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PM10: e' possibile abbattere le emissioni del 50% in 5 anni?
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I filtri antiparticolato applicati ai mezzi pesanti saranno la principale misura antinquinamento sulla quale la Regione Lombardia intende puntare nel programma quinquennale per la qualità dell’aria, che persegue l’ambizioso obiettivo di ridurre del 50% le emissioni di PM10 da qui al 2010.
L’investimento complessivo è di 600 milioni di euro, 200 dei quali sosterranno un programma di incentivi per l'installazione di filtri anti-particolato sui mezzi pesanti, che sarà affiancato alla introduzione di progressivi divieti di circolazione per gli stessi veicoli (a cominciare dagli Euro 0 per proseguire con gli Euro 1 e Euro 2).
L’intervento coinvolgerà circa 300.000 e la regione valuta che, a regime, comporterà un abbattimento delle emissioni totali di polveri tra il 30 e il 35%.
"I filtri anti-particolato - ha commentato il dott. Giovanni De Santi, capo unità dell'Istituto Ambiente del Joint Research Centre di Ispra, Istituto che ha collaborato alla messa a punto del piano e che contribuirà alla sua realizzazione - abbattono le emissioni di oltre il 90%. Si tratta di una soluzione efficace, disponibile e immediatamente applicabile".
Ad oggi i dispositivi già in commercio hanno un costo che varia dai 2.500 euro per i mezzi più piccoli (inferiori alle 2,5 tonnellate) ai 5.000 euro per quelli più grandi.
La Lombardia ritiene che in una seconda fase di attuazione del progetto il provvedimento verrà esteso anche ai furgoni più piccoli.
Quella della regione Lombardia è il primo intervento del genere sul scala così vasta; in Emilia Romagna invece l’utilizzo di filtri antiparticolato viene sperimentato, con risultati positivi, sui trasporti pubblici urbani. [Si veda PuntoSicuro del 9.2.2005].
I filtri antiparticolato applicati ai mezzi pesanti saranno la principale misura antinquinamento sulla quale la Regione Lombardia intende puntare nel programma quinquennale per la qualità dell’aria, che persegue l’ambizioso obiettivo di ridurre del 50% le emissioni di PM10 da qui al 2010.
L’investimento complessivo è di 600 milioni di euro, 200 dei quali sosterranno un programma di incentivi per l'installazione di filtri anti-particolato sui mezzi pesanti, che sarà affiancato alla introduzione di progressivi divieti di circolazione per gli stessi veicoli (a cominciare dagli Euro 0 per proseguire con gli Euro 1 e Euro 2).
L’intervento coinvolgerà circa 300.000 e la regione valuta che, a regime, comporterà un abbattimento delle emissioni totali di polveri tra il 30 e il 35%.
"I filtri anti-particolato - ha commentato il dott. Giovanni De Santi, capo unità dell'Istituto Ambiente del Joint Research Centre di Ispra, Istituto che ha collaborato alla messa a punto del piano e che contribuirà alla sua realizzazione - abbattono le emissioni di oltre il 90%. Si tratta di una soluzione efficace, disponibile e immediatamente applicabile".
Ad oggi i dispositivi già in commercio hanno un costo che varia dai 2.500 euro per i mezzi più piccoli (inferiori alle 2,5 tonnellate) ai 5.000 euro per quelli più grandi.
La Lombardia ritiene che in una seconda fase di attuazione del progetto il provvedimento verrà esteso anche ai furgoni più piccoli.
Quella della regione Lombardia è il primo intervento del genere sul scala così vasta; in Emilia Romagna invece l’utilizzo di filtri antiparticolato viene sperimentato, con risultati positivi, sui trasporti pubblici urbani. [Si veda PuntoSicuro del 9.2.2005].
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