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Emergenza inquinamento acustico
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L’inquinamento sonoro turba le notti e ha conseguenze sulla salute degli italiani. Il viaggio del Treno Verde di Legambiente ha evidenziato livelli di rumore oltre i limiti di legge con picchi soprattutto durante le ore notturne.
Il viaggio quest’anno ha toccato le città di Palermo, Vibo Valentia, Salerno, Pisa, Brescia, Padova, Ferrara, Roma.
A Roma è stata rilevata la zona più rumorosa, con valori record di 74,7 decibel durante la notte (24db oltre i limite di legge) e 75,6 decibel il giorno (+ 15db) registrati sulla Via Casilina, in una zona di classe 3 in base alla zonizzazione acustica effettuata dal Comune di Roma, sottoposta dunque a limiti di 60 db diurni e 50 db notturni.
A Pisa invece il valore più alto registrato in notturna è stato di 72,7 db, superando il limite di 13 decibel e di 7 db quello diurno con 68,4 db e infine a Palermo sono stati 71,8 i decibel registrati durante il giorno e 67,3 db quelli notturni, superando i limiti rispettivamente di 6 e 11 db.
I risultati del monitoraggio di quest’anno relativamente all’inquinamento acustico hanno confermato le rilevazioni effettuate negli ultimi anni nelle città visitate dal Treno Verde.
Dal 2000 su 48 città e 62 differenti zone poste sotto osservazione dal Treno Verde nessuna è risultata entro i limiti di legge, soprattutto nella fascia notturna. Tra le areee monitorate, la più rumorosa è risultata una via di Napoli: Via Caio Duilio (79,7db notturni).
“Sono valori preoccupanti – afferma Legambiente - , dato che il decibel è un’unità di misura esponenziale, e ad un aumento di 3 db corrisponde una pressione doppia dell’onda sonora sul timpano e che tutti gli studi presi in esame dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università "la Sapienza" di Roma sono concordi nell’affermare che se il frastuono supera i 70 decibel aumenta fortemente la possibilità di riduzione o scomparsa delle fasi di sonno profondo e Rem (sogno) del sonno.”
"Una diretta conferma del disturbo causato dal rumore nelle ore notturne – ha dichiarato Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente - arriva da una ricerca condotta dall’Istituto di Medicina del Lavoro della Asl 1 di Trieste, secondo il quale le farmacie che operano in quartieri dove il livello sonoro notturno è compreso tra i 55 e i 75 db vendono una quantità di sonniferi e tranquillanti doppia o addirittura tripla rispetto alla media. Purtroppo il rumore non colpisce solo il nostro sonno: il mondo scientifico che lavora sull’impatto dell’inquinamento acustico sulle nostre vite ha riscontrato che esposizioni prolungate al rumore possono causare tachicardia, variazione della pressione arteriosa e della capacità respiratoria, gastriti, nausea, alterazioni del campo visivo e della trasmissione degli impulsi nervosi. Possono generare inoltre aggressività, emicrania, capogiri, inappetenza, difficoltà di concentrazione".
L’inquinamento sonoro turba le notti e ha conseguenze sulla salute degli italiani. Il viaggio del Treno Verde di Legambiente ha evidenziato livelli di rumore oltre i limiti di legge con picchi soprattutto durante le ore notturne.
Il viaggio quest’anno ha toccato le città di Palermo, Vibo Valentia, Salerno, Pisa, Brescia, Padova, Ferrara, Roma.
A Roma è stata rilevata la zona più rumorosa, con valori record di 74,7 decibel durante la notte (24db oltre i limite di legge) e 75,6 decibel il giorno (+ 15db) registrati sulla Via Casilina, in una zona di classe 3 in base alla zonizzazione acustica effettuata dal Comune di Roma, sottoposta dunque a limiti di 60 db diurni e 50 db notturni.
A Pisa invece il valore più alto registrato in notturna è stato di 72,7 db, superando il limite di 13 decibel e di 7 db quello diurno con 68,4 db e infine a Palermo sono stati 71,8 i decibel registrati durante il giorno e 67,3 db quelli notturni, superando i limiti rispettivamente di 6 e 11 db.
I risultati del monitoraggio di quest’anno relativamente all’inquinamento acustico hanno confermato le rilevazioni effettuate negli ultimi anni nelle città visitate dal Treno Verde.
Dal 2000 su 48 città e 62 differenti zone poste sotto osservazione dal Treno Verde nessuna è risultata entro i limiti di legge, soprattutto nella fascia notturna. Tra le areee monitorate, la più rumorosa è risultata una via di Napoli: Via Caio Duilio (79,7db notturni).
“Sono valori preoccupanti – afferma Legambiente - , dato che il decibel è un’unità di misura esponenziale, e ad un aumento di 3 db corrisponde una pressione doppia dell’onda sonora sul timpano e che tutti gli studi presi in esame dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università "la Sapienza" di Roma sono concordi nell’affermare che se il frastuono supera i 70 decibel aumenta fortemente la possibilità di riduzione o scomparsa delle fasi di sonno profondo e Rem (sogno) del sonno.”
"Una diretta conferma del disturbo causato dal rumore nelle ore notturne – ha dichiarato Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente - arriva da una ricerca condotta dall’Istituto di Medicina del Lavoro della Asl 1 di Trieste, secondo il quale le farmacie che operano in quartieri dove il livello sonoro notturno è compreso tra i 55 e i 75 db vendono una quantità di sonniferi e tranquillanti doppia o addirittura tripla rispetto alla media. Purtroppo il rumore non colpisce solo il nostro sonno: il mondo scientifico che lavora sull’impatto dell’inquinamento acustico sulle nostre vite ha riscontrato che esposizioni prolungate al rumore possono causare tachicardia, variazione della pressione arteriosa e della capacità respiratoria, gastriti, nausea, alterazioni del campo visivo e della trasmissione degli impulsi nervosi. Possono generare inoltre aggressività, emicrania, capogiri, inappetenza, difficoltà di concentrazione".
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