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Batterie da...ricuperare
La Commissione europea ha adottato nei giorni scorsi una proposta di nuova direttiva che imporrà la raccolta e il riciclo di tutte le pile messe sul mercato dell’UE.
Questa direttiva mira a evitare l’incenerimento o la messa in discarica delle pile e a recuperare i diversi metalli che contengono.
Proprio per la presenza di questi metalli, le batterie a fine ciclo rappresentano un problema ecologico quando vengono smaltite tramite inceneritori o in discarica.
Un problema non trascurabile se si considera che ogni anno sono messe sul mercato europeo 800.000 tonnellate di batterie di automobili, 190.000 tonnellate di accumulatori industriali e 160.000 tonnellate di pile portatili.
La proposta persegue un duplice obiettivo.
In primo luogo mira a instaurare un sistema a circuito chiuso per tutte le pile al fine di evitare l’incenerimento o la messa in discarica quando arrivano a fine vita.
In tale sistema tutte le pile devono essere raccolte e riciclate e i metalli che contengono saranno reintrodotti nel ciclo economico.
In secondo luogo la proposta definisce le regole minime concernenti lo sfruttamento dei sistemi nazionali di raccolta e di riciclaggio al fine di assicurare il buon funzionamento del mercato interno e di garantire condizioni eque a tutti gli attori che intervengono nel ciclo di vita delle pile.
Anche i consumatori dovranno contribuire al corretto smaltimento di questi rifiuti, portando le pile nei punti di raccolta dedicati.
Questa direttiva mira a evitare l’incenerimento o la messa in discarica delle pile e a recuperare i diversi metalli che contengono.
Proprio per la presenza di questi metalli, le batterie a fine ciclo rappresentano un problema ecologico quando vengono smaltite tramite inceneritori o in discarica.
Un problema non trascurabile se si considera che ogni anno sono messe sul mercato europeo 800.000 tonnellate di batterie di automobili, 190.000 tonnellate di accumulatori industriali e 160.000 tonnellate di pile portatili.
La proposta persegue un duplice obiettivo.
In primo luogo mira a instaurare un sistema a circuito chiuso per tutte le pile al fine di evitare l’incenerimento o la messa in discarica quando arrivano a fine vita.
In tale sistema tutte le pile devono essere raccolte e riciclate e i metalli che contengono saranno reintrodotti nel ciclo economico.
In secondo luogo la proposta definisce le regole minime concernenti lo sfruttamento dei sistemi nazionali di raccolta e di riciclaggio al fine di assicurare il buon funzionamento del mercato interno e di garantire condizioni eque a tutti gli attori che intervengono nel ciclo di vita delle pile.
Anche i consumatori dovranno contribuire al corretto smaltimento di questi rifiuti, portando le pile nei punti di raccolta dedicati.
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