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Promuovere la sicurezza e la salute sul lavoro anche per gli anziani
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Il rapporto dell’ILO “Prevenzione: una strategia globale” per la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro 2005 (vedi PuntoSicuro del 14/04/2005) svoltasi il 28 aprile ha individuato tra i temi da affrontare nei prossimi anni la sicurezza e la salute sul lavoro anche per i lavoratori anziani.
Per le loro esperienze, conoscenze e competenze i lavoratori anziani possono offrire molto ai loro datori di lavoro e agli altri. Essi possono costituire dei validi riferimenti se si presta attenzione alle condizioni di salute e sicurezza in cui hanno operato negli ultimi anni di lavoro, come pure nella parte iniziale della loro vita lavorativa.
Secondo stime dell’ILO, i lavoratori con più di 55 anni hanno maggiori probabilità di rimanere vittime di infortuni mortali sul lavoro rispetto ai colleghi più giovani. Nell’Unione Europea, per esempio, il tasso degli infortuni mortali nel 2000 era dell’8% per il gruppo di età 55-64 ma solo del 3,3% per il gruppo 18-24.
Tra le numerose problematiche relative alla salute e alla sicurezza sul lavoro per i lavoratori anziani, l’ILO ha individuato come particolarmente rilevanti:
Movimenti e posture. La perdita di flessibilità delle articolazioni può avere delle conseguenze significative quando si svolgono determinati lavori che richiedono movimenti rapidi o posizioni scomode nelle quali i lavoratori anziani hanno una minore libertà di movimento. La progettazione ergonomica dell’attrezzatura e dei processi lavorativi riveste un’importanza determinante per tutti i lavoratori ma, anche in questo caso, gli incarichi devono essere gestiti e controllati adeguatamente per garantire che non si superino le capacità individuali.
Capacità visiva. Una buona vista e la capacità di calcolare le distanze è fondamentale in alcuni lavori, come per gli autisti o gli addetti ai macchinari. I datori di lavoro devono garantire ai lavoratori un ambiente visivo buono (illuminazione adeguata) e regolari controlli oculistici per evitare che eventuali difetti visivi mettano a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori stessi o quelle degli altri. Controlli di questo tipo sono probabilmente più necessari per i lavoratori anziani.
Udito. La diminuzione dell’udito legata all’invecchiamento è più ricorrente tra i lavoratori anziani. Se a questa si associa la diminuzione dell’udito dovuta all’esposizione al rumore, è ancora più difficile per questi lavoratori distinguere i suoni, specialmente quelli più acuti. La perdita dell’udito nei singoli soggetti può avere effetti negativi sulla loro capacità di udire segnali o grida di allarme, mettendo in pericolo loro stessi e gli altri.
Il rapporto dell’ILO “Prevenzione: una strategia globale” per la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro 2005 (vedi PuntoSicuro del 14/04/2005) svoltasi il 28 aprile ha individuato tra i temi da affrontare nei prossimi anni la sicurezza e la salute sul lavoro anche per i lavoratori anziani.
Per le loro esperienze, conoscenze e competenze i lavoratori anziani possono offrire molto ai loro datori di lavoro e agli altri. Essi possono costituire dei validi riferimenti se si presta attenzione alle condizioni di salute e sicurezza in cui hanno operato negli ultimi anni di lavoro, come pure nella parte iniziale della loro vita lavorativa.
Secondo stime dell’ILO, i lavoratori con più di 55 anni hanno maggiori probabilità di rimanere vittime di infortuni mortali sul lavoro rispetto ai colleghi più giovani. Nell’Unione Europea, per esempio, il tasso degli infortuni mortali nel 2000 era dell’8% per il gruppo di età 55-64 ma solo del 3,3% per il gruppo 18-24.
Tra le numerose problematiche relative alla salute e alla sicurezza sul lavoro per i lavoratori anziani, l’ILO ha individuato come particolarmente rilevanti:
Movimenti e posture. La perdita di flessibilità delle articolazioni può avere delle conseguenze significative quando si svolgono determinati lavori che richiedono movimenti rapidi o posizioni scomode nelle quali i lavoratori anziani hanno una minore libertà di movimento. La progettazione ergonomica dell’attrezzatura e dei processi lavorativi riveste un’importanza determinante per tutti i lavoratori ma, anche in questo caso, gli incarichi devono essere gestiti e controllati adeguatamente per garantire che non si superino le capacità individuali.
Capacità visiva. Una buona vista e la capacità di calcolare le distanze è fondamentale in alcuni lavori, come per gli autisti o gli addetti ai macchinari. I datori di lavoro devono garantire ai lavoratori un ambiente visivo buono (illuminazione adeguata) e regolari controlli oculistici per evitare che eventuali difetti visivi mettano a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori stessi o quelle degli altri. Controlli di questo tipo sono probabilmente più necessari per i lavoratori anziani.
Udito. La diminuzione dell’udito legata all’invecchiamento è più ricorrente tra i lavoratori anziani. Se a questa si associa la diminuzione dell’udito dovuta all’esposizione al rumore, è ancora più difficile per questi lavoratori distinguere i suoni, specialmente quelli più acuti. La perdita dell’udito nei singoli soggetti può avere effetti negativi sulla loro capacità di udire segnali o grida di allarme, mettendo in pericolo loro stessi e gli altri.
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