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La sicurezza nel comparto agricolo

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Agricoltura

14/01/2011

Normative e interpretazioni in un settore storicamente “poco sicuro”. Sul tema, il prossimo 28 gennaio, si svolgerà il seminario gratuito “Sicurezza in agricoltura: conformità e controlli delle trattrici agricole”.

Gli infortuni mortali nel settore agricolo sono storicamente riconducibili all’utilizzo della trattrice agricola e alle cadute dall’alto: se per le cadute dall’alto la normativa fa chiarezza già dal 1955 (D.Lgs. 547/55), per le trattrici agricole si è dovuto attendere il 1981 (circolare n.49/81 del MLSP) perché venisse esplicitato l’obbligo di installazione di dispositivi di protezione in caso di ribaltamento (telai, cabine, ecc.) su tutte le trattrici a ruote, anche se in realtà tale obbligo esisteva già dal 1974 limitatamente però alle trattrici di nuova immissione sul mercato (immatricolate cioè dal 01/01/1974 in poi) e con determinate caratteristiche (a due assi, con carreggiata minima superiore a 1.000 millimetri, peso superiore a 800 Kg., ecc.). Tale svolta, date le tempistiche di adeguamento del comparto agricolo, portò, a partire dal 1994 e facendo riferimento alle statistiche INAIL, ad una forte diminuzione sia degli infortuni che degli infortuni mortali: resta però il dubbio ben fondato che tale diminuzione sia da attribuire all’estromissione dall’assicurazione obbligatoria (che infatti data 01/06/1993) dei lavoratori autonomi per i quali l’attività agricola non risulta prevalente, provvedimento che ha di fatto determinato il mancato conteggio di molti infortuni da parte dell’INAIL.


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Su questo tema si svolgerà il prossimo 28 gennaio alla 14.30 a Ceregnano (Rovigo), presso Polistudio SpA, il seminario gratuito “Sicurezza in agricoltura: conformità e controlli delle trattrici agricole”
 
 
Ambito lavorativo, il comparto agricolo, che vede sì la presenza di aziende con lavoratori subordinati (fissi e/o stagionali) ma che spesso ruota attorno alla figura del coltivatore diretto.  Ed è un comparto sempre più oggetto di attenzione da parte degli enti incaricati della salute e sicurezza sul lavoro e della legge in materia.
 
In particolare, come fa notare Carlo Dallemulle, tecnico di Polistudio, “se il D.Lgs. 626/94 non accennava alla figura del coltivatore diretto, con l’avvento del Testo Unico sulla sicurezza e del successivo D.Lgs. 106/09, quest’ultimo viene chiamato esplicitamente in causa in merito all’utilizzo di attrezzature conformi e dispositivi di protezione individuale.”
In particolare l’articolo 21 del D.Lgs. 81/08 prevede che i coltivatori diretti del fondo e i soci delle società semplici operanti nel settore agricolo utilizzino attrezzature di lavoro e dispositivi di protezione individuale in conformità alle disposizioni di cui al titolo III.
 
Il D.Lgs. 81/08, all’allegato V comma 2.4, chiude il cerchio in merito alle trattrici agricole indicando che, se sussiste il pericolo, in caso di ribaltamento, che il lavoratore o i lavoratori trasportati rimangano schiacciati tra parti dell’attrezzatura di lavoro e il suolo, deve essere installato un sistema di ritenzione.
Dalla lettura di questo passo si può desumere che l’installazione dei sistemi di ritenzione risulti obbligatorio sulle trattrici dotate di telai di protezione ma non su quelle dotate di cabina (anche se, in quest’ultimo caso, tali sistemi di ritenzione sarebbero utili al fine di evitare che il lavoratore, sempre in caso di ribaltamento, urti con il capo e/o le varie parti del corpo contro le parti interne della cabina stessa).
 
Che il settore agricolo sia sempre di più oggetto di attenzione da parte degli enti preposti alla sicurezza lo dimostrano anche le iniziative degli SPISAL che sembrano rispondere a un’esigenza di maggiore controllo e sensibilizzazione sui temi della sicurezza. In particolare, in provincia di Verona è stata messa in atto una vera e propria campagna di prevenzione denominata Operazione Agricoltura Sicura.
 
 
 

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Rispondi Autore: Giovanni - likes: 0
14/01/2011 (12:44:40)
I servizi SPISAL farebbero bene a concentrare i loro controlli in modo particolare al settore agricolo che risulta tra i più esposti ad infortuni ed anche mortali anziche sempre e costantemente all'edilizia ( super bersagliato seppur con giusta causa )

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