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È uscito il sesto numero della newsletter "Sicurezza e prevenzione", un numero speciale realizzato in collaborazione con l’INAIL che approfondisce il tema della malattie professionali, la loro definizione secondo la normativa vigente e le modalità di accertamento medico legale.
In chiusura le azioni e le prospettive d’intervento nell’ambito delle attività pubbliche in un’ottica prevenzionale delle malattie professionali.
Come di consueto le fotografie che corredano la newsletter sono state scattate dai partecipanti al Concorso fotografico europeo della campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri” promossa dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro.
“In aumento le denunce di ‘tecnopatie’, un fenomeno in emersione
Sono latenti e lente nella loro manifestazione, subdole, pericolose e spesso sottovalutate.[...]
Il periodo che va dal 2004 al 2008 ha mostrato, dopo un primo triennio di sostanziale stabilità intorno ai 26.700 casi, una sensibile crescita delle denunce pari a circa 2mila casi (+7,4%) nel 2007 e un ulteriore incremento nel 2008, anno in cui sono pervenute 29.704 denunce, vale a dire un migliaio in più rispetto all’anno precedente (+3,2%). Nel giro degli ultimi due anni, dunque, si è registrato un aumento di ben 3mila casi, (+11,7%) delle denunce presentate all’Inail per il riconoscimento e l’eventuale indennizzo di una patologia di origine lavorativa.
Una repentina crescita che potrebbe far pensare ad un improvviso peggioramento delle condizioni di salubrità negli ambienti di lavoro, mentre più verosimilmente è riconducibile ad una progressiva, e auspicata, emersione del fenomeno. I dati ufficiali sul fenomeno tecnopatico
soffrono di una storica sottovalutazione, dovuta tra l’altro a lunghi periodi di latenza, difficoltà di individuazione e accertamento del nesso causale ed anche per un significativo fenomeno di “sottodenuncia” da parte dei lavoratori.
L’aumento delle denunce riscontrato negli ultimi due anni va quindi senz’altro ricondotto ad una più matura consapevolezza raggiunta dalle parti interessate. In questa direzione si è lavorato negli ultimi anni, investendo energie e risorse nella sensibilizzazione e nell’informazione delle parti coinvolte.
Un riepilogo dell’andamento:
[...]
Un’attenzione particolare è stata rivolta recentemente alle malattie professionali di natura psichica. I dati rilevati sono ancora da considerare, in una certa misura, sottostimati, ma in generale i “disturbi psichici lavoro-correlati”, sono stati denunciati nell’ultimo quinquennio da circa 500 lavoratori l’anno, la maggior parte dei quali è stata dimostrata effetto di “mobbing”.
Tali patologie si concentrano soprattutto nelle attività dei Servizi e tra i dipendenti pubblici.
Una patologia di particolare gravità è quella dei tumori professionali che, nonostante il difficile riscontro del nesso causale, si posizionano ai primi posti nella graduatoria delle malattie professionali denunciate all’Inail. I dati rilevati dagli archivi istituzionali rivelano come, nel complesso delle Gestioni, i tumori si posizionino comunque tra i primi posti nella graduatoria delle malattie professionali denunciate all’Inail.
Nel complesso (tumori tabellati e non), sono pervenute all’Istituto negli ultimi anni, fino al 2008, circa 2mila denunce l’anno, in crescita rispetto ai 1.700 casi del 2004. Quasi la metà, 900 casi l’anno sono dovuti a neoplasie da asbesto ma consistenze particolarmente elevate stanno assumendo anche quelli legati, ancora, all’apparato respiratorio (quasi 400 casi l’anno) e alla vescica (circa 300 denunce nel 2008).”
La newsletter (formato PDF, 349 kB).
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"Sicurezza e prevenzione", n. 6/2010
È uscito il sesto numero della newsletter "Sicurezza e prevenzione", un numero speciale realizzato in collaborazione con l’INAIL che approfondisce il tema della malattie professionali, la loro definizione secondo la normativa vigente e le modalità di accertamento medico legale.
In chiusura le azioni e le prospettive d’intervento nell’ambito delle attività pubbliche in un’ottica prevenzionale delle malattie professionali.
Come di consueto le fotografie che corredano la newsletter sono state scattate dai partecipanti al Concorso fotografico europeo della campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri” promossa dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro.
“In aumento le denunce di ‘tecnopatie’, un fenomeno in emersione
Sono latenti e lente nella loro manifestazione, subdole, pericolose e spesso sottovalutate.[...]
Il periodo che va dal 2004 al 2008 ha mostrato, dopo un primo triennio di sostanziale stabilità intorno ai 26.700 casi, una sensibile crescita delle denunce pari a circa 2mila casi (+7,4%) nel 2007 e un ulteriore incremento nel 2008, anno in cui sono pervenute 29.704 denunce, vale a dire un migliaio in più rispetto all’anno precedente (+3,2%). Nel giro degli ultimi due anni, dunque, si è registrato un aumento di ben 3mila casi, (+11,7%) delle denunce presentate all’Inail per il riconoscimento e l’eventuale indennizzo di una patologia di origine lavorativa.
Una repentina crescita che potrebbe far pensare ad un improvviso peggioramento delle condizioni di salubrità negli ambienti di lavoro, mentre più verosimilmente è riconducibile ad una progressiva, e auspicata, emersione del fenomeno. I dati ufficiali sul fenomeno tecnopatico
soffrono di una storica sottovalutazione, dovuta tra l’altro a lunghi periodi di latenza, difficoltà di individuazione e accertamento del nesso causale ed anche per un significativo fenomeno di “sottodenuncia” da parte dei lavoratori.
L’aumento delle denunce riscontrato negli ultimi due anni va quindi senz’altro ricondotto ad una più matura consapevolezza raggiunta dalle parti interessate. In questa direzione si è lavorato negli ultimi anni, investendo energie e risorse nella sensibilizzazione e nell’informazione delle parti coinvolte.
Un riepilogo dell’andamento:
[...]
Un’attenzione particolare è stata rivolta recentemente alle malattie professionali di natura psichica. I dati rilevati sono ancora da considerare, in una certa misura, sottostimati, ma in generale i “disturbi psichici lavoro-correlati”, sono stati denunciati nell’ultimo quinquennio da circa 500 lavoratori l’anno, la maggior parte dei quali è stata dimostrata effetto di “mobbing”.
Tali patologie si concentrano soprattutto nelle attività dei Servizi e tra i dipendenti pubblici.
Una patologia di particolare gravità è quella dei tumori professionali che, nonostante il difficile riscontro del nesso causale, si posizionano ai primi posti nella graduatoria delle malattie professionali denunciate all’Inail. I dati rilevati dagli archivi istituzionali rivelano come, nel complesso delle Gestioni, i tumori si posizionino comunque tra i primi posti nella graduatoria delle malattie professionali denunciate all’Inail.
Nel complesso (tumori tabellati e non), sono pervenute all’Istituto negli ultimi anni, fino al 2008, circa 2mila denunce l’anno, in crescita rispetto ai 1.700 casi del 2004. Quasi la metà, 900 casi l’anno sono dovuti a neoplasie da asbesto ma consistenze particolarmente elevate stanno assumendo anche quelli legati, ancora, all’apparato respiratorio (quasi 400 casi l’anno) e alla vescica (circa 300 denunce nel 2008).”
La newsletter (formato PDF, 349 kB).
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