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Ecco i piani dell'ANAS per aumentare la sicurezza sulle strade italiane
Il piano sicurezza dell’Anas, elaborato riferendosi anche a dati dell'Unione Europea, è stato inviato nei giorni scorsi al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Pietro Lunardi. Il piano dell’Anas punta a ridurre gli incidenti (tra il 7% ed il 10% del totale) attribuibili a carenze delle infrastrutture.
I soldi necessari raggiungono i 2,65 miliardi di euro. Gli interventi riguardano soprattutto i tratti più a rischio: quel 15% del territorio italiano dove avviene il 35% degli incidenti, con il 45% dei morti e il 30% dei feriti.
Gli interventi programmati dall’ANAS sono stati divisi in dieci categorie.
Una parte consistente degli stanziamenti è destinata all’eliminazione di dossi, curve pericolose e strettoie, per un costo complessivo di circa un miliardo di euro.
Seguono gli interventi per l’adeguamento dei guard rail e l’allargamento di bivi ed immissioni. L’importanza di questi ultimi intervento deriva dalla constatazione che nelle ‘’intersezioni’’ si verifica il 51% degli incidenti.
L’ANAS ha in programma inoltre interventi per migliorare la segnaletica e l’illuminazione (nelle ore notturne infatti il rischio di incidenti raddoppia), per eliminare passaggi a livello pericolosi (sostituendoli con ponti o sottopassaggi) e per aumentare i tratti con asfalto drenante, in grado di assorbire l’acqua.
A beneficiare del maggior numero di interventi (114) sarà la Sicilia. Gli stanziamenti più cospicui saranno però destinati a Basilicata (oltre 440 milioni), Campania (329 milioni) e Toscana (321 milioni).
In tema di sicurezza stradale, il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Lunardi, nei giorni scorsi ha illustrato i provvedimenti che il Governo si appresta a varare ad ulteriore sostegno della sicurezza stradale: ovvero la patente a punti, quella per i ciclomotori e i quadricicli, insieme all'estensione dell'obbligo dei fari accesi (giugno 2003), interventi di formazione sulla sicurezza stradale nelle scuole e per tutte le famiglie attraverso la televisione.
I soldi necessari raggiungono i 2,65 miliardi di euro. Gli interventi riguardano soprattutto i tratti più a rischio: quel 15% del territorio italiano dove avviene il 35% degli incidenti, con il 45% dei morti e il 30% dei feriti.
Gli interventi programmati dall’ANAS sono stati divisi in dieci categorie.
Una parte consistente degli stanziamenti è destinata all’eliminazione di dossi, curve pericolose e strettoie, per un costo complessivo di circa un miliardo di euro.
Seguono gli interventi per l’adeguamento dei guard rail e l’allargamento di bivi ed immissioni. L’importanza di questi ultimi intervento deriva dalla constatazione che nelle ‘’intersezioni’’ si verifica il 51% degli incidenti.
L’ANAS ha in programma inoltre interventi per migliorare la segnaletica e l’illuminazione (nelle ore notturne infatti il rischio di incidenti raddoppia), per eliminare passaggi a livello pericolosi (sostituendoli con ponti o sottopassaggi) e per aumentare i tratti con asfalto drenante, in grado di assorbire l’acqua.
A beneficiare del maggior numero di interventi (114) sarà la Sicilia. Gli stanziamenti più cospicui saranno però destinati a Basilicata (oltre 440 milioni), Campania (329 milioni) e Toscana (321 milioni).
In tema di sicurezza stradale, il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Lunardi, nei giorni scorsi ha illustrato i provvedimenti che il Governo si appresta a varare ad ulteriore sostegno della sicurezza stradale: ovvero la patente a punti, quella per i ciclomotori e i quadricicli, insieme all'estensione dell'obbligo dei fari accesi (giugno 2003), interventi di formazione sulla sicurezza stradale nelle scuole e per tutte le famiglie attraverso la televisione.
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