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Elettrosmog: la mappa degli impianti fuorilegge
Sono stati resi noti dal ministero dell'Ambiente i dati provvisori, regione per regione, riguardanti le aree nelle quali sono stati riscontrati livelli fuorilegge di inquinamento elettromagnetico, causato dalla concentrazione di ripetitori radio-Tv e di stazioni radio base per telefonia mobile.
Le rilevazioni, circa 1600, sono state effettuate dall'Anpa (Agenzia nazionale per l'ambiente) e dall'Ispel (Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro).
Nell'elenco sono stati riportati tutti i luoghi nei quali e' stato rilevato il superamento dei limiti stabiliti dal decreto ministeriale 381/98, precisamente 6 volt per metro nelle aree abitate e 20 volt per metro in tutte le altre.
Le zone a rischio sono complessivamente 151; in testa alla classifica delle ''antenne fuorilegge'' troviamo il Lazio (25 aree), seguito da Piemonte (22), Emilia Romagna (21), Liguria (14), Toscana (11) e Veneto (10).
Buona invece la situazione della Lombardia (1 sito a rischio), del Trentino (1) e della Valle d'Aosta (1). La Sardegna risulta essere l'unica regione nella quale non sono state rilevate aree a rischio elettrosmog. I dati riguardanti l'Umbria non sono invece pervenuti.
Le associazioni ambientaliste si dicono parzialmente soddisfatte del monitoraggio; alcuni enti locali non avrebbero infatti censito con la dovuta cura le fonti di elettrosmog.
Le rilevazioni, circa 1600, sono state effettuate dall'Anpa (Agenzia nazionale per l'ambiente) e dall'Ispel (Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro).
Nell'elenco sono stati riportati tutti i luoghi nei quali e' stato rilevato il superamento dei limiti stabiliti dal decreto ministeriale 381/98, precisamente 6 volt per metro nelle aree abitate e 20 volt per metro in tutte le altre.
Le zone a rischio sono complessivamente 151; in testa alla classifica delle ''antenne fuorilegge'' troviamo il Lazio (25 aree), seguito da Piemonte (22), Emilia Romagna (21), Liguria (14), Toscana (11) e Veneto (10).
Buona invece la situazione della Lombardia (1 sito a rischio), del Trentino (1) e della Valle d'Aosta (1). La Sardegna risulta essere l'unica regione nella quale non sono state rilevate aree a rischio elettrosmog. I dati riguardanti l'Umbria non sono invece pervenuti.
Le associazioni ambientaliste si dicono parzialmente soddisfatte del monitoraggio; alcuni enti locali non avrebbero infatti censito con la dovuta cura le fonti di elettrosmog.
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