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Prevenzione dei rischi alcol correlati nei luoghi di lavoro

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Alcol e droghe

19/01/2007

A febbraio il convegno conclusivo del progetto nazionale “Alcol e Lavoro”. Il percorso formativo. Disponibile on line un opuscolo. Programma e scheda di iscrizione.

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La sicurezza e la salute sul lavoro, in relazione ai consumo di bevande alcoliche, non è un problema riferibile esclusivamente a coloro che presentano alcoldipendenza, ma coinvolge tutti i lavoratori, non esclusi coloro che ricoprono ruoli di programmazione e gestione.

L’alcol rappresenta un importante fattore di rischio, sia generico che specifico. L’Organizzazione Internazionale per il Lavoro (ILO) afferma che il 10-12% di tutti i lavoratori con età maggiore di 16 anni ha problemi legati all’abuso o alla dipendenza da alcol.
Una recente ricerca dell’Associazione Dirigenti Risorse Umane (GIDP-HRD) stima che il 45% dei manager presenta un abuso occasionale o continuativo di alcol.
Per quanto riguarda il rischio di incidenti stradali a seguito dell’assunzione di alcolici, questa tipologia di incidente rappresenta più dell’11% dei circa 940.000 infortuni sul lavoro all’anno in Italia. Questi possono essere legati sia al percorso casalavoro (infortunio “in itinere”), che a spostamenti nell’ambito dell’orario di lavoro.

Sul tema dei rischi alcolcorrelati, si svolgerà a Firenze nei giorni 1 e 2 febbraio il convegno nazionale “Alcol e Lavoro: dalle esperienze regionali al progetto nazionale - i risultati”, fase conclusiva di un programma nazionale svolto a partire dal 2001.

Il “Programma di sensibilizzazione, informazione e consulenza finalizzato alla prevenzione dell’uso inadeguato di alcol, diretto al personale dipendente di aziende” è stato promosso dal Ministero della Salute e gestito, in qualità di Regione capofila, dalla Regione Toscana.
13 le regioni che vi hanno partecipato: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Molise, Calabria, Sicilia, Provincia Autonoma di Trento.

Il convegno è rivolto agli operatori dei servizi per le dipendenze, ai medici del lavoro e competenti, ai sindacati, datori di lavoro e lavoratori. Mira a fare il punto sullo stato dell’arte del progetto e a formulare modelli e linee guida rispetto alla prevenzione promozione della salute nei luoghi di lavoro in riferimento ai rischi correlati al consumo di bevande alcoliche ed è parte integrante del progetto “Alcol e lavoro.” 

Nel corso del convegno saranno presentati i dati epidemiologici rilevati tramite i questionari distribuiti ai lavoratori di aziende selezionate, relativi alla conoscenza dei rischi alcolcorrelati nei luoghi di lavoro.
Le aziende coinvolte appartengono a diversi settori produttivi e sono situate nelle regioni che hanno aderito al progetto.

La seconda parte del convegno sarà invece dedicata agli aspetti legislativi e agli aspetti formativi sviluppati nel progetto.

“La finalità generale del progetto, che ha avuto inizio nel 2001 ed è il primo a carattere nazionale, - spiega Oreste Bazzani del Centro Alcologico Regionale Regione Toscana - è quella di creare un modello d'intervento per la prevenzione dei rischi alcolcorrelati nei luoghi di lavoro che sia riproducibile a da cui scaturiscano linee guida utilizzabili da i servizi, pubblici e privati, per implementare progetti analoghi, secondo un percorso di attenzione alla sicurezza e alla salute dei lavoratori stessi.
Prevede inoltre la sperimentazione di specifici interventi mirati a una individuazione precoce e al conseguente trattamento del personale delle aziende che presenta abitudini alcologiche a rischio.”

Il progetto ha sviluppato infatti un modello formativo, sperimentato sul territorio nazionale in alcune ASL delle regioni che hanno aderito al progetto.

Il modello formativo è illustrato in un manuale che si sviluppa in quattro ambiti formativi.
Un primo materiale formativo si rivolge a medici competenti, medici del lavoro, RLS, Rspp, datori di lavoro e presenta una introduzione all’alcologia nei luoghi di lavoro.
Il secondo intervento formativo riguarda la formazione dei medici competenti per l’individuazione precoce dei lavoratori con problemi alcol correlati.
Il terzo ambito formativo è invece attuato nelle aziende, con la formazione delle figure che portano avanti interventi di sensibilizzazione dei lavoratori sulla prevenzione dei rischi connessi all’uso di bevande alcoliche nei luoghi di lavoro.
Il modello formativo sviluppato inoltre fornisce materiale informativo destinato ai lavoratori.

L’intero manuale sarà disponibile on line sul nostro sito dopo il convegno.
Nel frattempo sul tema segnaliamo un recente opuscolo.

La partecipazione al convegno è gratuita, previa iscrizione.
Il programma del convegno.

 

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