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Malattie da lavoro: in Toscana oltre 1000 casi all'anno

La Regione Toscana ha presentato il primo report regionale sulle Malattie Professionali prodotto dalla rete dei servizi di Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro del Servizio Sanitario Regionale.
I dati raccolti si riferiscono all'anno 2000 e rappresentano la registrazione di tutte le segnalazioni di malattie professionali che giungono ai servizi stessi.
Le segnalazioni complessive, inviate da medici competenti, dei patronati, universitari, ospedalieri, sono state 1108. In 794 casi (71,7%) è stato ritenuto probabile o altamente probabile che l'origine della patologia segnalata fosse da ricercarsi nel lavoro svolto dal soggetto. Poco più della metà dei casi riguardano la sordità da rumore (55,7%), mentre emergono, dopo le "tradizionali" dermatosi che sono in seconda posizione, i 56 casi di mesotelioma della pleura e del peritoneo, da attribuire all'esposizione ad amianto. Al quarto posto la sindrome del tunnel carpale (41 casi) tipica malattia da usura e da movimenti del polso ripetuti in maniera monotona e incongrua.

Complessivamente la patologia del sistema osteo-muscolo-scheletrico rappresenta ormai il secondo motivo di denuncia di malattia dovuta al lavoro, dopo la più "tradizionale" sordità da rumore. Scompaiono forme "storiche" di malattia professionale, come le intossicazioni da piombo (il cosiddetto saturnismo) che sono segnalate solo in tre casi. Si è da tempo esaurita la vera e propria "epidemia" di silicosi che caratterizzò il quadro sanitario dei lavoratori toscani nel periodo che va dal secondo dopoguerra alla fine degli anni ottanta. Di rilievo anche l'insieme della patologia da esposizione ad amianto che annovera, oltre ai mesoteliomi, anche la specifica pneumoconiosi e l'asbestosi, a conferma di una marcata esposizione a questa sostanza, ormai bandita, ma che durante tutti gli anni settanta fu usata in grandi quantità e in modi non rispettosi della salute dei lavoratori. Si tratta di un fenomeno diffuso nel settore delle costruzioni meccaniche di mezzi di trasporto mentre sono scarse le segnalazioni in quello edile.

I settori produttivi metalmeccanico e delle costruzioni sono ancora i più coinvolti.
''L'impegno della Regione Toscana sul fronte della patologia da lavoro"- commenta l'assessore al diritto alla salute, Enrico Rossi - "non si limita all'avvio di questo sistema, ma si concretizza anche in iniziative di "ricerca attiva" da parte dei medici dei servizi di prevenzione delle Asl. Avvieremo progetti di indagine sul campo. Stimoleremo tutti i soggetti deputati a diagnosticare le patologie la cui origine dovuta al lavoro sia prevalente, mettendo loro a disposizione questo patrimonio di conoscenze. Sarà importante la massima collaborazione con tutti, a cominciare dall'Inail, i cui dati potranno contribuire a completare il quadro descritto dal nostro report e ad aiutarci a prevenire l'insorgere delle malattie professionali e a tutelare al meglio la salute dei lavoratori".

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