Fanghi contenenti diossina destinati all'agricoltura

Una inchiesta condotta dal Corpo Forestale dello Stato del Veneto ha portato allo scoperta di un illegale smaltimento di fanghi contenenti diossina destinati all'agricoltura.

60mila tonnellate di fanghi industriali contenenti il pericoloso inquinante, derivanti dalla depurazione di acque reflue in un impianto nei pressi di Venezia, invece di essere smaltiti in discarica sarebbero stati utilizzati negli ultimi 3 anni come fertilizzanti nei campi o in attività florovivaistiche.
Con il rischio che la pericolosa sostanza possa contaminare la catena alimentare…

Secondo il Corpo Forestale, i fanghi contaminati sarebbero stati utilizzati, oltre che a Venezia, anche in aree di altre province, precisamente Brescia, Ferrara, Padova, Pordenone, Rovigo.

Commentando l’accaduto il WWF ha sottolineato che questo episodio dimostra “anche come, dopo il traffico dei rifiuti solidi, il nuovo grande affare della criminalità organizzata sia il diffondere sui terreni sistematicamente sostanze tossiche presentandole come fanghi e liquami utili per l'agricoltura facendo scomparire in poche ore le tracce delle conseguenti devastazioni ambientali di tali materie, che, al contrario dei rifiuti solidi, vengono immediatamente assorbiti dal terreno facendo scomparire ogni traccia.”