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Quale futuro per le antenne UMTS?
In un'intervista ad un noto quotidiano nazionale, Daniel Kraus, direttore generale dell'ANIE (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche) ha abbozzato la sua idea per risolvere il problema delle antenne necessarie per l'attuazione dei servizi UMTS, i telefonini di terza generazione.
Si stima infatti che, alle attuali 18mila antenne presenti sul territorio, entro tre anni saranno aggiunte 55mila nuovi impianti radio-base e altre 90mila entro il 2007.
Numeri che, secondo Kraus, avranno difficolta' ad essere realizzati, anche in considerazione dei limiti vigenti nel nostro Paese, restrittivi rispetto a quelli indicati dal Parlamento Europeo.
Il direttore dell'ANIE sottolinea infatti che il Parlamento europeo ha fissato nel 1999 la soglia di 40 Volt/metro per il campo elettrico di ogni porzione di territorio coperta dalle antenne, mentre in Italia tale limite e' fissato in 6 Volt/metro.
Per consentire i servizi UMTS, Kraus propone pertanto la realizzazione di una sola infrastruttura di rete per tutte le 5 aziende che nel nostro Paese hanno ottenuto la licenza UMTS, invece di creare una rete per ogni gestore con tutte le difficolta' di installazione che questo comporta.
''15mila antenne sarebbero sufficienti per fare parlare tutti.''
Un'idea solo abbozzata, ma non isolata.
Gia' espressa dall'UE, era presente anche nell'ordine del giorno della riunione a Stoccolma tra le authority ed i ministri delle telecomunicazioni europei.
Si stima infatti che, alle attuali 18mila antenne presenti sul territorio, entro tre anni saranno aggiunte 55mila nuovi impianti radio-base e altre 90mila entro il 2007.
Numeri che, secondo Kraus, avranno difficolta' ad essere realizzati, anche in considerazione dei limiti vigenti nel nostro Paese, restrittivi rispetto a quelli indicati dal Parlamento Europeo.
Il direttore dell'ANIE sottolinea infatti che il Parlamento europeo ha fissato nel 1999 la soglia di 40 Volt/metro per il campo elettrico di ogni porzione di territorio coperta dalle antenne, mentre in Italia tale limite e' fissato in 6 Volt/metro.
Per consentire i servizi UMTS, Kraus propone pertanto la realizzazione di una sola infrastruttura di rete per tutte le 5 aziende che nel nostro Paese hanno ottenuto la licenza UMTS, invece di creare una rete per ogni gestore con tutte le difficolta' di installazione che questo comporta.
''15mila antenne sarebbero sufficienti per fare parlare tutti.''
Un'idea solo abbozzata, ma non isolata.
Gia' espressa dall'UE, era presente anche nell'ordine del giorno della riunione a Stoccolma tra le authority ed i ministri delle telecomunicazioni europei.
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