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Piccole e medie imprese a rischio infortuni
Rischio infortuni più elevato nelle aziende di piccole dimensioni.
Il dato emerge dal "Rapporto Annuale INAIL 2002", presentato lunedì a Roma. (Si vada PuntoSicuro n.813).
Il rischio nelle aziende al di sotto di quindici addetti è, per i dipendenti, più che doppio rispetto a quello espresso dalle grandi aziende (al di sopra dei 250 addetti).
Ragione di questo divario è attribuita dall’Inail principalmente al fatto che "le piccole imprese si addensano soprattutto nei settori di attività a maggior rischio. Inoltre le grandi imprese, attraverso meccanismi diversi, esportano i rischi più consistenti nel campo delle piccole imprese."
Un dato significativo quello relativo alle PMI, in quanto l’Italia è uno dei Paesi UE in cui la dimensione aziendale media è più bassa; la quasi totalità delle imprese è al di sotto della dimensione di 150 addetti ed oltre la metà degli assicurati contro i danni da lavoro opera in imprese che non superano i 30 addetti.
Al livello europeo le PMI danno lavoro a più del 65% della manodopera dell’UE.
Facendo riferimento a due degli attuali quattro settori tariffari INAIL (Industria, Artigianato, Terziario e Altre Attività) cioè Industria e Artigianato, si rileva che le denunce di infortunio provenienti dall’industria hanno rappresentato nel 2001 il 46% del totale mentre nel 2002 la percentuale si è ridotta al 42%. Per l’artigianato il dato è stato pari al 21,3% nel 2001 e al 21,8% nel 2002. I dati relativi ai soli infortuni mortali hanno segnato, rispettivamente nei due anni presi in considerazione, il 44,12% e 42,00% nell’industria e il 31,69% e 32,78% nell’artigianato.
"La realtà di un alto numero di infortuni nelle piccole e piccolissime imprese – commenta il Commissario Straordinario Mungari – ha indotto l’INAIL a privilegiare questo settore nel concedere finanziamenti sia per la formazione dei lavoratori sia per la sicurezza degli ambienti e degli impianti.”
A livello europeo l’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro ha promosso un programma di finanziamento di 4 milioni di euro inteso ad incoraggiare il miglioramento della sicurezza e della salute nelle piccole e medie imprese in Europa. (Si veda PuntoSicuro n.756).
Il dato emerge dal "Rapporto Annuale INAIL 2002", presentato lunedì a Roma. (Si vada PuntoSicuro n.813).
Il rischio nelle aziende al di sotto di quindici addetti è, per i dipendenti, più che doppio rispetto a quello espresso dalle grandi aziende (al di sopra dei 250 addetti).
Ragione di questo divario è attribuita dall’Inail principalmente al fatto che "le piccole imprese si addensano soprattutto nei settori di attività a maggior rischio. Inoltre le grandi imprese, attraverso meccanismi diversi, esportano i rischi più consistenti nel campo delle piccole imprese."
Un dato significativo quello relativo alle PMI, in quanto l’Italia è uno dei Paesi UE in cui la dimensione aziendale media è più bassa; la quasi totalità delle imprese è al di sotto della dimensione di 150 addetti ed oltre la metà degli assicurati contro i danni da lavoro opera in imprese che non superano i 30 addetti.
Al livello europeo le PMI danno lavoro a più del 65% della manodopera dell’UE.
Facendo riferimento a due degli attuali quattro settori tariffari INAIL (Industria, Artigianato, Terziario e Altre Attività) cioè Industria e Artigianato, si rileva che le denunce di infortunio provenienti dall’industria hanno rappresentato nel 2001 il 46% del totale mentre nel 2002 la percentuale si è ridotta al 42%. Per l’artigianato il dato è stato pari al 21,3% nel 2001 e al 21,8% nel 2002. I dati relativi ai soli infortuni mortali hanno segnato, rispettivamente nei due anni presi in considerazione, il 44,12% e 42,00% nell’industria e il 31,69% e 32,78% nell’artigianato.
"La realtà di un alto numero di infortuni nelle piccole e piccolissime imprese – commenta il Commissario Straordinario Mungari – ha indotto l’INAIL a privilegiare questo settore nel concedere finanziamenti sia per la formazione dei lavoratori sia per la sicurezza degli ambienti e degli impianti.”
A livello europeo l’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro ha promosso un programma di finanziamento di 4 milioni di euro inteso ad incoraggiare il miglioramento della sicurezza e della salute nelle piccole e medie imprese in Europa. (Si veda PuntoSicuro n.756).
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