In valore assoluto, l'occupazione aumenta di 247mila unità nell’anno e i divari territoriali si riducono per il secondo trimestre consecutivo: oltre la metà della crescita dell'occupazione è infatti concentrata nel Mezzogiorno (+136 mila unità). Le ore lavorate nel terzo trimestre 2015 crescono dell’1,2% rispetto allo stesso periodo 2014. Il tasso di disoccupazione scende in misura significativa nel terzo trimestre 2015, passando all’11,7% dal 12,3% del trimestre precedente e diminuendo ulteriormente all’11,5% nel mese di ottobre. La riduzione tendenziale dei disoccupati riguarda sia le persone con precedenti esperienze lavorative, soprattutto nel Mezzogiorno, sia quelle in cerca di prima occupazione; positivo il fatto che nella maggior parte dei casi si tratta di giovani e donne.
 
Sul versante delle retribuzioni, l'aumento tendenziale è risultato superiore all'inflazione, con una prosecuzione del recupero del potere d'acquisto, al lordo delle imposte, da parte dei lavoratori. A livello settoriale le retribuzioni su base annua, infatti, registrano nel terzo trimestre 2015 una crescita dell’1,5% nell’Industria e dello 0,9% nei Servizi rispetto al terzo trimestre 2014. Dai recentissimi dati pubblicati dall’INAIL nella sezione statistica Open Data, relativamente al periodo 1° gennaio – 30 novembre 2015, si rileva un calo degli Infortuni sul lavoro di circa 24.000 unità (dai 606.500 circa dei primi undici mesi 2014 ai 582.500 dell’analogo periodo 2015), pari a –4,0%: una flessione che, però, risulta sensibilmente inferiore rispetto a quelle degli anni precedenti. Ci si aspettava in effetti un calo più significativo, siamo di fronte, invece, ad un progressivo rallentamento della favorevole dinamica infortunistica che si era registrata negli ultimi anni.
 
Ma se il numero complessivo degli infortuni sul lavoro continua a mantenere comunque il suo storico trend decrescente, pur se in fase di rallentamento, molto di più preoccupa la crescita delle morti per incidenti sul lavoro, che prosegue una tendenza iniziata già nei primi mesi di quest’anno. I dati relativi al periodo gennaio-novembre 2015 mostrano, infatti, un aumento di ben il 17,5% delle denunce di infortunio mortale, passate dai 919 casi dei primi undici mesi 2014 a 1.080 nel 2015, con un incremento di ben 161 unità. Il 2015 ha rappresentato quindi l’anno che, dopo un decennio ininterrotto di contrazione delle morti sul lavoro, ha segnato una preoccupante inversione di tendenza nell’andamento del fenomeno. Una situazione che nel nostro Paese non si verificava dal 2006, anno in cui, peraltro, la crescita degli infortuni mortali fu molto più contenuta (+5,1%). Per quanto riguarda le malattie professionali, dai dati INAIL (Open Data) relativi ai primi undici mesi dell’anno, risulta che sono state notificate 54.372 denunce contro le 52.892 dello stesso periodo del 2014, con un incremento del 2,8%. Sembra pertanto rallentare la corsa ininterrotta alla denuncia di patologie professionali che si era iniziata a partire dal 2008 a ritmi elevatissimi.  A partire da quell’anno ad oggi, infatti, si è registrato un aumento di oltre l’80% delle denunce: quasi 25.000 in più nel giro di pochi anni. Alla base di questa crescita vorticosa sono le patologie muscolo-scheletriche che anche nel 2015 sono aumentate in misura molto superiore alla media, passando dalle 30.500 circa del periodo gennaio-novembre 2014 alle 32.300 dell’omologo periodo 2015 con un incremento di quasi 2.000 unità corrispondente a +5,7%. Per le malattie professionali “tradizionali” più diffuse si registra, invece, una sostanziale stabilità o diminuzioni molto contenute. Una lettura corretta e significativa dell’andamento del fenomeno infortunistico va necessariamente effettuata nel contesto socioeconomico in cui esso si sviluppa, con particolare riferimento a tutti quelli che sono i fattori della produzione. In questo senso, tuttavia,  non si può tecnicamente affermare che esista una correlazione o una corrispondenza “esattamente misurabile” tra incremento della produzione, dell’occupazione e delle ore lavorate da una parte ed il rallentamento della contrazione degli infortuni o la crescita degli incidenti mortali dall’altra, tuttavia è innegabile innanzitutto il fatto che un aumento del monte-lavoro (espresso in numero di occupati o di ore lavorate) equivalga automaticamente ad un aumento dell’esposizione al rischio. Inoltre i fattori di rilancio della ripresa economica hanno innescato una progressiva accelerazione dei ritmi di lavoro, del grado di utilizzo degli impianti, dell’assunzione di personale temporaneo, precario e probabilmente inesperto (l’aumento dell’occupazione ha riguardato soprattutto lavoratori “a termine”) fattori che incidono negativamente e in varia misura sugli standard di sicurezza abituali e possono creare situazioni di rischio per i lavoratori. Non va dimenticato, infine, che tali segnali si stanno manifestando principalmente nell’area dell’industria manifatturiera, nelle costruzioni e nei trasporti che sono proprio quei settori, ad alto rischio, in cui questi undici mesi del 2015 hanno segnato i maggiori peggioramenti negli andamenti infortunistici soprattutto mortali (+14% nel manifatturiero, +18% nelle costruzioni e +24% nei trasporti).
 
