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Elettrosmog: nuovi limiti nelle Marche
La Giunta della Regionale Marche , su proposta dell’assessore all’Ambiente, ha approvato un nuovo regolamento sulle distanze minime degli impianti di radiocomunicazione dalle strutture pubbliche o da edifici abitati.
Il provvedimento è stato emanato in attuazione della L.R. 25 del 2001 in materia di impianti fissi di radocomunicazione e per la tutela della popolazione.
Nelle aree dove insistono ospedali e scuole o edifici popolati per almeno 4 ore al giorno, il valore limite delle emissioni elettromagnetiche non deve superare i limiti fissati dalla legge regionale, 3 volt metro, nell’ambito dell’intera zona dove il gestore di telefonia mobile installa l’antenna.
Un limite più restrittivo di quello di 6 volt metro fissato dal Governo .
Prima dell’installazione di un nuovo impianto, il proponente deve misurare anticipatamente i valori di fondo complessivi dell’area, cioè non solo quelli relativi alla propria installazione.
Il rilevamento deve essere verificato e garantito dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.
“La normativa si articola poi in provvedimenti di complessa spiegazione: in parole povere - afferma un comunicato della regione - la somma dei valori di fondo esistenti e di quelli aggiungibili con le nuove installazioni deve essere inferiore ai 3 volt metro. Diverso è il caso in cui il valore di fondo sia pari o superiore: l’installazione, la modifica o l’ampliamento non sono ammessi se non in una diversa posizione o area che consenta il rispetto dei valori di campo.”
Il provvedimento è stato emanato in attuazione della L.R. 25 del 2001 in materia di impianti fissi di radocomunicazione e per la tutela della popolazione.
Nelle aree dove insistono ospedali e scuole o edifici popolati per almeno 4 ore al giorno, il valore limite delle emissioni elettromagnetiche non deve superare i limiti fissati dalla legge regionale, 3 volt metro, nell’ambito dell’intera zona dove il gestore di telefonia mobile installa l’antenna.
Un limite più restrittivo di quello di 6 volt metro fissato dal Governo .
Prima dell’installazione di un nuovo impianto, il proponente deve misurare anticipatamente i valori di fondo complessivi dell’area, cioè non solo quelli relativi alla propria installazione.
Il rilevamento deve essere verificato e garantito dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.
“La normativa si articola poi in provvedimenti di complessa spiegazione: in parole povere - afferma un comunicato della regione - la somma dei valori di fondo esistenti e di quelli aggiungibili con le nuove installazioni deve essere inferiore ai 3 volt metro. Diverso è il caso in cui il valore di fondo sia pari o superiore: l’installazione, la modifica o l’ampliamento non sono ammessi se non in una diversa posizione o area che consenta il rispetto dei valori di campo.”
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