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“Mare pulito 2004”

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Ambiente

23/07/2004

Il ministero dell’Ambiente traccia il bilancio dei primi 70 giorni della campagna di controlli. Aree marine protette: un controllo su 4 rileva irregolarità.

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Sono trascorsi 70 giorni dall’inizio del monitoraggio annuale “Mare pulito”, condotto dai Carabinieri per la tutela dell'Ambiente su coste, fiumi, isole, aree marine protette. In particolare sono controllate le fonti di maggiore inquinamento come i depuratori, gli scarichi industriali, le discariche, gli scarichi idrici. Sotto la lente stabilimenti balneari, campeggi, ristoranti, discoteche.

Se è positivo il dato relativo alla costante diminuzione delle irregolarità rilevate, altrettanto non si può dire in merito al confronto tra il dato complessivo delle irregolarità rilevate e quello relativo alle aree protette.
Dal 15 maggio sono state riscontrate infrazioni nel 21% dei controlli effettuati (contro il 22,7% del 2003, il 25% del 2002 e addirittura il 48% del 2001); nelle aree marine protette i controlli hanno messo in luce invece un livello di illegalità pari al 26,1% (98 irregolarità su 376 controlli). Il numero maggiore di infrazioni nelle aree marine ha riguardato la normativa sui rifiuti (D.Lgs 22/97), il deturpamento o la distruzione di bellezze naturali (Art 674-734 Codice penale), le norme sulle acque (D.Lgs 152/99).

Per il monitoraggio “Mare pulito 2004”, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio ha annunciato l’utilizzo di una nuova "Sala Controllo" per poter vedere sugli schermi, in diretta, le situazioni di crisi ambientale attraverso un sistema di trasmissione di immagini a distanza. Le immagini, provenienti da postazioni fisse o da mezzi speciali appositamente allestiti, sono ricevute ed analizzate nella Sala Controllo. Il sistema è basato su una rete di ponti radio digitali che sfrutta immagini in modalità diurno/notturna e termica (in grado di visualizzare immagini anche in assenza totale di luce, sfruttando il calore prodotto dai corpi). Le immagini sono visibili dalla Sala Controllo del Ministero e dalla Sala Situazione del Comando dei carabinieri per la Tutela dell'Ambiente. Le prime aree ad essere "inquadrate" saranno le aree naturali protette, seguite dai siti da bonificare. Il sistema dovrà poi interessare tutte le aree sensibili italiane.
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