T.U. sulla sicurezza sul lavoro: iniziato l’iter
Avviato l’iter per la realizzazione del Testo Unico per il riassetto normativo e la riforma della salute e sicurezza sul lavoro. Nel Consiglio dei Ministri del 16 febbraio 2007 è stato approvato uno schema di disegno di legge per il conferimento al Governo della delega all’emanazione di un Testo Unico, presentato dal Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, e dal Ministro della Salute, Livia Turco.
Illustrando il provvedimento, i ministri hanno evidenziato che “il disegno di legge prevede il completo riordino di una disciplina articolata e stratificata nel tempo, che il recepimento di numerose norme comunitarie ha reso ancor più complessa; non si tratterà quindi di un testo unico meramente compilativo, in quanto è prevista l’introduzione di molti elementi di novità nella normativa delegata e il superamento di lacune significative.”
Lo schema di ddl prevede che una volta approvata la legge delega, il Governo avrà un anno per adottare il T.U. (“uno o più decreti legislativi per il riassetto e la riforma delle disposizioni vigenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.”).
Tra i principi e i criteri direttivi generali ai quali dovrà essere ispirato il T.U. vi sono l’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro a tutti i lavoratori e lavoratrici, autonomi e subordinati, e la semplificazione degli adempimenti meramente formali in materia di salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, in particolare per le pmi. Sono previste inoltre forme di supporto per l’informazione e la formazione, e finanziamenti ad hoc per il miglioramento degli ambienti di lavoro. La materia della salute e sicurezza del lavoro sarà inserita nei programmai scolastici ed universitari e nei percorsi di formazione.
“Tra i punti qualificanti della disciplina che il Governo metterà a punto dopo aver ricevuto la delega dal Parlamento […] - hanno spiegato i ministri Turco e Damiano - vi è la previsione della piena garanzia per i lavoratori “parasubordinati” e autonomi, che vengono considerati beneficiari di tutela in quanto semplicemente presenti in un ambiente di lavoro di cui il datore abbia la disponibilità, indipendentemente dal tipo di contratto o dal titolo per cui prestano opera”.
Di particolare rilievo il riassetto dell'apparato sanzionatorio, con la previsione di sanzioni di tipo interdittivo per le violazioni di particolare gravità, “adottando un sistema misto che combini l’impiego di sanzioni di diversa natura.”
“Siamo convinti - sostengono i ministri del Lavoro e della Salute - che questo possa rappresentare un efficace deterrente perchè l’imprenditore troverà più conveniente rispettare le regole e adottare le misure richieste dalla legge, piuttosto che pagare le sanzioni pecuniarie od essere destinatario di sanzioni interdittive.
Innovativa è poi la previsione degli strumenti in grado di valutare l’idoneità delle aziende che lavorino negli appalti pubblici, utilizzando come parametro il rispetto delle norme di salute e sicurezza sul lavoro, considerato vincolante anche per l’accesso ad agevolazioni a carico della finanza pubblica, di cui usufruiranno quindi solo le aziende considerate “virtuose”, in una logica premiale.”
Nel ddl è previsto inoltre il riordino della normativa in materia di macchine, impianti, attrezzature di lavoro, opere provvisionali e dispositivi di protezione individuale, “al fine di operare il necessario coordinamento tra le direttive di prodotto e quelle di utilizzo e di razionalizzare il sistema pubblico di controllo.”
Il disegno di legge delega passerà all'esame della Conferenza Unificata prima di approdare in Parlamento.
Il testo completo dello schema di disegno di legge è consultabile qui.
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