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News dalla conferenza Nazionale sulla sicurezza sul lavoro

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Approfondimento

29/01/2007

I dati aggiornati degli infortuni diffusi dall’Inail e il resoconto dell’inviato di PuntoSicuro.

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Si è conclusa sabato a Napoli la Seconda Conferenza Nazionale su Salute e Sicurezza sul Lavoro, una occasione di confronto su questi temi tra Governo, istituzioni di settore, amministrazioni locali e parti sociali.

Nell’occasione, l’Inail ha diffuso gli ultimi dati sugli infortuni sul lavoro. Pur in presenza di una generale diminuzione negli ultimi 5 anni dell’8,6% (e del 19% per gli infortuni mortali) c’è da sottolineare la proiezione di variazione rispetto al 2005 che è solo dello 0,5% con una sostanziale stabilità per quanto riguarda gli infortuni mortali.
Ci sono poi regioni dove invece gli infortuni sono in aumento: valga per tutte l’esempio della Sardegna dove, nel periodo 2001-2005, le morti sul lavoro sarebbero aumentate del 38,1%.

Inoltre, l’inail sottolinea come sarebbero oltre 200.000 gli incidenti sommersi che ogni anno non sono registrati dalla statistiche.

Secondo l’Istituto per l’Assicurazione Contro gli Infortuni sul Lavoro, gli incidenti tra i lavoratori sarebbero passati da 1.023.379 del 2001 ai 935.500 del 2006 (stime previsionali del dato annuo consolidato).

Settori.In particolare, nel corso dei cinque anni in questione, il decremento più significativo si sarebbe verificato nel settore dell’agricoltura dove gli infortuni sarebbero scesi del 21% (passando da 80.532 del 2001 a 63.600 del 2006) e in quello dell’industria dove il calo si attesterebbe al 19% (da 501.701 a 406.400). Al contrario nel settore dei servizi gli infortuni avrebbero registrato un aumento del 5,5% (sono stati 441.146 nel 2001 e 465.500 nel 2006).

Indice di incidenza.Il dato acquista maggiore rilievo se dai valori assoluti si passa ai tassi di incidenza. Tra il 2001 e il 2006, infatti, gli infortuni denunciati sarebbero scesi dal 47,4 al 40,7 per mille occupati, con una variazione percentuale del -14,2% nell’arco dei cinque anni.

Morti bianche.Ma la notizia migliore riguarda il decremento degli infortuni mortali, che tra il 2001 e il 2006 sarebbero passati da 1.546 a 1.250, per un calo pari a -19,1%. I dati sono aggiornati al 31 ottobre scorso, ma per il 2006 si tratta comunque di stime previsionali del dato annuo consolidato. Mentre – come avverte l’INAIL – anche per gli ultimi anni sono ancora possibili altri lievi aggiustamenti.

Aree territoriali.Tra il 2001 e il 2005 le regioni che hanno registrato il maggior decremento degli infortuni denunciati sono state la Basilicata (-20,6%), il Veneto (-14,4%), le Marche (-13,5%) e il Friuli Venezia Giulia (-13,3%). Mentre, ragionando per macro aree, è il Sud che ha visto gli infortuni sul lavoro diminuire in maniera più netta (-9,5%), seguito dal Nord Ovest (-8,8%), Nord Est (-8,5%), Centro (-7,1%) e Isole (appena -2,7%).

Completamente diversa la situazione per gli incidenti mortali dove, sempre tra il 2001 e il 2005, le regioni presentano situazioni completamente diverse tra loro. Infatti, mentre in alcune regioni il decremento è molto accentuato, in altre gli infortuni mortali sono nettamente aumentati. Tra le regioni virtuose ci sono sicuramente la provincia autonoma di Bolzano (-52,2%), il Trentino Alto Adige (-47,1%), le Marche (-37,5%). Invece tra quelle che hanno visto aumentare gli infortuni mortali la situazione più drammatica si presenta in Sardegna dove, nel periodo 2001-2005, le morti sul lavoro sarebbero aumentate del 38,1%. Mentre tra in Sicilia l’aumento è del 11,7% e nel Lazio dell’8,7%.

Contesto europeo.Secondo i dati Eurostat gli infortuni sul lavoro nell’Unione Europea sarebbero passati da 4.815.629 nel 2000 a 3.998.612 nel 2004, mentre i casi mortali sarebbero stati 5.237 nel 2000 nel e 4.397 nel 2004. Mentre nel 2004 i tassi di incidenza degli infortuni (esclusi quelli in itinere e i casi inferiori a 4 giorni) sono stati di 3.698 ogni 100mila abitanti per l’Europa a 12 e di 3.221 per l’Europa a 15. L’incidenza dei casi mortali, infine, è stata di 2,8 per 100mila abitanti nell’Eurozona e di 2,5 per l’Europa a 15.

Link alla sintesi Inail sui dati più recenti sull’andamento degli incidenti sul lavoro in Italia.

 

Dal nostro inviato alla Conferenza

Il bisogno di armonizzare la normativa che riguarda la sicurezza nei luoghi di lavoro in Italia lo si sente da anni. Benvenga quindi questa conferenza nazionale promossa dal Governo Prodi per la presentazione del nuovo Testo Unico sulla sicurezza. Oltre 2000 congressisti si sono trovati alla città della scienza di Napoli ad ascoltare queste le proposte del governo. Stonate nel complesso le presenze di alcuni relatori non istituzionali e l'assenza della voce delle associazione di categoria che, seppur presenti anche in folte delegazioni, non sono state invitate ad esprimere la loro testimonianza.

Ma entriamo nei fatti della giornata di venerdì.

Bertinotti: “La salute non si monetizza. La salute viene prima di tutto il resto. È accaduto purtroppo il contrario in questi ultimi anni. Dobbiamo fare si che nulla valga di più della vita dei lavoratori.

Montanino: “Il DDL avrà carattere innovativo aspirando a modificare, semplificandoli, l'intero quadro normativo. Si avvierà un forte percorso di regolarizzazione delle piccole imprese.

I commenti a margine della conferenza:

Oreste Tofani, AN, Presidente della Commissione Parlamentare d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro, si è dichiarato favorevole al testo unico, purché in tempi brevi.

Prodi: “Siamo finalmente arrivati al Testo Unico. Da adesso in poi le regole della sicurezza saranno semplificate e questa sarà estesa ai professionisti, ai giovani, ai precari e agli immigrati. La sicurezza sarà insegnata a scuola. I sindacati saranno determinanti, la figura del RLS dovrà essere presente in tutte le organizzazioni. La lotta alle morti bianche deve diventare una priorità pubblica e un impegno morale”.

Sempre durante la giornata di venerdì, Trenitalia ha fatto una protesta in seguito agli ultimi infortuni che hanno colpito i lavoratori dell'azienda e una folta delegazione di lavoratori era presente alla conferenza a mo' di uomini sandwitch con una bara con il nome del loro collega caduto sul lavoro e le date dei loro singoli decessi.

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