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Quale metodologia per la raccolta dei dati sugli infortuni? La risposta è ESAW (documento formato PDF, 787 kB), il progetto di armonizzazione delle statistiche europee degli infortuni sul lavoro (European Statistics on Accidents at Work – ESAW) avviato nel 1990 allo scopo di elaborare una metodologia per la raccolta di dati comparabili nell’Unione europea.
L’obiettivo del progetto è quello di armonizzare i criteri e le metodologie da applicare nella registrazione dei dati relativi agli infortuni sul lavoro. Si tratta di criteri e metodologie sviluppati in più fasi, al fine di migliorare le tecniche di monitoraggio dell’applicazione delle misure aventi come finalità il miglioramento dell’ambiente di lavoro e la salvaguardia della sicurezza e della salute dei lavoratori.
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Il progetto è coordinato congiuntamente dall’Unità E3 d’Eurostat e dall’Unità D/5 della Direzione Generale per l’Occupazione e gli affari sociali dell’Unione Europea.
Da vari anni ormai INAIL utilizza correntemente tale sistema europeo, fondato su otto variabili principali, in luogo del precedente basato su due sole variabili. In tal modo, si è enormemente rafforzata l’attenzione nei riguardi della catena di avvenimenti che precede l’istante fatale ma si è persa un po’ di nitidezza nel fotografare l’agente materiale del contatto lesivo.
ESAW/3, vale a dire la sua frazione dedicata alle modalità di accadimento degli infortuni, ha mosso i primi passi con il nuovo millennio.
Oggi i membri U.E. cominciano a tirare le somme di tale fase introduttiva. INAIL, per contribuire al concreto utilizzo del sistema, ha in questi anni sviluppato programmi informatici plurilingue, utilizzati in tutta Europa, tesi a ben addestrare i codificatori e a renderne meno complicato il lavoro.
Da vari anni ormai INAIL utilizza correntemente tale sistema europeo, fondato su otto variabili principali, in luogo del precedente basato su due sole variabili. In tal modo, si è enormemente rafforzata l’attenzione nei riguardi della catena di avvenimenti che precede l’istante fatale ma si è persa un po’ di nitidezza nel fotografare l’agente materiale del contatto lesivo.
Ovvio corollario del corrente utilizzo è la divulgazione dei risultati riportati, a livello nazionale, sul “Rapporto annuale” dell’Istituto e su “Statistiche per la Prevenzione”, pubblicazione appena rinnovata nel contenuto come nella grafica.
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