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"Statistica incidenti da gas"

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Ambiente

12/06/2003

Qual è l’andamento degli incidenti da gas? Quali le cause?

Nel numero di giugno di U&C, periodico dell’UNI, sono state illustrate finalità e risultati della “Statistica incidenti da gas”, redatta dal Comitato Italiano Gas (CIG) - Ente federato all'UNI.

La prima Statistica è stata realizzata nel 1987 e nel 2001 ha ottenuto un riconoscimento giuridico, in quanto con la Deliberazione n. 236/00 l’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG) obbliga le aziende distributrici del gas ad informare il CIG su eventuali incidenti che le coinvolgano o di quelli di cui vengano comunque a conoscenza.

L’andamento degli incidenti dal 1992 al 2001 mostra un sostanziale calo degli eventi, si è infatti passati da un totale di 271 incidenti nel 1992 (50 dei quali mortali), ai 138 incidenti del 2000 (22 mortali). Nel 2001 si è registrato, rispetto all'anno precedente, un calo degli incidenti (132), ma un aumento dei casi mortali (27).

Il CIG individua i fattori di accadimento più ricorrenti nei quattro seguenti:
-inefficienza delle canne fumarie;
-ventilazione dei locali non idonea;
-stato di manutenzione degli apparecchi precario o non conforme alla vigente legislazione e/o normativa;
-insufficiente cubatura o non idoneità dei locali dove sono installati gli apparecchi utilizzatori.

Tra le regole da rispettare per evitare gli incidenti, il CIG ricorda che bisogna far provvedere alla verifica annuale (manutenzione) della caldaia.

Occorre prestare altrettanta attenzione "agli apparecchi di riscaldamento non raccordati a condotto di evacuazione dei prodotti della combustione quali, ad esempio, stufe e scaldabagni, provvedendo, anche se la legge non lo obbliga, a far eseguire pure su questi apparecchi e sull'efficienza del loro scarico una verifica annuale.
Nel caso in cui siano presenti nella stessa abitazione apparecchi a gas e camini alimentati a legna, è indispensabile fare eseguire un controllo che accerti la corretta evacuazione dei prodotti della combustione della caldaia, anche con il camino in funzione. La forte aspirazione della canna fumaria del camino, infatti, può impedire ai prodotti della combustione della caldaia di essere correttamente evacuati. In questi casi è consigliabile l'installazione di apparecchi a gas stagni rispetto all'ambiente (Tipo C)(3)."

Inoltre va posta attenzione all'aerazione dei locali per evitare la saturazione degli ambienti.
Per quanto riguarda le canne fumarie, è necessario fare i controlli alle scadenze previste e gli eventuali necessari adeguamenti non sono in alcun modo procrastinabili.

Il CGI raccomanda inoltre di fare attenzione ad eventuali sintomi, come mal di testa o nausea, specie se ricorrenti o connessi ad una prolungata permanenza nell'abitazione. "Talvolta, infatti, questi malesseri possono dipendere dalla presenza dei prodotti della combustione all'interno degli ambienti."

Per limitare i rischi di fughe di gas negli ambienti domestici, è consigliabile installare piani di cottura dotati all'origine di dispositivi di sicurezza per la rilevazione di fiamma su singoli fuochi (termocoppie), ed eseguire un controllo periodico sullo stato di conservazione del tubo che collega l’apparecchio all'impianto.
Nel caso dei tubi di gomma, in ogni caso il tubo va sostituito entro la data di scadenza che è impressa su ogni tubo."

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