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Rifiuti urbani: la sicurezza dei lavoratori nei centri servizi
Pesaro, 16 Dic – Nell’industria dei rifiuti solidi urbani (RSU) si può ancora fare molto per la prevenzione e per la diminuzione del numero di incidenti di lavoro e di rischi per la salute degli operatori.
Per questo motivo la FP – CGIL, Pesaro Urbino (Comparto igiene ambientale pubblica e privata - trattamento dei rifiuti e ciclo integrato dei rifiuti Operatori) e il Patronato Inca – Cgil di Pesaro hanno elaborato un documento dal titolo “Manuale della sicurezza nella filiera dei rifiuti urbani e dei servizi ambientali connessi” recependo integralmente analogo documento realizzato da FISE - Federazione Imprese e Servizi con finanziamento dell’INAIL – Dipartimento Documentazione, Formazione, Informazione.
Documento che ha l’obiettivo di “promuovere la cultura della sicurezza nelle piccole e medie imprese (PMI), operanti nel settore dello raccolta e smaltimento Rifiuti Urbani anche attraverso la realizzazione e l’implementazione di strumenti operativi di supporto sia al processo di valutazione dei rischi che la gestione degli stessi, quale attivazione di una corretta attività informativa e formativa”.
Vediamo innanzitutto gli ambienti di lavoro trattati nel documento.
Innanzitutto il Centro servizi, ricordando che si definisce ‘centrale' o 'centro servizi' il luogo:
- “dove sono rimessati tutti i mezzi che devono effettuare le attività 'in strada' ;
- dove si recano e operano carichi-scarichi e smistamenti-trasbordi i mezzi esterni aziendali dedicati al trasporto di rifiuti speciali, ingombranti o preselezionati ai siti di smaltimento finali;
- dove si cambiano, si preparano e si raccolgono gli operatori addetti alle operazioni citate;
- dove si svolge attività di direzione tecnica, coordinamento e pianificazione, addestramento e formazione degli operatori, e di manutenzione ordinaria, rifornimento, ricarica e lavaggio dei mezzi stradali”.
Un altro ambiente è la strada.
Sono infatti lavori in strada “tutte le attività e operazioni necessarie a mantenere l'igiene pubblica e urbana tramite la raccolta periodica e continuativa dei rifiuti solidi urbani e lo spazzamento, la pulizia meccanizzata e il lavaggio di tutte le superfici e aree pubbliche, da svolgersi in strade, viali, vie, vicoli, piazze, larghi, zone monumentali, parti pedonali di giardini, parchi e altri luoghi pubblici aperti (mercati, stadi, posteggi, ...)”.
Il terzo ambiente è relativo ai siti di smaltimento.
In particolare i “siti intermedi di stoccaggio e trattamento” sono i “luoghi, confinati e autorizzati, deputati al ricevimento di rifiuti solidi urbani, preselezionati o meno, dove si svolgono operazioni successive di selezione e smistamento, e lavorazioni intermedie di stoccaggio temporaneo”. l “siti di smaltimento finale” sono invece “le aree autorizzate e accreditate dove gli RSU vengono posti a dimora definitiva (discariche) o vengono inceneriti in forni di tipo diverso, con o senza recupero di calore. Esistono infine, da sole o inserite nei Centri servizi o (più frequentemente) nei Siti si smaltimento, aree o siti dedicati ai pretrattamenti intermedi di RSU o RSAU (rifiuti assimilati agli urbani, ndr) preselezionati”. Questi ultimi sono impianti non ancora molto diffusi in Italia, perciò “coinvolgono un'esigua percentuale, molto specializzata, dei lavoratori del settore”.
Ci soffermiamo oggi in particolare sui rischi e sui suggerimenti per la sicurezza relativi al lavoro nel Centro Servizi.
Questi tre generali punti chiave per la sicurezza:
- “non accendere i motori a combustione né ricaricare i mezzi elettrici a saracinesche della rimessa abbassate;
- attenzione alla circolazione interna: rispettare le procedure, le velocità e le corrette modalità di uscita e rientro dei mezzi;
- una corretta vestizione e dotazione personale immediatamente prima, una buona igiene personale e il cambio di abiti subito dopo il lavoro, sono garanzia di sicurezza e salute”.
Riguardo ai Centri Servizi sono poi affrontate nel dettaglio molte attività indicando il grado di rischio presente, l’abbigliamento e i dispositivi di protezione individuale necessari e i punti
chiave per la prevenzione.
Queste le attività analizzate nel manuale:
- rimessaggio;
- uscita, rientro, circolazione interna;
- piattaforma raccolta differenziata.
Si affronta anche il tema della manutenzione ordinaria con riferimento a diverse attività:
- ricarica mezzi elettrici;
- rifornimento carburante;
- lavaggio;
- rifornimento prodotti chimici;
- svuotamento reflui di lavaggio.
Senza poi dimenticare anche i rischi relativi alle attività di addestramento e ai locali di servizio.
