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Quali strade per fermare l’aumento di temperatura della terra?
"Tagliare del 50% i livelli attuali di inquinamento da anidride carbonica (CO2) uno dei gas maggiormente responsabili dell'effetto serra, e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili gia dal 2020 si può".
Questa la perentoria affermazione che secondo il WWF è dimostrata nel rapporto che inaugura la Campagna internazionale “Power Switch! - Cambiamo l'energia” che ha come obbiettivo “il passaggio dai combustibili fossili a fonti 'pulite' nella produzione di energia elettrica, un progetto che intende promuovere un settore dell'energia “amica” del clima”.
Il documento del WWF, "Low Carbon Electricity System", descrive come sia possibile una “sostanziale riduzione di emissioni di CO2 attraverso l'incremento dell'uso di fonti di energia rinnovabili capaci di coprire fino al 50% del fabbisogno energetico totale”.
“Le emissioni prodotte dall'uso di combustibili fossili come il carbone, il petrolio e i gas si concentrano nell'atmosfera, circondano il pianeta e intrappolano il calore, causando il conseguente innalzamento della temperatura. La temperatura globale si è già innalzata di 0,6 gradi centigradi durante il secolo scorso, provocando l'alterazione di numerosi ecosistemi e diversi impatti sulla popolazione. In accordo con l'IPCC (UN Intergovernmental Panel on Climate Change), l'ulteriore incremento di 2 gradi centigradi provocherebbe l'aumento di alluvioni, di siccità, l'allargamento di epidemie, danni alle barriere coralline e lo scioglimento dei ghiacciai con conseguenze devastanti”.
“Il settore della produzione di energia, responsabile del 37% delle emissioni globali di CO2 (la maggiore fonte singola di emissione), ha un ruolo cruciale per incrementare il taglio alle emissioni di CO2 nell'arco di prossimi 20 anni in modo da fermare l'innalzamento della temperatura globale”.
Il Rapporto del WWF mostra che, con programmi efficaci che da un lato tendono a ridurre la domanda energetica e dall'altro promuovono investimenti nel campo dell'energia rinnovabile, la UE potrebbe raggiungere l'obiettivo di produrre energia senza carbone e petrolio già dal 2020.
Come indicazione pratica per tutti i consumatori finali di energia, il WWF Italia chiede al Governo “di approvare normative che rendano obbligatoria la indicazione sulle bollette elettriche del tipo di energia fornita e rendano da subito i singoli cittadini liberi di scegliersi il fornitore e il tipo di energia, come da anni gia avviene in diversi paesi europei”.
Questa la perentoria affermazione che secondo il WWF è dimostrata nel rapporto che inaugura la Campagna internazionale “Power Switch! - Cambiamo l'energia” che ha come obbiettivo “il passaggio dai combustibili fossili a fonti 'pulite' nella produzione di energia elettrica, un progetto che intende promuovere un settore dell'energia “amica” del clima”.
Il documento del WWF, "Low Carbon Electricity System", descrive come sia possibile una “sostanziale riduzione di emissioni di CO2 attraverso l'incremento dell'uso di fonti di energia rinnovabili capaci di coprire fino al 50% del fabbisogno energetico totale”.
“Le emissioni prodotte dall'uso di combustibili fossili come il carbone, il petrolio e i gas si concentrano nell'atmosfera, circondano il pianeta e intrappolano il calore, causando il conseguente innalzamento della temperatura. La temperatura globale si è già innalzata di 0,6 gradi centigradi durante il secolo scorso, provocando l'alterazione di numerosi ecosistemi e diversi impatti sulla popolazione. In accordo con l'IPCC (UN Intergovernmental Panel on Climate Change), l'ulteriore incremento di 2 gradi centigradi provocherebbe l'aumento di alluvioni, di siccità, l'allargamento di epidemie, danni alle barriere coralline e lo scioglimento dei ghiacciai con conseguenze devastanti”.
“Il settore della produzione di energia, responsabile del 37% delle emissioni globali di CO2 (la maggiore fonte singola di emissione), ha un ruolo cruciale per incrementare il taglio alle emissioni di CO2 nell'arco di prossimi 20 anni in modo da fermare l'innalzamento della temperatura globale”.
Il Rapporto del WWF mostra che, con programmi efficaci che da un lato tendono a ridurre la domanda energetica e dall'altro promuovono investimenti nel campo dell'energia rinnovabile, la UE potrebbe raggiungere l'obiettivo di produrre energia senza carbone e petrolio già dal 2020.
Come indicazione pratica per tutti i consumatori finali di energia, il WWF Italia chiede al Governo “di approvare normative che rendano obbligatoria la indicazione sulle bollette elettriche del tipo di energia fornita e rendano da subito i singoli cittadini liberi di scegliersi il fornitore e il tipo di energia, come da anni gia avviene in diversi paesi europei”.
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