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Giovanissimi a rischio sul luogo di lavoro

Il rischio sulle strade e sul luogo di lavoro sembra essere ancora piuttosto consistente per i minorenni, soprattutto a causa di una scarsa cultura sulla sicurezza.
"Oggi il casco è obbligatorio per tutti, ma in genere la cultura della fatalità è ancora dominante, soprattutto al Sud", queste le parole di Diego Alhaique, rappresentante della Cgil nel consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Inail, il quale ha sottolineato lo stretto rapporto tra il numero degli incidenti stradali e il numero degli infortuni sul lavoro in relazione alle diverse fasce d'età.

Un quotidiano nazionale ha riportato l'esito di questo raffronto.
Fino a 41 anni la strada è la prima causa di morte. Ben ventimila infortuni colpiscono, invece, ogni anno sul lavoro i ragazzi con meno di 17 anni e circa 20 di questi incidenti sono mortali.
La fascia d'età compresa tra i 18 e i 29 anni è interessata, invece, da 300mila infortuni all'anno, con 5 mila invalidi e 300 morti.

Complessivamente dei 1300 casi di infortunio mortale sul lavoro, circa un quarto sono giovani e le cause principali sono cadute dal trattore (26% ) cadute dall'alto nell'edilizia (26% ) ed eccessive ore di guida nel trasporto merci (12%).
I settori più a rischio, per i giovani fino a 17 anni, sono la metalmeccanica, le costruzioni e il commercio.

Dall'analisi dei dati rilevati sembra che il numero degli infortuni cali con la crescita dell'età: negli infortuni legati alla guida di un muletto circa il 7,5% riguarda ragazzi fino a 17 anni, il 5,8 % è relativo a lavoratori nella fascia compresa tra i 18 e i 19 anni, mentre il 5% è relativo alla fascia tra i 30 e i 45 anni.

Come sottolineato da Alhaique, un infortunio non avviene mai per un solo motivo, è, quindi, fondamentale riuscire a intervenire sulle cause per prevedere e prevenire il più possibile gli incidenti.
La Cgil sta, infatti, facendo pressione "perché entrino in campo sistemi di rilevazione che mettano in luce non solo i fattori prossimi, ma anche quelli remoti che agiscono dietro le quinte e che riguardano l'organizzazione del lavoro".


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