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Nuove soluzioni contro l'elettrosmog
Il fenomeno dell'elettrosmog in continua espansione e, da alcuni studi condotti, strettamente correlato alle leucemie infantili, è l'oggetto principale del piano elaborato dall'assessorato all'ambiente del comune di Bologna.
La recente pianificazione introduce il limite dei 300 metri, come distanza minima da rispettare per l'installazione di tralicci ed elettrodotti in prossimità di case, scuole e strutture sanitarie, situate nel territorio della città. Anche alcuni comuni della provincia già hanno adottato tali prescrizioni, ma l'assessore auspica un coordinamento ed un impegno omogeneo da parte di tutte le amministrazioni comunali.
Altre novità introdotte sono la stipula di un protocollo d'intesa con gli addetti all'installazione e al controllo degli impianti per la telefonia mobile e la stesura di un accordo con Enel per la bonifica delle aree a rischio e per un'adeguata pianificazione delle nuove linee.
L'aspetto più innovativo di questo piano consiste, però, nell'elaborazione di un nuovo dispositivo.
L'Arpa (Agenzia regionale per la prevenzione e l'ambiente) sta mettendo a punto una ''scatola nera'', applicabile ad ogni antenna, che dovrebbe essere in grado di rilevare il campo magnetico dell'area ad essa circostante e fornire un valido contributo nell'attività di monitoraggio.
La recente pianificazione introduce il limite dei 300 metri, come distanza minima da rispettare per l'installazione di tralicci ed elettrodotti in prossimità di case, scuole e strutture sanitarie, situate nel territorio della città. Anche alcuni comuni della provincia già hanno adottato tali prescrizioni, ma l'assessore auspica un coordinamento ed un impegno omogeneo da parte di tutte le amministrazioni comunali.
Altre novità introdotte sono la stipula di un protocollo d'intesa con gli addetti all'installazione e al controllo degli impianti per la telefonia mobile e la stesura di un accordo con Enel per la bonifica delle aree a rischio e per un'adeguata pianificazione delle nuove linee.
L'aspetto più innovativo di questo piano consiste, però, nell'elaborazione di un nuovo dispositivo.
L'Arpa (Agenzia regionale per la prevenzione e l'ambiente) sta mettendo a punto una ''scatola nera'', applicabile ad ogni antenna, che dovrebbe essere in grado di rilevare il campo magnetico dell'area ad essa circostante e fornire un valido contributo nell'attività di monitoraggio.
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