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Infortuni in calo in Toscana
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Calano complessivamente del 3% le denunce di infortunio sul lavoro inviate all’Inail della Toscana nel 2005, 73.168 casi contro i 75.362 dell’anno precedente.
Un decremento imputabile principalmente alla gestione agricoltura, in cui il calo è stato più consistente (-6%) e alla gestione industria, mentre, in controtendenza, la gestione per conto dello Stato (dipendenti statali e ministeriali) mostra un aumento del+5%.
I dati emergono dal Rapporto Annuale Regionale presentato ieri dalla direzione dell'INAIL Toscana.
“La Toscana si conferma in linea con l'andamento delle altre regioni”, ha sottolineato Roberto Nardecchia, direttore di INAIL Toscana.
Alcune realtà risultano di difficile indagine.
“Rimane poco indagato - afferma il Direttore - il settore delle malattie professionali, e la precarietà dei posti di lavoro fa sì che molte realtà non vengano denunciate”. Un altro fronte critico è quello del lavoro nero, ha aggiunto Nardecchia, “ancora molto diffuso, che arriva ad una percentuale tra il 25 ed il 30% del Pil”.
Incidenti stradali e infortuni in itinere. La strada si rivela sempre un luogo pericoloso per i lavoratori. Gli incidenti stradali, nei settori agricoltura ed industria, sono lo 0,3% e il 15,2% sul totale dei casi denunciati.
Per quanto riguarda gli infortuni in itinere, questi risultano stazionari rispetto all'anno precedente nella gestione industria e servizi, al contrario mostrano un trend in aumento nella gestione agricoltura con percentuali, rispettivamente, dello -0,5% e del +5%, decisamente inferiori ai dati nazionali.
Lavoratori stranieri. Gli infortuni nel 2005, analogamente al trend complessivo, sono diminuiti del 4,3%, rispetto all'anno precedente, rappresentando una percentuale media dell'11% sul totale.
Infortuni mortali. “Le rilevazioni dei casi mortali - afferma l’Inail - sono caratterizzate, in un'ottica statistica, da dimensioni numeriche limitate e di conseguenza, sono suscettibili, considerando periodi temporali a breve termine, di sensibili variazioni percentuali. Sul territorio regionale, le denunce degli infortuni mortali, presentano, rispetto al 2004, un calo del 19%, con un valore assoluto di -19 casi.”
Un decremento imputabile principalmente alla gestione agricoltura, in cui il calo è stato più consistente (-6%) e alla gestione industria, mentre, in controtendenza, la gestione per conto dello Stato (dipendenti statali e ministeriali) mostra un aumento del+5%.
I dati emergono dal Rapporto Annuale Regionale presentato ieri dalla direzione dell'INAIL Toscana.
“La Toscana si conferma in linea con l'andamento delle altre regioni”, ha sottolineato Roberto Nardecchia, direttore di INAIL Toscana.
Alcune realtà risultano di difficile indagine.
“Rimane poco indagato - afferma il Direttore - il settore delle malattie professionali, e la precarietà dei posti di lavoro fa sì che molte realtà non vengano denunciate”. Un altro fronte critico è quello del lavoro nero, ha aggiunto Nardecchia, “ancora molto diffuso, che arriva ad una percentuale tra il 25 ed il 30% del Pil”.
Incidenti stradali e infortuni in itinere. La strada si rivela sempre un luogo pericoloso per i lavoratori. Gli incidenti stradali, nei settori agricoltura ed industria, sono lo 0,3% e il 15,2% sul totale dei casi denunciati.
Per quanto riguarda gli infortuni in itinere, questi risultano stazionari rispetto all'anno precedente nella gestione industria e servizi, al contrario mostrano un trend in aumento nella gestione agricoltura con percentuali, rispettivamente, dello -0,5% e del +5%, decisamente inferiori ai dati nazionali.
Lavoratori stranieri. Gli infortuni nel 2005, analogamente al trend complessivo, sono diminuiti del 4,3%, rispetto all'anno precedente, rappresentando una percentuale media dell'11% sul totale.
Infortuni mortali. “Le rilevazioni dei casi mortali - afferma l’Inail - sono caratterizzate, in un'ottica statistica, da dimensioni numeriche limitate e di conseguenza, sono suscettibili, considerando periodi temporali a breve termine, di sensibili variazioni percentuali. Sul territorio regionale, le denunce degli infortuni mortali, presentano, rispetto al 2004, un calo del 19%, con un valore assoluto di -19 casi.”
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