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Prevenzione incendi: sorveglianza, controllo e manutenzione

Indicazioni operative per i controlli, le verifiche e la manutenzione delle misure di protezione antincendio. Le definizioni, la manutenzione degli estintori, degli idranti e degli impianti fissi di spegnimento automatico.

 
Concludiamo con questo articolo la breve panoramica di PuntoSicuro sulla prevenzione incendi e sulle normative vigenti, con particolare riferimento al decreto del Ministro dell’interno del 10 marzo 1998 e in attesa dei futuri decreti attuativi del Decreto legislativo 81/2008 relativi alla prevenzione incendi.
 
Abbiamo parlato di protezioni di tipo attivo e passivo, di sistemi antincendio, di vie di fuga, di piani di emergenza e di valutazione del rischio d’incendio.
Concludiamo con qualche cenno ai controlli e manutenzione sulle misure di protezione antincendio.
 
Il Decreto del 10 marzo 1998 (allegato VI) ci ricorda che tutte le misure di protezione antincendio previste  - per garantire il sicuro utilizzo delle vie di uscita, per l'estinzione degli incendi e per la rivelazione e l'allarme in caso di incendio – “devono essere oggetto di sorveglianza, controlli periodici e mantenute in efficienza”.
 

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Riprendiamo dal decreto alcune definizioni:
- sorveglianza: controllo visivo atto a verificare che le attrezzature e gli impianti antincendio siano nelle normali condizioni operative, siano facilmente accessibili e non presentino danni materiali accertabili tramite esame visivo. La sorveglianza può essere effettuata dal personale normalmente presente nelle aree protette dopo aver ricevuto adeguate istruzioni;
- controllo periodico: insieme di operazioni da effettuarsi con frequenza almeno semestrale, per verificare la completa e corretta funzionalità delle attrezzature e degli impianti;
- manutenzione: operazione od intervento finalizzato a mantenere in efficienza ed in buono stato le attrezzature e gli impianti.
 
Riguardo a controlli e manutenzioni ordinarie degli impianti e attrezzature antincendio, presentiamo alcune indicazioni pratiche contenute in un documento allegato ad un capitolato d’appalto, pubblicato sul sito dell’ Azienda sanitaria locale 1 di Torino.
 
In “ Indicazioni e prescrizioni generali degli interventi di manutenzione ordinaria – Allegato A” vengono ricordate, ad esempio, le operazioni minime di manutenzione da eseguire.
In particolare tutti gli impianti ed attrezzature antincendio, siano essi attivi che passivi, devono essere tenuti in manutenzione “con cadenze e modalità specificate dalle leggi stesse o definite dalle norme di buona tecnica europee o nazionali oppure, in assenza di queste, secondo le indicazioni fornite dal produttore o dall’installatore (art. 4 del DM 10.03.98)”.
Inoltre si ricorda che è stato introdotto l’obbligo di registrazione degli interventi manutentivi sugli impianti ed attrezzature antincendio: “il registro deve fedelmente riportare tutto quanto avviene in materia di manutenzione impianti ed attrezzature antincendio dei presidi”.
 
Manutenzione di estintori d'incendio
Il documento ricorda che “tutti gli estintori dovranno essere oggetto di controllo semestrale e, quando necessario, di revisione e collaudo”.
Il controllo semestrale dovrà avvenire secondo quanto specificato dalla norma UNI 9994 punto 5.2, mentre la revisione dovrà avvenire secondo quanto prescritto dalla norma UNI 9994 punto 5.3.
 
Vediamo alcuni passaggi della revisione:
- “verifica della conformità al prototipo omologato per quanto attiene alle iscrizioni e all’idoneità degli eventuali ricambi;
- verifiche di cui alle fasi di sorveglianza e controllo (5.1 e 5.2);
- esame interno dell’apparecchio per la verifica del buon stato di conservazione;
- esame e controllo funzionale di tutte le parti;
- controllo di tutte le sezioni di passaggio del gas ausiliario e dell’agente estinguente, in particolare il tubo pescante, i tubi flessibili, i raccordi e gli ugelli, per verificare che siano liberi da incrostazioni, occlusioni e sedimentazioni;
- controllo dell’assale e delle ruote, quando esistenti;
- eventuale ripristino delle protezioni superficiali;
- taratura e/o sostituzione dei dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni;
- sostituzione dell’agente estinguente;
- rimontaggio dell’estintore in perfetto stato di efficienza”.
 
