Niente antenne dei telefonini sui campanili

Una nota diffusa dalla CEI (Conferenza episcopale Italiana), a firma del segretario generale, invita i parroci a non accettare le richieste di installazione sui campanili di antenne per telefonia mobile ed, anzi, a procedere alla smobilitazione di eventuali impianti gia' presenti sulle torri campanarie parrocchiali.

Alla base di questo invito vi sono principalmente ragioni di diritto canonico, che vieta ''qualunque cosa sia aliena alla santita' del luogo'' di culto, cioe' della chiesa.
Inoltre il codice civile stabilisce che gli edifici destinati al culto cattolico non possono essere ''sottratti alla loro destinazione, neppure per effetto di alienazione, fino a che la destinazione stessa non sia cessata''.

A tali motivazioni si aggiungono poi ragioni di tipo fiscale, dal momento che il reddito prodotto dall'affitto del campanile potrebbe pregiudicare l'esenzione fiscale della quale godono gli edifici di culto.

Questo quanto indicato sul piano legislativo; tuttavia la nota propone anche motivazioni culturali e di salute; non vi sono certezze scientifiche riguardo ad eventuali effetti dannosi delle antenne, ma e' opportuno tuttavia avere cautele.