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Inquinamento da traffico: si punta sulla ricerca
Nei giorni scorsi a Milano nel corso del convegno internazionale sulle future norme europee per i veicoli passeggeri e i veicoli commerciali leggeri (EURO V), promosso dalla regione Lombardia, nell'ambito del Cop9, è stato firmato un accordo tra l’UE, gli Stati Uniti, il Giappone e la Cina finalizzato alla riduzione dell'inquinamento atmosferico dovuto ai trasporti.
Il memorandum d'intesa è stato sottoscritto tra il CCR (Centro comune di ricerca) dell’UE, che ha sede a Ispra (Italia), l'Environmental Protection Agency's National Vehicle and Fuel Emissions Laboratory (EPA/NVFEL) statunitense, il National Traffic Safety and Environment Laboratory (NTSEL) giapponese e lo State Environment Protection Administration (SEPA) cinese.
La firma del memorandum permetterà una collaborazione tra i laboratori di prova omologati per sviluppare e definire nuove norme in materia di emissioni armonizzate su scala mondiale.
L'accordo consentirà di condurre attività congiunte di ricerca in materia di emissioni e di prove sui veicoli. L'accordo prevede inoltre la costituzione di una piattaforma scientifica comune per la misurazione e l'analisi comparativa dell'inquinamento atmosferico dovuto al traffico. Questa iniziativa comune fornirà un sostegno scientifico nel contesto dei nuovi requisiti internazionali in materia di emissioni del settore dei trasporti e una base per le future norme europee per i veicoli passeggeri e i veicoli commerciali leggeri (EURO V).
All’appuntamento di Milano gli organismi di regolamentazione, i rappresentanti dell'industria e i ricercatori di tutto il mondo hanno discusso dei sistemi di prova e di misura delle emissioni, delle norme in materia di emissioni, degli effetti delle emissioni sulla salute umana nonché dei nuovi carburanti, dei nuovi motori e delle nuove tecnologie di post-trattamento.
"L'inquinamento atmosferico è un problema che riguarda tutti gli abitanti del pianeta. L'uso sempre maggiore delle automobili fa sì che il problema richieda soluzioni innovative che consentano di proteggere la salute umana e l'ambiente e contribuiscano nel contempo a migliorare la competitività dell'industria," afferma Philippe Busquin, commissario europeo per la ricerca. "Dobbiamo fissare norme relative alle emissioni e sorvegliarne l'applicazione, oltre che valutare gli effetti di tali emissioni sulla salute umana e sull'ambiente, sviluppare nuove applicazioni per rendere i motori degli autoveicoli più ecologici ed aiutare l'industria a vincere questa importante sfida. A tal fine occorre intensificare gli sforzi di ricerca e l'accordo raggiunto oggi contribuirà alla realizzazione di questo obiettivo riunendo le principali parti interessate del settore."
Il memorandum d'intesa è stato sottoscritto tra il CCR (Centro comune di ricerca) dell’UE, che ha sede a Ispra (Italia), l'Environmental Protection Agency's National Vehicle and Fuel Emissions Laboratory (EPA/NVFEL) statunitense, il National Traffic Safety and Environment Laboratory (NTSEL) giapponese e lo State Environment Protection Administration (SEPA) cinese.
La firma del memorandum permetterà una collaborazione tra i laboratori di prova omologati per sviluppare e definire nuove norme in materia di emissioni armonizzate su scala mondiale.
L'accordo consentirà di condurre attività congiunte di ricerca in materia di emissioni e di prove sui veicoli. L'accordo prevede inoltre la costituzione di una piattaforma scientifica comune per la misurazione e l'analisi comparativa dell'inquinamento atmosferico dovuto al traffico. Questa iniziativa comune fornirà un sostegno scientifico nel contesto dei nuovi requisiti internazionali in materia di emissioni del settore dei trasporti e una base per le future norme europee per i veicoli passeggeri e i veicoli commerciali leggeri (EURO V).
All’appuntamento di Milano gli organismi di regolamentazione, i rappresentanti dell'industria e i ricercatori di tutto il mondo hanno discusso dei sistemi di prova e di misura delle emissioni, delle norme in materia di emissioni, degli effetti delle emissioni sulla salute umana nonché dei nuovi carburanti, dei nuovi motori e delle nuove tecnologie di post-trattamento.
"L'inquinamento atmosferico è un problema che riguarda tutti gli abitanti del pianeta. L'uso sempre maggiore delle automobili fa sì che il problema richieda soluzioni innovative che consentano di proteggere la salute umana e l'ambiente e contribuiscano nel contempo a migliorare la competitività dell'industria," afferma Philippe Busquin, commissario europeo per la ricerca. "Dobbiamo fissare norme relative alle emissioni e sorvegliarne l'applicazione, oltre che valutare gli effetti di tali emissioni sulla salute umana e sull'ambiente, sviluppare nuove applicazioni per rendere i motori degli autoveicoli più ecologici ed aiutare l'industria a vincere questa importante sfida. A tal fine occorre intensificare gli sforzi di ricerca e l'accordo raggiunto oggi contribuirà alla realizzazione di questo obiettivo riunendo le principali parti interessate del settore."
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