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Amianto nei balconi: si ammala una inquilina
L'amianto colpisce non solo nel mondo del lavoro: una donna di 37 anni, abitante al quartiere Falchera di Torino, si è ammalata di mesotelioma pleurico a causa del rivestimento inferiore in amianto dei balconi sotto i quali è passata per 25 anni.
Il sistema di coibentazione dei soffitti con materiali a base di amianto per ridurre il freddo era infatti molto diffuso negli anni passati, quando non si conoscevano ancora i rischi connessi all'utlizzo di questo materiale.
Alla scoperta sono giunti gli ispettori dell'Osservatorio sui tumori professionali, voluto dal procuratore aggiunto di Torino Raffaele Guariniello, ente che raccoglie i dati sui morti e sulle malattie dovute all'amianto.
Si dovrà ora stabilire esattamente le correlazioni tra i fatti ed accertare come sia stato possibile che la donna inalasse le particelle di amianto che l'hanno portata a contrarre la malattia.
A rispondere dell'accaduto, infatti, potrebbe essere il proprietario dello stabile, l'Atc di Torino, nel caso non avesse eseguito una corretta manutenzione e tutti gli interventi correttivi necessari ad evitare la contaminazione.
Secondo il presidente dell'Atc, Giorgio Ardito, da tempo è in corso l'opera di bonifica al quartiere Falchera, opera che verrà verificata il 9 marzo con un sopralluogo da parte degli ispettori.
Il sistema di coibentazione dei soffitti con materiali a base di amianto per ridurre il freddo era infatti molto diffuso negli anni passati, quando non si conoscevano ancora i rischi connessi all'utlizzo di questo materiale.
Alla scoperta sono giunti gli ispettori dell'Osservatorio sui tumori professionali, voluto dal procuratore aggiunto di Torino Raffaele Guariniello, ente che raccoglie i dati sui morti e sulle malattie dovute all'amianto.
Si dovrà ora stabilire esattamente le correlazioni tra i fatti ed accertare come sia stato possibile che la donna inalasse le particelle di amianto che l'hanno portata a contrarre la malattia.
A rispondere dell'accaduto, infatti, potrebbe essere il proprietario dello stabile, l'Atc di Torino, nel caso non avesse eseguito una corretta manutenzione e tutti gli interventi correttivi necessari ad evitare la contaminazione.
Secondo il presidente dell'Atc, Giorgio Ardito, da tempo è in corso l'opera di bonifica al quartiere Falchera, opera che verrà verificata il 9 marzo con un sopralluogo da parte degli ispettori.
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