Il collaudo dovrà avvenire invece secondo norma UNI 9994 punto 5.4, “ovvero consistente in una misura di prevenzione atta a verificare, con la frequenza sotto specificata, la stabilità del serbatoio o della bombola dell’ estintore, in quanto facenti parte di apparecchi a pressione”.
Nel documento, che vi invitiamo a visionare, sono presenti tabelle con un prospetto della frequenza delle revisioni e dei collaudi secondo la tipologia di estintore.
 
Manutenzione ad idranti e naspi
Tutti gli idranti devono “essere oggetto di controllo semestrale ed intervento annuale”.
Il controllo semestrale deve avvenire con le “seguenti modalità:
- controllo generale cassette idranti;
- controllo segnaletica;
- controllo presenza manichette;
- controllo presenza lance;
- controllo stato manichette;
- controllo presenza chiavi di manovra;
- controllo collegamento manichetta e tubazione;
- timbratura del cartellino di controllo;
- prova scarico antigelo (solo per idranti soprassuolo)”.
Vi rimandiamo al documento per le operazioni da svolgere in relazione al controllo annuale.
 
Manutenzione di impianto fisso di spegnimento automatico a pioggia o a gas 
Si ricorda che “l' impianto deve essere sottoposto almeno 2 volte all'anno con intervallo non minore di 5 mesi, all'ispezione” per verificare lo stato di efficienza e la conformità alle norme tecniche vigenti”.
Sono indicate le operazioni comuni:
- “esame generale dell'intero impianto; 
- rilevamento delle pressioni in uscita e prova di funzionamento degli allarmi;
- prova di tenuta delle valvole di non-ritorno;
- controllo della posizione di apertura delle valvole di intercettazione e relativo bloccaggio;
- prova delle alimentazioni;
- verifica delle scorte indicate dalla ditta installatrice o dal fornitore delle apparecchiature”.
E sono riportate alcune operazioni particolari:
- “controllo dei serbatoi a pressione non dotati di segnalazione automatica di allarme in caso di caduta di pressione;
- verifica, dopo la prova di funzionamento, del livello di carica delle batterie, laddove presenti; - ripassaggio delle valvole di controllo e di non ritorno;
- pulizia di tutti gli erogatori;
- prove di attivazione e apertura elettrovalvole;
- pulizia dei rilevatori ed erogatori sprinkler”.
Ricordiamo che dal 2007 è in vigore in Italia la norma di impianto UNI EN 12845, che sostituisce le UNI 9490 e UNI 9489 in merito alla progettazione, installazione e manutenzione di impianti fissi di estinzione incendi a sistema “sprinkler”. Successivamente è stata pubblicata la norma UNI EN 12845:2009 che recepisce la norma europea EN 12845+A2 revisione con emendamenti della prima edizione del Settembre 2004.
 
Concludiamo ricordando che il documento pubblicato dall’ Asl 1 di Torino riporta anche indicazioni in merito a:
- ispezione periodica a gruppo di pressurizzazione per impianto antincendio;
- manutenzione ad attacco di mandata per autopompa;
- manutenzione ad impianti antintrusione;
- manutenzione di porte tagliafuoco ed uscite di sicurezza;
- manutenzione di impianto di rivelazione e allarme d' incendio;
- verifiche e controlli di evacuatori di fumo e calore, impianti d’illuminazione di emergenza e degli armadi di emergenza.
 
 
 
 
 
 
 
Tiziano Menduto
 


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Rispondi Autore: Massimo - likes: 0
20/10/2021 (21:11:08)
Nell azienda in cui lavoro
Non esiste nessun sistema di sicurezza anti incendi è neppure via di fuga..
In più ci sono 2 portoni di ferro con una porticina da 60 cm come entrata del personale è nessuna uscita di sicurezza...
Ha quale organo posso denunciare tutte queste irregolarità...
Grazie mille

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