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10/12/2025: Aggressioni contro il personale sanitario: il cortometraggio “Giuro”

Il film di breve durata è dedicato al fenomeno delle aggressioni e violenze contro il personale sanitario

Si è tenuta venerdì 28 novembre presso il Multicinema Galleria di Bari l’anteprima della proiezione del cortometraggio “Giuro”, occasione di incontro e approfondimento tra operatori e Istituzioni sul tema delle ripetute aggressioni rivolte al personale sanitario pubblico e privato del nostro Paese.

La trama del corto “Giuro”. In un ospedale, dopo un incidente, un ragazzo lotta tra la vita e la morte. Ma suo padre ed il medico che ha in mano la sua vita hanno un conto in sospeso. Il destino di una giovane vita è affidato ad un giuramento fatto trenta anni prima. Questa la trama di “Giuro”, un cortometraggio promosso e prodotto dall’Inail Direzione regionale per la Puglia e Oz Film, in collaborazione con la Federazione Nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri e dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Bari, per la regia di Antonio Palumbo.

Il fenomeno dell’aggressione al personale sanitario. Il numero degli infortuni definiti positivamente dall’Inail in campo sanitario rappresentano la voce più alta del settore “Industria e Servizi”. Nello specifico, come evidenziato dal responsabile prevenzione e sicurezza Inail Puglia, Lorenzo Cipriani, nel 2023 sono stati definiti positivamente a livello nazionale in ambito sanitario 33.273 infortuni, di questi ben 2.669 (8,02%) sono infortuni ascrivibili ad aggressioni al personale sanitario. La situazione cambia di poco nel 2024, dove, a fronte di 28.578 infortuni totali, 2.464 (8,62%) rappresentano episodi di violenza contro i sanitari. Lievemente inferiori i dati pugliesi dove nel 2023 su un totale di 2099 infortuni riconosciuti, 126 sono stati quelli derivanti da aggressione (6%) e nel 2024 su 2.217 infortuni riconosciuti nel settore sanitario le aggressioni sono state 134 (6,04%). Numeri preoccupanti non solo in termini infortunistici ma, considerando le ripercussioni in termini psicologici a danno delle vittime, anche dal punto di vista delle malattie professionali e dei disturbi psico-comportamentali. Il fenomeno presenta comunque una marcata sottostima statistica, in quanto molti episodi non vengono denunciati o non trovano adeguata registrazione nei flussi informativi aziendali. Ciò rende ancora più difficile la definizione di strategie efficaci di prevenzione, contenimento e gestione. L’aggressione al personale sanitario non rappresenta solo un rischio per l’integrità fisica o psicologica dei lavoratori, ma un vero e proprio rischio organizzativo e sistemico, capace di compromettere la qualità dell’assistenza, la sicurezza dei pazienti e la stabilità del clima lavorativo. Richiede interventi che coinvolgano più livelli: legislativo, istituzionale, organizzativo, gestionale e culturale verso i cittadini e il personale sanitario.

Confronto fra le istituzioni. La visione del cortometraggio è stata preceduta dai saluti istituzionali del direttore regione Inail Puglia Giuseppe Gigante e dell’assessora alla cultura del Comune di Bari, Paola Romano. Al termine della proiezione è seguita una tavola rotonda,  moderata dalla giornalista Alessia Martino, dal titolo “Aggressioni al personale sanitario: confronto tra Istituzioni”, un momento di forte partecipazione che ha coinvolto rappresentanti del mondo della sanità, oltre che dell’Inail, alternando momenti di testimonianza diretta con altri di disamina del fenomeno. Dal dibattito è emerso che la violenza è una miscela tossica scaturente  da vari fattori quali i tempi di attesa eccessivi nei pronto soccorso, uno stato emotivo alterato dell’utenza, un uso inadeguato e superficiale dei mezzi informatici a disposizione della stessa, il carico di lavoro eccessivo e carenze di organico, una concezione ed organizzazione delle aree di accoglienza ormai obsoleta che impedisce la corretta applicazione dei protocolli di sicurezza negli spazi di front office oltre ad una formazione inadeguata del personale nella gestione dei conflitti. Ancora, è apparsa evidente la necessità di elaborare nuovi strumenti di prevenzione, oltre che un intervento più radicale nella società che porti al recupero e alla diffusione della cultura del rispetto, anche attraverso iniziative di comunicazione sociale e sensibilizzazione come quella del cortometraggio. 

Gigante: “Il nostro contributo per un tema a carattere multifattoriale”.  “Un’adeguata comunicazione mediatica - afferma Giuseppe Gigante, direttore regionale Inail Puglia - può favorire la sensibilizzazione circa la gravità che certi atti di violenza rivestono. Narrare storie positive aiuta, inoltre, a contrastare una certa narrazione pregiudizievole e radicata sul mondo della sanità. Il tema trattato non è meramente infortunistico, ma è un argomento multifattoriale, comune anche ad altre realtà lavorative, al quale abbiamo voluto dare il nostro contributo, indagando il vulnus del sistema sanitario per aprire un confronto con tutte le istituzioni”.

 


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