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Malattie professionali e danno biologico: nuove tariffe bloccate
Il ministero del Lavoro ha bloccato ''sine die'' le tariffe approvate dall'Inail per il calcolo del danno biologico, in quanto i criteri di valutazione dei danni da malattia professionale non sarebbero ''convenienti'' nella generalita' dei casi.
Le parti sociali avevano gia' denunciato che con il nuovo sistema le rendite migliorerebbero solo per invalidita' molto gravi o per quelle basse.
Ad esempio nel caso in cui un lavoratore quarantenne con moglie e figli a carico e 30 milioni di retribuzione perda le dita della mano destra, con le nuove modalita' di valutazione gli verra' attribuito il 48% di invalidita' e una rendita annua di 16.650.000 lire, mentre con i vecchi criteri avrebbe avuto il 65% e una rendita di 21.450.000 lire.
Il blocco del provvedimento non e' stato accolto con favore dall'Inail, ma neppure dalle parti sociali e dall'Amnil (Associazione nazionale mutilati ed invalidi del lavoro) in quanto potrebbe mettere a rischio l'intera riforma, per risolvere rapidamente la questione infatti si renderebbe necessaria la disponibilita' di nuove risorse.
Le parti sociali avevano gia' denunciato che con il nuovo sistema le rendite migliorerebbero solo per invalidita' molto gravi o per quelle basse.
Ad esempio nel caso in cui un lavoratore quarantenne con moglie e figli a carico e 30 milioni di retribuzione perda le dita della mano destra, con le nuove modalita' di valutazione gli verra' attribuito il 48% di invalidita' e una rendita annua di 16.650.000 lire, mentre con i vecchi criteri avrebbe avuto il 65% e una rendita di 21.450.000 lire.
Il blocco del provvedimento non e' stato accolto con favore dall'Inail, ma neppure dalle parti sociali e dall'Amnil (Associazione nazionale mutilati ed invalidi del lavoro) in quanto potrebbe mettere a rischio l'intera riforma, per risolvere rapidamente la questione infatti si renderebbe necessaria la disponibilita' di nuove risorse.
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