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01/12/2022: Adottata la nuova Direttiva europea sulla rendicontazione di sostenibilità

La Corporate Sustainability Reporting Directive, in breve CSRD

Il Consiglio dell'Unione europea nei giorni scorsi ha approvato, facendo seguito al via libera rilasciato già dal Parlamento europeo i primi di novembre, la Direttiva relativa alla comunicazione societaria sulla sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive, in breve CSRD).

La nuova Direttiva modifica la legislazione esistente sulla rendicontazione di informazioni relative agli aspetti ESG (Environmental, Social, Governance), disciplinata in Italia dal D. Lgs. 254/2016, e prevede il superamento del concetto di informazioni "non finanziarie" adottando un approccio integrato e multi-capitale (includendo cioè anche informazioni sugli intangibili, come per esempio capitale umano o sociale).

Per quanto riguarda i soggetti obbligati, si tratta in particolare di tutte le aziende con oltre 250 dipendenti (attualmente la soglia è fissata a 500, limitatamente alle quotate) e saranno tenute a rendicontare tutte le imprese quotate, con la sola esclusione delle micro (fino a 10 dipendenti).

Le principali novità introdotte dalla Direttiva si possono riassumere nei seguenti punti: 
  • si afferma il principio della "doppia materialità" (le imprese dovranno fornire informazioni non solo sull'impatto che le loro attività hanno sui fattori ESG, ma anche sull'influenza che tali fattori esercitano, a loro volta, sulle prestazioni dell'azienda);
  • si fa riferimento all'opportunità, da parte delle aziende soggette all'obbligo di comunicazione, di considerare anche la loro catena del valore, il che amplierà indirettamente il numero di soggetti coinvolti (fornitori, collaboratori ecc.) dalle nuove disposizioni;
  • sono previsti standard di rendicontazione delle informazioni stabiliti a livello comunitario, al fine di garantire uniformità e confrontabilità (attesi gli schemi per la prima metà del 2023), che avranno anche una declinazione settoriale e una versione semplificata per le PMI.

La nuova normativa stabilisce che le informazioni da comunicare (ad esempio: rischi e opportunità collegabili alle questioni di sostenibilità, specifici obiettivi connessi agli aspetti ESG, come si tiene conto degli interessi degli stakeholder, procedure di due diligence, indicatori pertinenti) debbano essere chiaramente identificabili in una sezione dedicata nella relazione sulla gestione.


Si stima che circa 50.000 imprese saranno interessate, in tutt'Europa, dalle nuove norme in maniera diretta. Le aziende già soggette attualmente alla normativa sulla rendicontazione "non finanziaria" (con oltre 500 dipendenti) saranno le prime a partire nel 2025 (anno di riferimento 2024), seguiranno nel 2026 (a.r. 2025) le grandi imprese tenute secondo la Direttiva in via di approvazione (con più di 250 dipendenti) e infine nel 2027 (a.r. 2026) sarà la volta delle PMI quotate (fino a 250 dipendenti), escluse le microimprese.


Direttiva (Ue) 2022/2464 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022 che modifica il regolamento (UE) n. 537/2014, la direttiva 2004/109/CE, la direttiva 2006/43/CE e la direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la rendicontazione societaria di sostenibilità - Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).



Fonte: Ecocamere


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