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Quale preparazione per i medici competenti?

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Terziario e servizi

11/01/2002

Un nuovo decreto estende agli specialisti in igiene e medicina preventiva, medicina legale e delle assicurazioni la possibilita' di esercitare la professione di medico competente.

Sono in arrivo novità per i medici competenti: un decreto approvato in dicembre ha portato ad un sostanziale allargamento del numero di specialisti che possono esercitare questa professione.

La Camera nella seduta del 19 dicembre scorso ha infatti approvato definitivamente un emendamento (art 1-bis del provvedimento del senato N.824: 'Conversione in legge del decreto-legge 12 novembre 2001, n.402, recante disposizioni urgenti in materia di personale sanitario'). Tale emendamento modifica sostanzialmente quanto stabilito all'art 2, comma 1, lettera d), punto 1) del D.Lgs 626/94 dove stabilisce, tra l'altro, i requisiti che il medico competente deve avere e cioè specifiche competenze di medicina del lavoro, come è espressamente previsto dalle direttive europee.
L'emendamento estende tali competenze, de jure, agli specialisti in 'igiene e medicina preventiva o in medicina legale e delle assicurazioni', in quanto discipline 'affini' alla medicina del lavoro. L'ampliamento previsto dal decreto aumenta il numero dei professionisti abilitati alla medicina del lavoro dagli 8.000 attuali a circa 80.000.

L'estensione delle competenze a specialisti diversi dai medici del lavoro è duramente contestata dall'Associazione Universitaria Italiana di Medicina del Lavoro che in un comunicato precisa: "Il provvedimento, oltre che violare palesemente il principio secondo il quale le norme nazionali possono essere piu' restrittive ma non piu' permissive di quelle europee, appare irrispettoso dell'enorme impegno sostenuto negli ultimi anni su questi temi dalla XI Commissione Permanente del Senato (Lavoro e Previdenza Sociale) ed offensivo della professionalità delle stesse discipline mediche coinvolte. Sarebbe come chiedere ad uno psichiatra una diagnosi di ernia discale o ad un fisioterapista di intervenire su di un menisco, sulla base dell'affinità esistente rispettivamente tra neuropsichiatria e neurochirurgia o tra fisioterapia ed ortopedia".

Le Società e le Associazioni più rappresentative della Medicina del Lavoro Italiana hanno perciò indetto una protesta che si terrà oggi alle ore 11 a Roma, a Piazza Montecitorio, con queste motivazioni:
- No ad una riduzione del livello di qualità dell'attività del medico competente ai lavoratori
- SI al riconoscimento (come chiedono le linee guida dei principali organismi internazionali) del ruolo della medicina del lavoro, insieme alle altre figure della prevenzione, per la tutela della salute dei lavoratori nell'attività del medico competente.

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