Vediamo in particolare di riprendere alcuni spunti di prevenzione relativi al rimessaggio:
- “rispettare rigorosamente le indicazioni in vigore nel centro, sia per la circolazione e le modalità di sosta, sia per il transito pedonale;
- non tenere mai accesi i mezzi fermi e rimessati, soprattutto con serrande e sistemi di ventilazione/aspirazione chiusi;
- non accedere a piedi alle zone di transito veicolare e mantenersi in posizione protetta;
- non effettuare manutenzioni non autorizzate, specialmente al di fuori delle aree non attrezzate;
- conoscere bene le procedure da adottare in caso di emergenza, in particolare le modalità di esodo dall’autorimessa;
- rispettare le aree delimitate per la sosta dei mezzi, salvaguardando le vie di esodo di emergenza, i comandi di sezionamento di emergenza, i quadri elettrici;
- in caso di emergenza o malfunzionamento dei mezzi, attenersi a quanto stabilito nelle procedure aziendali evitando interventi affrettati ed imprudenti;
- in caso di emergenza per incendio o dispersione di sostanze, seguire unicamente le indicazioni degli addetti alla gestione emergenze”.
Questi invece i punti chiave relativi alle attività nella piattaforma raccolta differenziata:
- “rispettare rigorosamente le indicazioni in vigore nell’area specifica, sia per la circolazione e le modalità di sosta, sia per il transito pedonale o veicolare di terzi;
- rispettare rigorosamente la segnaletica di sicurezza interna, sia per la segnaletica stradale, anche orizzontale, sia quella relativa agli stoccaggi particolari a maggiore rischio (accumulatori, oli esausti, ecc,);
- conoscere bene le procedure da adottare in caso di emergenza, in particolare per le modalità di esodo dall’area;
- rispettare rigorosamente gli spazi di manovra disponibili, in particolare sulle piattaforme di scarico dei mezzi di trasporto e nelle aree destinate al carico scarico di cassoni ribaltabili o scarrabili;
- in caso di emergenza o di malfunzionamento del proprio mezzo interrompere le operazioni e chiedere assistenza;
- attenersi a quanto stabilito nelle procedure aziendali, senza andare al di là delle proprie competenze;
- evitare interventi affrettati o imprudenti;
- non mantenere acceso inutilmente il motore...
- in caso di emergenza da incendio o da dispersione di sostanze, attenersi alle procedure aziendali seguendo le indicazioni degli addetti alla gestione emergenze;
- rispettare le zone di transito pedonale, in particolare dei terzi che accedono all’area;
- ricordarsi che a questa zona accedono mezzi di terzi carichi di rifiuti ingombranti o potenzialmente pericolosi”.
Concludiamo questa breve presentazione del documento proponendo i punti chiave per la sicurezza nell’attività di ricarica mezzi elettrici:
- “verificare a vista le condizioni di manutenzione delle connessioni elettriche: in presenza di cavi, spine o prese deteriorati, sospendere le operazioni e richiedere assistenza specialistica;
- in caso di malfunzionamento o in presenza di indicazioni anomale della strumentazione, rotture, incrinature, superfici bagnate, sospendere le operazioni e richiedere assistenza;
- rispettare i tempi di carica e le modalità di utilizzo degli accumulatori. Evitare di accedere al vano di alloggiamento degli accumulatori e di manipolarli in alcun modo, soprattutto durante la carica;
- seguire le istruzioni fornite in sede di formazione specifica, limitandosi alla connessione o disconnessione del mezzo dalla postazione di ricarica e al controllo della strumentazione;
- nelle manovre di rimessaggio, adottare un comportamento di guida adeguato, rispettando le zone delimitate per il posteggio presso le singole postazioni di carica;
- in caso di emergenza, non adottare iniziative al di là della propria competenza e attenersi a quanto previsto nelle procedure adottate nel centro;
- ricordarsi che si guida un mezzo silenzioso: attenzione a chi potrebbe non sentire la vostra presenza”.
L’indice del documento:
Informazioni e definizioni di carattere generale
- La sicurezza sul lavoro
- Pericolo, danno, rischio
- Ambiente di lavoro, prevenzione e protezione, emergenza
La sicurezza per il lavoratore
- Principi e nozioni di base
- Gli ambienti di lavoro: il Centro servizi
- Gli ambienti di lavoro: la Strada
- Gli ambienti di lavoro: i Siti di smaltimento
- Lavorare in sicurezza nel Centro servizi
- Lavorare in sicurezza in Strada
- Lavorare in sicurezza nei Siti di smaltimento
- Tabelle di valutazione dei rischi: Centro servizi
- Tabelle di valutazione dei rischi: Strada
- Tabelle di valutazione dei rischi: Siti di smaltimento
- Impianti di pretrattamento
La sicurezza per l'addetto all'emergenza
- Linee guida, conoscenze e competenze di base
- Gli ambienti di lavoro: il Centro servizi
- Gli ambienti di lavoro: la Strada
- Gli ambienti di lavoro: i Siti di smaltimento
La sicurezza per il rappresentante dei lavoratori
- Conoscenze, competenze e strumenti di base
- Analisi e calcolo dei rischi
La sicurezza per il datore di lavoro
- Conoscenze, competenze e strumenti di gestione
- Analisi, calcolo e gestione dei rischi
FP – CGIL, Pesaro Urbino, Patronato Inca – Cgil di Pesaro “ Manuale della sicurezza nella filiera dei rifiuti urbani e dei servizi ambientali connessi”, recepimento di analogo documento realizzato da FISE - Federazione Imprese e Servizi con finanziamento dell’INAIL – Dipartimento Documentazione, Formazione, Informazione (formato DOC, 1.08 MB).
RTM
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