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Sostanze chimiche: proposte per la riduzione dei rischi
La Commissione europea ha presentato nei giorni scorsa una proposta di un nuovo quadro normativo europeo per le sostanze chimiche.
Il perno del sistema proposto è REACH, un sistema integrato unico di registrazione, valutazione ed autorizzazione delle sostanze chimiche (Registration, Evaluation and Authorisation of Chemicals).
Con REACH le imprese che producono o importano quantità di sostanze chimiche superiori a una tonnellata all'anno saranno registrate in una banca di dati centrale.
REACH richiederà che le imprese che producono ed importano sostanze chimiche valutino i rischi derivanti dalla loro utilizzazione e adottino le misure necessarie per gestire qualsiasi rischio riscontrato.
REACH conferirà una maggiore responsabilità all'industria nella gestione dei rischi che presentano le sostanze chimiche e nella comunicazione di informazioni di sicurezza sulle sostanze. Questi dati saranno trasmessi alla catena di produzione.
L'attuale sistema normativo per le sostanze chimiche, che REACH intende superare, spesso non è stato in grado di individuare i rischi presentati da molte sostanze chimiche ed è stato lento ad agire quando si sono riscontrati rischi.
Il regolamento proposto potrebbe sostituire più di 40 direttive e regolamenti attualmente in vigore. L'attuale normativa distingue tra le cosiddette "nuove" sostanze chimiche (introdotte dopo il 1981) e quelle "esistenti” (introdotte prima del 1981).
Per le sostanze chimiche “nuove” è prevista la notificazione e la sperimentazione, mentre per quelle vecchie non vi è alcuna disposizione al riguardo.
REACH eliminerà questa distinzione artificiale tra i prodotti chimici "nuovi" ed "esistenti".
La proposta di legge sarà ora trasmessa al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri dell'UE per essere adottata con la procedura di codecisione.
Il testo della proposta è disponibile sul sito dell’UE.
La bozza di legge europea sulle sostanze chimiche secondo il WWF, pur essendo un passo in avanti nella tutela dell’uomo e dell’ambiente, dovrebbe essere rafforzata.
Per migliorare la legge, secondo il WWF si dovrebbe, ad esempio, prevedere l'aumento delle informazioni richieste sulla sicurezza delle sostanze chimiche prodotte in quantità da 1 a 10 tonnellate l'anno (che rappresentano i due terzi dei circa 30.000 agenti chimici presenti sul mercato), l'eliminazione di ogni scappatoia che permetta alle industrie di continuare ad utilizzare sostanze chimiche tossiche (definite "very high concern") qualora siano disponibili altre più sicure.
Il WWF richiede inoltre standard di sicurezza garantiti anche per i prodotti che vengono importati nell'Unione Europea, per evitare che i consumatori e l'ambiente vengano sposti a rischi sconosciuti e l'aumento di informazioni, accessibili a tutti, su produzione, utilizzo e sicurezza delle sostanze chimiche.
Il perno del sistema proposto è REACH, un sistema integrato unico di registrazione, valutazione ed autorizzazione delle sostanze chimiche (Registration, Evaluation and Authorisation of Chemicals).
Con REACH le imprese che producono o importano quantità di sostanze chimiche superiori a una tonnellata all'anno saranno registrate in una banca di dati centrale.
REACH richiederà che le imprese che producono ed importano sostanze chimiche valutino i rischi derivanti dalla loro utilizzazione e adottino le misure necessarie per gestire qualsiasi rischio riscontrato.
REACH conferirà una maggiore responsabilità all'industria nella gestione dei rischi che presentano le sostanze chimiche e nella comunicazione di informazioni di sicurezza sulle sostanze. Questi dati saranno trasmessi alla catena di produzione.
L'attuale sistema normativo per le sostanze chimiche, che REACH intende superare, spesso non è stato in grado di individuare i rischi presentati da molte sostanze chimiche ed è stato lento ad agire quando si sono riscontrati rischi.
Il regolamento proposto potrebbe sostituire più di 40 direttive e regolamenti attualmente in vigore. L'attuale normativa distingue tra le cosiddette "nuove" sostanze chimiche (introdotte dopo il 1981) e quelle "esistenti” (introdotte prima del 1981).
Per le sostanze chimiche “nuove” è prevista la notificazione e la sperimentazione, mentre per quelle vecchie non vi è alcuna disposizione al riguardo.
REACH eliminerà questa distinzione artificiale tra i prodotti chimici "nuovi" ed "esistenti".
La proposta di legge sarà ora trasmessa al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri dell'UE per essere adottata con la procedura di codecisione.
Il testo della proposta è disponibile sul sito dell’UE.
La bozza di legge europea sulle sostanze chimiche secondo il WWF, pur essendo un passo in avanti nella tutela dell’uomo e dell’ambiente, dovrebbe essere rafforzata.
Per migliorare la legge, secondo il WWF si dovrebbe, ad esempio, prevedere l'aumento delle informazioni richieste sulla sicurezza delle sostanze chimiche prodotte in quantità da 1 a 10 tonnellate l'anno (che rappresentano i due terzi dei circa 30.000 agenti chimici presenti sul mercato), l'eliminazione di ogni scappatoia che permetta alle industrie di continuare ad utilizzare sostanze chimiche tossiche (definite "very high concern") qualora siano disponibili altre più sicure.
Il WWF richiede inoltre standard di sicurezza garantiti anche per i prodotti che vengono importati nell'Unione Europea, per evitare che i consumatori e l'ambiente vengano sposti a rischi sconosciuti e l'aumento di informazioni, accessibili a tutti, su produzione, utilizzo e sicurezza delle sostanze chimiche.
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