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Assassinati sul lavoro
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Il blog di Beppe Grillo (uno dei siti più visitati in Italia) ha affrontato con il consueto tono provocatorio il tema della sicurezza sul lavoro.
Il titolo del post la dice tutta: "Assassinati sul lavoro".
Ne consigliamo la lettura. Ecco il commento inserito dal direttore di PuntoSicuro:
---
Caro Beppe, dirigo dal 1999 PuntoSicuro, la prima rivista on-line sulla sicurezza, con circa 20.000 iscritti.
Sai qual è il problema della sicurezza sul lavoro in Italia? E'che dal 1994 ad oggi, con l'arrivo della 626 che ha recepito in grave ritardo e male 8 direttive europee, i soldi e l'energia delle risorse impiegate per fare sicurezza SONO ANDATI IN GRAN PARTE IN SCARTOFFIE BUROCRATICHE.
Tanta forma e poca sostanza.
Ci sono tutte le carte? Bene, sei a posto.
Ma cos'è la "sostanza" che manca?
- adeguamenti tecnici per rendere sicuro il lavoro (protezione macchine, degli ambienti di lavoro)
- formazione del personale (è il tasto dolente. Non se ne fa mai abbastanza)
- procedure per la sicurezza (un lavoro male organizzato è più pericoloso); (se quel povero operaio FS è stato investito è stato per questo motivo)
- acquisto di dispositivi di protezione per i lavoratori(devono essere adeguati)
I tecnici della ASL preposti ai controlli sono pochi, malpagati e, a volte non hanno neppure l'auto per spostarsi.
E se usano la loro non hanno i rimborsi kilometrici.
Dal 1994 ad oggi sono stati spesi miliardi di euro dalle imprese pubbliche e private per la 626. Gli infortuni sono comunque in crescita (senza considerare la crescente delocalizzazione di molti siti produttivi, notoriamente quelli più a rischio, all'estero).
Come dire: affido un obiettivo nella mia azienda stanziando un cospicuo budget e, in dodici anni di tempo, i risultati sono peggio di prima.
Tu cosa faresti?
Oggi siamo in una situazione molto confusa in Italia dove c'è un mix di competenze tra Ministero della Sanità, Regioni, Ministero del lavoro, ASL, Provincie che porta ai risultati tristemente noti.
Continua a parlarne sul blog perchè è con l'informazione che si diffonde la cultura della sicurezza. Cosa di cui siamo fortemente deficitari.
Ad esempio, tu sei in grado di fare un massaggio cardiaco? Sai come ci si comporta in caso di incendio? Sai come si deve spostare in modo corretto un carico manualmente? Sai come si posiziona una scala a pioli e come si deve operare su di essa in modo sicuro?
Luigi Matteo Meroni
www.puntosicuro.it
Il titolo del post la dice tutta: "Assassinati sul lavoro".
Ne consigliamo la lettura. Ecco il commento inserito dal direttore di PuntoSicuro:
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Caro Beppe, dirigo dal 1999 PuntoSicuro, la prima rivista on-line sulla sicurezza, con circa 20.000 iscritti.
Sai qual è il problema della sicurezza sul lavoro in Italia? E'che dal 1994 ad oggi, con l'arrivo della 626 che ha recepito in grave ritardo e male 8 direttive europee, i soldi e l'energia delle risorse impiegate per fare sicurezza SONO ANDATI IN GRAN PARTE IN SCARTOFFIE BUROCRATICHE.
Tanta forma e poca sostanza.
Ci sono tutte le carte? Bene, sei a posto.
Ma cos'è la "sostanza" che manca?
- adeguamenti tecnici per rendere sicuro il lavoro (protezione macchine, degli ambienti di lavoro)
- formazione del personale (è il tasto dolente. Non se ne fa mai abbastanza)
- procedure per la sicurezza (un lavoro male organizzato è più pericoloso); (se quel povero operaio FS è stato investito è stato per questo motivo)
- acquisto di dispositivi di protezione per i lavoratori(devono essere adeguati)
I tecnici della ASL preposti ai controlli sono pochi, malpagati e, a volte non hanno neppure l'auto per spostarsi.
E se usano la loro non hanno i rimborsi kilometrici.
Dal 1994 ad oggi sono stati spesi miliardi di euro dalle imprese pubbliche e private per la 626. Gli infortuni sono comunque in crescita (senza considerare la crescente delocalizzazione di molti siti produttivi, notoriamente quelli più a rischio, all'estero).
Come dire: affido un obiettivo nella mia azienda stanziando un cospicuo budget e, in dodici anni di tempo, i risultati sono peggio di prima.
Tu cosa faresti?
Oggi siamo in una situazione molto confusa in Italia dove c'è un mix di competenze tra Ministero della Sanità, Regioni, Ministero del lavoro, ASL, Provincie che porta ai risultati tristemente noti.
Continua a parlarne sul blog perchè è con l'informazione che si diffonde la cultura della sicurezza. Cosa di cui siamo fortemente deficitari.
Ad esempio, tu sei in grado di fare un massaggio cardiaco? Sai come ci si comporta in caso di incendio? Sai come si deve spostare in modo corretto un carico manualmente? Sai come si posiziona una scala a pioli e come si deve operare su di essa in modo sicuro?
Luigi Matteo Meroni
www.puntosicuro.it
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