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Gli imprenditori e la sicurezza sul lavoro
E' stata presentata nei giorni scorsi dal presidente dell'Inail, Gianni Billia, la ricerca ''Verso un modello partecipato di prevenzione'', condotta dal Censis per conto dell'Istituto.
Lo studio e' stato realizzato al fine di analizzare la cultura della salute e della sicurezza nelle piccole e medie imprese (PMI), con particolare riferimento alle loro esigenze formative e organizzative, e di monitorare l'attuazione del sistema di relazioni previsto dal Dlgs 626/94 per valorizzare il ruolo e l'apporto di tutti i soggetti interessati.
L'indagine ha coinvolto un campione di 1200 fra imprenditori e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza appartenenti a 600 PMI, 400 organismi paritetici provinciali, 100 tra sindacalisti e imprenditori e 130 rappresentanti della sicurezza nel territorio.
Dallo studio emerge che il 49,6% degli imprenditori intervistati considera la sicurezza un dovere, il 24,4% la ritiene invece un investimento.
Per quanto riguarda l'applicazione della legge 626/94, il 58,7% delle aziende ha raggiunto un buon livello di adeguamento, il 44% degli intervistati ritiene che la 626 spinga all'adozione di modalità di lavoro meno rischiose e migliori i rapporti con il personale.
In tema di formazione, nel 70% dei casi questa è autofinanziata. Lo studio rivela inoltre una forte domanda di incentivi per progetti di formazione continua.
Queste in sintesi le valutazioni finali della ricerca: la sicurezza rinasce nelle piccole e medie imprese, la prevenzione inizia a produrre effetti positivi, la collaborazione tra datori di lavoro e rappresentanti per la sicurezza è orientata verso obiettivi comuni e condivisi, il trend degli infortuni è in flessione, il lavoro individuale (atipico, flessibile, temporaneo, autonomo, ecc.) impone di continuare a tenere sotto controllo il rischio e la sicurezza personale per rafforzare le capacità di autotutela.
Nei prossimi giorni su PuntoSicuro presenteremo un approfondimento di questi temi e illustreremo i risultati dell'analisi sperimentale, realizzata dal Censis, sull'andamento degli infortuni.
Lo studio e' stato realizzato al fine di analizzare la cultura della salute e della sicurezza nelle piccole e medie imprese (PMI), con particolare riferimento alle loro esigenze formative e organizzative, e di monitorare l'attuazione del sistema di relazioni previsto dal Dlgs 626/94 per valorizzare il ruolo e l'apporto di tutti i soggetti interessati.
L'indagine ha coinvolto un campione di 1200 fra imprenditori e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza appartenenti a 600 PMI, 400 organismi paritetici provinciali, 100 tra sindacalisti e imprenditori e 130 rappresentanti della sicurezza nel territorio.
Dallo studio emerge che il 49,6% degli imprenditori intervistati considera la sicurezza un dovere, il 24,4% la ritiene invece un investimento.
Per quanto riguarda l'applicazione della legge 626/94, il 58,7% delle aziende ha raggiunto un buon livello di adeguamento, il 44% degli intervistati ritiene che la 626 spinga all'adozione di modalità di lavoro meno rischiose e migliori i rapporti con il personale.
In tema di formazione, nel 70% dei casi questa è autofinanziata. Lo studio rivela inoltre una forte domanda di incentivi per progetti di formazione continua.
Queste in sintesi le valutazioni finali della ricerca: la sicurezza rinasce nelle piccole e medie imprese, la prevenzione inizia a produrre effetti positivi, la collaborazione tra datori di lavoro e rappresentanti per la sicurezza è orientata verso obiettivi comuni e condivisi, il trend degli infortuni è in flessione, il lavoro individuale (atipico, flessibile, temporaneo, autonomo, ecc.) impone di continuare a tenere sotto controllo il rischio e la sicurezza personale per rafforzare le capacità di autotutela.
Nei prossimi giorni su PuntoSicuro presenteremo un approfondimento di questi temi e illustreremo i risultati dell'analisi sperimentale, realizzata dal Censis, sull'andamento degli infortuni.
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