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Il rischio biologico nel settore zootecnico

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Agricoltura

11/04/2007

Quali i rischi e quali le misure di prevenzione nel settore zootecnico? Una breve sintesi e una raccolta di documenti utili per la prevenzione.

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Nell’ultimo numero del periodico Dati Inail, è stato pubblicato un breve approfondimento sul rischio biologico nel settore zootecnico.

Il comparto degli allevamenti zootecnici espone infatti notevolmente gli operatori al rischio di contrarre malattie causate da virus, batteri, funghi e parassiti trasmessi dagli animali (zoonosi: si veda la definizione del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute) durante la movimentazione degli animali, la mungitura, la pulizia dei box, la manipolazione di feti o placente in occasione di aborti, il contatto con le secrezioni, le deiezioni e le carcasse di animali infetti.

“Si tratta di un rischio potenziale, cioè risultante da una manipolazione non volontaria degli agenti biologici, in conseguenza del quale nell’uomo può verificarsi una semplice sieroconversione o la malattia conclamata. Gli agenti biologici responsabili di zoonosi sono numerosi e l’infezione può avvenire attraverso lesioni anche piccole della cute, attraverso le mucose, per via respiratoria, alimentare o tramite artropodi vettori”.

Secondo Gabriella Marena dell’Inail, curatrice dell’approfondimento, “la valutazione del rischio biologico da zoonosi è piuttosto complessa poiché mancano i dati necessari per valutare quantitativamente la probabilità che si verifichi l’infezione e per esprimere l’entità del danno atteso. Il danno è in relazione alla dose infettante, alla patogenicità del ceppo ed allo stato di salute dell’uomo.”

Per quanto riguarda le misure di prevenzione, che non possono prescindere dalla tutela del benessere degli animali (fonte principale di infezione), vi sono la profilassi vaccinale dei lavoratori, l’igiene personale, l’attuazione di corrette procedure di lavoro e l’utilizzo regolare di adeguati dispositivi di protezione individuale.

Numerosi sono i contributi pubblicati in questo ambito, pur se nessuno è specifico per l’argomento. Ne segnaliamo alcuni recensiti nel passato da PuntoSicuro:

- dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie un Manuale operativo per il personale coinvolto nei casi di influenza aviaria;

- dall’Università degli Studi di Pavia un documento che riassume i rischi e le strategie di prevenzione contro i possibili rischi da contagio biologico negli stabulari.

I principali rischi presenti nelle attività zootecniche e le misure di prevenzione sono invece oggetto di una guida realizzata dalla Regione Piemonte in collaborazione con il CNR-Imamoter, nell’ambito della campagna regionale “Io scelgo la sicurezza”.

Per la prevenzione degli infortuni nelle aziende agrizootecniche sono disponibili alcune schede informative sulla prevenzione degli infortuni preparate all’interno del progetto “Prevenzione degli infortuni in agricoltura” della Direzione generale Sanità della Regione Lombardia.

Infine, la regione Lombardia ha emesso le Linee Guida Regionali per la prevenzione degli infortuni in zootecnia.

 

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