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Le imprese italiane potranno partecipare al sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE. La Commissione europea ha accolto ieri il piano dell’Italia che assegna le quote di emissione di CO2 agli impianti italiani per il periodo di scambio 2005-2007, in conformità con i criteri indicati nella Direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, che ha istituito un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nell’UE.
Affinché il piano venisse approvato l’Italia ha dovuto accettare alcune indicazioni della Commissione europea.
Il piano di assegnazione dell’Italia riguarda 1240 impianti, che riceveranno quote che consentiranno loro di emettere mediamente, ogni anno, 232,5 milioni di tonnellate di CO2 per il periodo 2005-2007. In un primo tempo il governo italiano intendeva assegnare mediamente quote per 255,5 milioni di tonnellate all’anno, ma ha accettato la posizione della Commissione, secondo la quale tale quantità non sarebbe stata compatibile con i criteri stabiliti nella direttiva sullo scambio delle quote di emissione
L’Italia dovrà inoltre comunicare ulteriori informazioni sulle quote assegnate a impianti specifici e rinunciare ad una disposizione riguardante l’adeguamento a posteriori del piano.
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Quote di emissione: approvato il piano italiano
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Le imprese italiane potranno partecipare al sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE. La Commissione europea ha accolto ieri il piano dell’Italia che assegna le quote di emissione di CO2 agli impianti italiani per il periodo di scambio 2005-2007, in conformità con i criteri indicati nella Direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, che ha istituito un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nell’UE.
Affinché il piano venisse approvato l’Italia ha dovuto accettare alcune indicazioni della Commissione europea.
Il piano di assegnazione dell’Italia riguarda 1240 impianti, che riceveranno quote che consentiranno loro di emettere mediamente, ogni anno, 232,5 milioni di tonnellate di CO2 per il periodo 2005-2007. In un primo tempo il governo italiano intendeva assegnare mediamente quote per 255,5 milioni di tonnellate all’anno, ma ha accettato la posizione della Commissione, secondo la quale tale quantità non sarebbe stata compatibile con i criteri stabiliti nella direttiva sullo scambio delle quote di emissione
L’Italia dovrà inoltre comunicare ulteriori informazioni sulle quote assegnate a impianti specifici e rinunciare ad una disposizione riguardante l’adeguamento a posteriori del piano.
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