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"Schedato" chi vola oltreoceano
Meno privacy per chi vola oltreoceano?
Da oggi negli Usa entra in vigore l’Aviation and Transportation Security Act, una serie di misure antiterrorismo per i voli aerei. Disposizioni che prevedono una sorta di “schedatura” di coloro che volano da, per o attraverso gli Usa.
Le compagnie aeree devono trasmettere all’agenzia per l’immigrazione americana tutti i dati disponibili sui passeggeri. Le tipologie di dati comprendono informazioni “sensibili”, quale la fede religiosa, ma anche la professione, i numeri di carta di credito, le preferenze alimentari, o gli spostamenti aerei effettuati.
Questi dati potranno essere utilizzati da CIA e FBI.
Nelle scorse settimane la Commissione europea e USA hanno raggiunto una intesa di massima sull’accesso ai dati dei cittadini europei che volano negli USA; prossimamente dovrà essere presentato un progetto di decisione per rendere giuridicamente vincolante l’accordo.
L’accodo prevede ad esempio che l’accesso ai dati sia consentito solo per i voli transoceanici e che i dati siano protetti dalla legislazione USA,
Il Garante italiano della privacy Stefano Rodotà ritiene che questa “schedatura” sia in contrasto con la normativa europea sulla privacy.
A nome dei Garanti europei, ha chiesto al presidente della Commissione e al presidente di turno dell’UE che per i cittadini europei slitti l’applicazione delle misure americane sul controllo dei passeggeri.
Da oggi negli Usa entra in vigore l’Aviation and Transportation Security Act, una serie di misure antiterrorismo per i voli aerei. Disposizioni che prevedono una sorta di “schedatura” di coloro che volano da, per o attraverso gli Usa.
Le compagnie aeree devono trasmettere all’agenzia per l’immigrazione americana tutti i dati disponibili sui passeggeri. Le tipologie di dati comprendono informazioni “sensibili”, quale la fede religiosa, ma anche la professione, i numeri di carta di credito, le preferenze alimentari, o gli spostamenti aerei effettuati.
Questi dati potranno essere utilizzati da CIA e FBI.
Nelle scorse settimane la Commissione europea e USA hanno raggiunto una intesa di massima sull’accesso ai dati dei cittadini europei che volano negli USA; prossimamente dovrà essere presentato un progetto di decisione per rendere giuridicamente vincolante l’accordo.
L’accodo prevede ad esempio che l’accesso ai dati sia consentito solo per i voli transoceanici e che i dati siano protetti dalla legislazione USA,
Il Garante italiano della privacy Stefano Rodotà ritiene che questa “schedatura” sia in contrasto con la normativa europea sulla privacy.
A nome dei Garanti europei, ha chiesto al presidente della Commissione e al presidente di turno dell’UE che per i cittadini europei slitti l’applicazione delle misure americane sul controllo dei passeggeri.
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