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Censimento elettrosmog: scuole a rischio
La votazione sulla legge quadro, che detta i principi per la salute della popolazione e la tutela dell'ambiente esposto a campi elettrici e magnetici, e' giunta alla fase conclusiva e intanto il Ministero dell'ambiente rende noti i primi dati relativi al censimento sulle aree a rischio elettrosmog.
E' di questi giorni, infatti, la presentazione della mappa ufficiale dei siti a rischio da parte del sottosegretario all'Ambiente Valerio Calzolaio, il quale ha sottolineato che sono gia' stati rilevati 464 casi relativi a scuole, asili e parchi da gioco situati in prossimita' di linee elettriche ad alta o altissima tensione.
Il dato, che vede in primo piano soprattutto le regioni Veneto e Piemonte, e' abbastanza preoccupante, poiche' si riferisce soltanto a 2473 degli 8102 Comuni ai quali sono stati inviati i questionari per il censimento.
Si pensa, quindi, che ad indagine completata, il numero complessivo tocchera' le 2000 unita'. I criteri secondo cui sono state rilevate le situazioni a rischio, da parte delle agenzie regionali per l'Ambiente, si rifanno alla normativa attualmente in vigore, in base alla quale il limite massimo di campo accettabile in luoghi frequentati da bambini e' di 0,2 microtesla.
Sono, invece, 160 i siti esposti a radiazioni ad alta frequenza per la vicinanza di ripetitori tv e ripetitori per la telefonia cellulare.
In attesa di conferme ufficiali sul nesso tra elettrosmog ed incremento di leucemie infantili, l'Oms ha deciso di adottare il principio di precauzione, suggerendo la schermatura o la rimozione delle linee elettriche fuori norma.
Grazie al decreto approvato la scorsa settimana dal consiglio dei ministri, in particolare, le regioni potranno obbligare al pagamento di multe da 50 a 300 milioni e imporre il risanamento.
E' di questi giorni, infatti, la presentazione della mappa ufficiale dei siti a rischio da parte del sottosegretario all'Ambiente Valerio Calzolaio, il quale ha sottolineato che sono gia' stati rilevati 464 casi relativi a scuole, asili e parchi da gioco situati in prossimita' di linee elettriche ad alta o altissima tensione.
Il dato, che vede in primo piano soprattutto le regioni Veneto e Piemonte, e' abbastanza preoccupante, poiche' si riferisce soltanto a 2473 degli 8102 Comuni ai quali sono stati inviati i questionari per il censimento.
Si pensa, quindi, che ad indagine completata, il numero complessivo tocchera' le 2000 unita'. I criteri secondo cui sono state rilevate le situazioni a rischio, da parte delle agenzie regionali per l'Ambiente, si rifanno alla normativa attualmente in vigore, in base alla quale il limite massimo di campo accettabile in luoghi frequentati da bambini e' di 0,2 microtesla.
Sono, invece, 160 i siti esposti a radiazioni ad alta frequenza per la vicinanza di ripetitori tv e ripetitori per la telefonia cellulare.
In attesa di conferme ufficiali sul nesso tra elettrosmog ed incremento di leucemie infantili, l'Oms ha deciso di adottare il principio di precauzione, suggerendo la schermatura o la rimozione delle linee elettriche fuori norma.
Grazie al decreto approvato la scorsa settimana dal consiglio dei ministri, in particolare, le regioni potranno obbligare al pagamento di multe da 50 a 300 milioni e imporre il risanamento.
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