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Ispezioni Inail: 3 aziende su 4 non sono in regola
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Gli ispettori Inail nel corso del 2005 hanno rilevato inadempienze in 3 aziende su 4. Irregolarità sono state infatti riscontrate in 21.005 delle 28.155 aziende ispezionate, con un’incidenza costante ed omogenea su tutto il territorio nazionale.
I lavoratori in nero accertati ammontano a 27.297, così distribuiti geograficamente: 16.674 nel Nord Italia (pari al 61,08%), 6.505 (23,83%) nel Centro e 4.118 (15,09%) nel Sud.
A fronte di questi dati, il Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza dell’INAIL ha nuovamente sottolineato la necessità di adeguare il corpo ispettivo dell’Istituto sia sotto l’aspetto strutturale che sotto il profilo qualitativo, “anche con riferimento alle funzioni di prevenzione e di promozione allo scopo di supportare le azioni di contrasto al lavoro irregolare.”
Necessità già manifestata negli obiettivi strategici pluriennali 2006-2008 approvati nel settembre 2005.
“Occorre rafforzare il corpo ispettivo dal momento che tali risultati sono stati ottenuti con sole 435 unità e ci sono aree del Paese, a rischio di infiltrazioni camorristiche, che hanno un solo ispettore. – ha dichiarato Giovanni Guerisoli, Presidente del Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza – Naturalmente l’attività ispettiva dell’INAIL dovrà essere essenzialmente mirata alla verifica del rispetto delle norme relative alla tutela della salute dei lavoratori, lasciando all’INPS le funzione di accertamento dell’evasione e del recupero dei contributi previdenziali”.
Gli ispettori Inail nel corso del 2005 hanno rilevato inadempienze in 3 aziende su 4. Irregolarità sono state infatti riscontrate in 21.005 delle 28.155 aziende ispezionate, con un’incidenza costante ed omogenea su tutto il territorio nazionale.
I lavoratori in nero accertati ammontano a 27.297, così distribuiti geograficamente: 16.674 nel Nord Italia (pari al 61,08%), 6.505 (23,83%) nel Centro e 4.118 (15,09%) nel Sud.
A fronte di questi dati, il Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza dell’INAIL ha nuovamente sottolineato la necessità di adeguare il corpo ispettivo dell’Istituto sia sotto l’aspetto strutturale che sotto il profilo qualitativo, “anche con riferimento alle funzioni di prevenzione e di promozione allo scopo di supportare le azioni di contrasto al lavoro irregolare.”
Necessità già manifestata negli obiettivi strategici pluriennali 2006-2008 approvati nel settembre 2005.
“Occorre rafforzare il corpo ispettivo dal momento che tali risultati sono stati ottenuti con sole 435 unità e ci sono aree del Paese, a rischio di infiltrazioni camorristiche, che hanno un solo ispettore. – ha dichiarato Giovanni Guerisoli, Presidente del Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza – Naturalmente l’attività ispettiva dell’INAIL dovrà essere essenzialmente mirata alla verifica del rispetto delle norme relative alla tutela della salute dei lavoratori, lasciando all’INPS le funzione di accertamento dell’evasione e del recupero dei contributi previdenziali”.
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