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Sicurezza e Lavoro notturno

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Approfondimento

09/02/2000

Il 7 febbraio e' entrato in vigore il decreto 532/99 che regolamenta il lavoro notturno ed impone nuovi obblighi di organizzazione del lavoro e sorveglianza sanitaria.

Molti degli incidenti sul lavoro avvengono al cambio del turno o negli orari notturni.
Dai dati forniti dall'Inail relativamente alla distribuzione percentuale degli infortuni sulle 24 ore lavorative, emerge che il 7% degli infortuni avviene nella fascia oraria tra le 22 e l'una di notte.
Questo dato e' elevato se rapportato al numero di persone che lavorano in questa fascia oraria.

Per migliorare le condizioni dei lavoratori che svolgono le proprie mansioni durante le ore notturne, dal 7 febbraio e' entrato in vigore il decreto 532/99 che regolamenta il lavoro notturno ed impone nuovi obblighi per l'organizzazione del lavoro e la sorveglianza sanitaria.

Dal decreto sono escluse alcune categorie di lavoratori notturni quali i lavoratori operanti nei settori del trasporto aereo, ferroviario, marittimo, della navigazione interna, della pesca e delle altre attivita' marinare ed i medici in formazione.

Il nuovo decreto impone nuovi limiti riguardo agli orari del lavoro notturno, che in alcuni casi potranno comportare la modifica delle turnazioni.

Tra le novita' apportate c'e' la disposizione che stabilisce che siano adibiti a lavoro notturno con priorita' assoluta i lavoratori che ne facciano esplicita richiesta.
Inoltre nel caso il medico competente accerti che le condizioni di salute di un lavoratore siano divenute tali da renderlo non idoneo al lavoro notturno, il decreto prevede per il datore di lavoro l'obbligo di assegnare al lavoratore altre mansioni o altri ruoli diurni.

Per quanto concerne la gestione della sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori, il provvedimento prevede che tutto il personale adibito a lavoro notturno insieme con il rappresentante della sicurezza debba essere informato dal datore di lavoro sugli eventuali maggiori rischi ai quali puo' essere esposto.
In questi casi il datore di lavoro deve definire appropriate misure di protezione sia individuale sia collettiva. Particolare attenzione e' posta dal nuovo decreto riguardo all'organizzazione della gestione dell'emergenza, dei sistemi di allarme e di pronto soccorso.

Nuove disposizioni sono dettate anche per i controlli preventivi e periodici dei lavoratori notturni.

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