Per quanto riguarda i profili normativi in materia prevenzionistica, il 2015 è stato caratterizzato principalmente dall’attuazione del Jobs Act (l. n. 183/2014), attraverso i decreti legislativi n. 151 e n. 149 del 14 settembre 2015. In questo ambito è stata di grande importanza l’introduzione di una nuova composizione della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro - nel cui ambito da oggi siede anche l’ANMIL - e l’aggiornamento delle funzioni ad essa istituzionalmente attribuite. Altresì rilevanti sono la messa a disposizione al datore di lavoro, da parte dell’INAIL, di strumenti tecnici e specialistici per la riduzione dei livelli di rischio e, d’altra parte, l’abolizione dell’obbligo di tenuta del registro infortuni, anticipando la soppressione dell’obbligo, connessa, nelle intenzioni del legislatore, alla emanazione del decreto interministeriale istitutivo del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP). Ancor più incisive sono le novità in materia di formazione obbligatoria per la salute e la sicurezza sul lavoro. Si prevede infatti che le sanzioni penali a carico del datore di lavoro debbano raddoppiare o triplicare, nel caso in cui la violazione degli obblighi formativi riguardi rispettivamente più di cinque o più di dieci lavoratori. Di grande impatto riteniamo poi l’istituzione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
A fronte di una lenta ripresa dell’economia del Paese, si compie così un importante passo avanti nel miglioramento del livello di effettività delle tutele e della prevenzione. Ancora molto resta però da fare, specie per l’attuazione del Testo Unico di salute e sicurezza sul lavoro, ancora sulla carta per poco meno della metà dei suoi provvedimenti attuativi.
 
Fonte: ANMIL

03/05/2019: La Riserva Cognitiva

Un’opportunità per lo sviluppo della sicurezza aziendale


02/05/2019: Sedie per ufficio: requisiti di sicurezza e stabilità

Recepite anche in lingua italiana le norme UNI EN 1022:2018 e UNI EN 1335-2:2018.


30/04/2019: Il primo maggio il Presidente Mattarella ricorda le vittime del lavoro


29/04/2019: La necessità di investire risorse per la prevenzione

In relazione alla recente Giornata mondiale sulla salute e sicurezza sul lavoro Anmil si sofferma sulla necessità di investire adeguate risorse per la diffusione della prevenzione, l’informazione e la formazione dei lavoratori, cominciando dal mondo della scuola.


24/04/2019: Pubblicato in Gazzetta il decreto “sblocca cantieri”

Il decreto legge “sblocca cantieri”, che apporta diverse modifiche al Codice dei contratti pubblici, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.


23/04/2019: Strumenti pratici per la gestione delle sostanze pericolose

Una scheda informativa multilingue


19/04/2019: Imparare dall’apprendimento

La formazione aziendale può diventare più efficace se segue i principi dell’apprendimento.


18/04/2019: Napo promuove le regole d’oro in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Guarda i video clip di Napo sulla regola d’oro Vision Zero 


17/04/2019: Position paper sull'amianto

Lo stato dell’arte sul tema dell’amianto della Simlii


16/04/2019: Bando Isi 2018

Fino al 30 maggio la compilazione online delle domande per accedere agli incentivi Inail


15/04/2019: Faccende Pericolose: una sintesi dell'incontro

Un’analisi dei dati sugli infortuni al femminile in generale e, in particolare, quelli legati all’ambito familiare e domestico.


12/04/2019: Le malattie professionali nei siti di interesse nazionale per le bonifiche

Il volume riporta i dati relativi ai casi di malattia professionale riconosciuti con esito positivo da parte dell’Inail nei residenti nei territori definiti "siti di interesse nazionale per le bonifiche (SIN)"


11/04/2019: Gestione efficace del Primo Soccorso

Un’importante progetto nazionale sulla gestione efficace del Primo Soccorso Aziendale.


10/04/2019: Decima edizione del premio cinematografico “Ambienti di lavoro sani”

Cercasi film su argomenti correlati al lavoro che affrontano la problematica dell’essere umano in un mondo del lavoro in evoluzione.


09/04/2019: Work-life balance

Approvata dal Parlamento europeo la direttiva c.d. work-life balance


08/04/2019: Dichiarazione eprtr dati anno 2018

Sul portale ISPRA è stato pubblicato l'avviso relativo ai soggetti obbligati alla dichiarazione EPRTR, riferita ai dati del 2018, da presentare entro il prossimo 30 aprile 2019.


05/04/2019: Dieci anni dopo ancora l’Aquila

Le indicazioni previste nel D. Lgs. 81/2008 sono utili e necessarie anche in molti casi di interventi negli eventi sismici e calamità naturali.


04/04/2019: Le giornate della protezione dei dati a Berlino

Il 20 e 21 maggio un’occasione unica per fare il punto dell’applicazione del regolamento europeo a un anno dalla sua piena entrata in vigore.


03/04/2019: Modificato il Regolamento CLP

Pubblicato il Regolamento 27 marzo 2019, n. 521 che Modifica il Reg. 1272/2008 relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele.


02/04/2019: I vari aspetti della vita delle attrezzature a pressione

Disponibile il "Conference proceedings - 1° EPERC international conference pressure equipment innovation and safety"


46.5 47.5 48.5 49.5 50.5 51.5 52.5 53.5 54.5 55.5 56.5