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Rifiuti: Italia in ritardo
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Italia condannata dalla Corte di Giustizia delle Comunità Europee per il ritardo nelle operazioni di bonifica previste per il sito Enichem e le discariche “Pariti I” e “Conte di Troia” nella zona di Manfredonia nel foggiano.
Lo ha reso noto Legambiente, richiamando l’attenzione sui ritardi nell’attuazione delle bonifiche previste, ritardi che ritiene “Inaccettabili, […]visto che i fondi ci sono e le risorse tecniche pure”.
“Già dal 1998 - riferisce Legambiente - , l'intera area industriale di Manfredonia è stata inclusa nell'ambito di interventi di bonifica di interesse nazionale e per le operazioni di messa in sicurezza e bonifica sono stati stanziati 37,8 miliardi. Nonostante l’approvazione del progetto da parte del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio, da oltre sei mesi si sta aspettando un nulla osta tecnico del Ministero dell’Industria e di quello della Sanità.”
Quello della zona di Manfredonia è solo uno dei “casi ambientali” italiani all’esame della Corte di Giustizia europea. “Al momento – riferisce Legambiente - risultano pendenti di fronte alla Corte di Giustizia delle Comunità Europee altre 10 cause “italiane” in materia ambientale: 4 su rifiuti, 4 su inquinamento atmosferico, 1 su impatto ambientale di progetti e 1 su conservazione degli habitats naturali, della flora e della fauna.”
Italia condannata dalla Corte di Giustizia delle Comunità Europee per il ritardo nelle operazioni di bonifica previste per il sito Enichem e le discariche “Pariti I” e “Conte di Troia” nella zona di Manfredonia nel foggiano.
Lo ha reso noto Legambiente, richiamando l’attenzione sui ritardi nell’attuazione delle bonifiche previste, ritardi che ritiene “Inaccettabili, […]visto che i fondi ci sono e le risorse tecniche pure”.
“Già dal 1998 - riferisce Legambiente - , l'intera area industriale di Manfredonia è stata inclusa nell'ambito di interventi di bonifica di interesse nazionale e per le operazioni di messa in sicurezza e bonifica sono stati stanziati 37,8 miliardi. Nonostante l’approvazione del progetto da parte del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio, da oltre sei mesi si sta aspettando un nulla osta tecnico del Ministero dell’Industria e di quello della Sanità.”
Quello della zona di Manfredonia è solo uno dei “casi ambientali” italiani all’esame della Corte di Giustizia europea. “Al momento – riferisce Legambiente - risultano pendenti di fronte alla Corte di Giustizia delle Comunità Europee altre 10 cause “italiane” in materia ambientale: 4 su rifiuti, 4 su inquinamento atmosferico, 1 su impatto ambientale di progetti e 1 su conservazione degli habitats naturali, della flora e della fauna.”
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