Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Continua l’operazione “Estate Sicura” dei NAS: controllati gli stabilimenti balneari.
Diamo ancora un triste aggiornamento sugli esiti dei controlli del Nucleo Antisofisticazione dei Carabinieri che dall’inizio dell’estate sta svolgendo un ottimo lavoro a tutela dei cittadini consumatori e dei turisti stranieri che vengono a trascorrere un periodo di meritato riposo sulle nostre coste.
Abbiamo già dato conto dell'operazione su PuntoSicuro: nei numeri
803 del 24/06/2003, 804 del 25/06/2003, 812 del 07/07/2003.
Triste aggiornamento perché i dati che emergono dai controlli fanno percepire una attenzione decisamente scarsa alle norme di sicurezza e igiene, che sono alla base di una normale attività commerciale nel settore alimentare, da parte dei ristoratori del nostro paese.
Su 837 controlli effettuati, sono state accertate 443 infrazioni (tra penali e amministrative) e denunciate 258 persone. In cima alla classifica delle regioni più multate c’è il Lazio, dove sono state riscontrate 36 irregolarità su 64 controlli effettuati. Poco meglio in Campania: i militari dell’Arma hanno contestato 14 infrazioni su 26 verifiche. Seguono la Basilicata (11 irregolarità su 21) e la Liguria (41 irregolarità su 105 ispezioni). Disco Verde invece alla Sardegna, in cui i Nas hanno riscontrato solo 6 violazioni su 49 ispezioni, e all’Emilia Romagna (solo 3 contestazioni ai gestori su 46 strutture passate al setaccio).
Le infrazioni più frequenti sono relative alla conservazione del cibo e all’igiene nelle cucine, in cui spesso gli alimenti non vengono protetti da mosche e insetti. Le sanzioni elevate sono soprattutto amministrative, con multe dai 1.500 euro in su. Denunce penali sono invece scattate per chi ha dichiarato una qualità o provenienza del cibo diversa da quella reale.
Nella provincia di Cosenza, 300 ombrelloni e sdraio erano stati sistemati abusivamente su una spiaggia demaniale.
Abbiamo già dato conto dell'operazione su PuntoSicuro: nei numeri
803 del 24/06/2003, 804 del 25/06/2003, 812 del 07/07/2003.
Triste aggiornamento perché i dati che emergono dai controlli fanno percepire una attenzione decisamente scarsa alle norme di sicurezza e igiene, che sono alla base di una normale attività commerciale nel settore alimentare, da parte dei ristoratori del nostro paese.
Su 837 controlli effettuati, sono state accertate 443 infrazioni (tra penali e amministrative) e denunciate 258 persone. In cima alla classifica delle regioni più multate c’è il Lazio, dove sono state riscontrate 36 irregolarità su 64 controlli effettuati. Poco meglio in Campania: i militari dell’Arma hanno contestato 14 infrazioni su 26 verifiche. Seguono la Basilicata (11 irregolarità su 21) e la Liguria (41 irregolarità su 105 ispezioni). Disco Verde invece alla Sardegna, in cui i Nas hanno riscontrato solo 6 violazioni su 49 ispezioni, e all’Emilia Romagna (solo 3 contestazioni ai gestori su 46 strutture passate al setaccio).
Le infrazioni più frequenti sono relative alla conservazione del cibo e all’igiene nelle cucine, in cui spesso gli alimenti non vengono protetti da mosche e insetti. Le sanzioni elevate sono soprattutto amministrative, con multe dai 1.500 euro in su. Denunce penali sono invece scattate per chi ha dichiarato una qualità o provenienza del cibo diversa da quella reale.
Nella provincia di Cosenza, 300 ombrelloni e sdraio erano stati sistemati abusivamente su una spiaggia demaniale.
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.