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Requisiti dei laboratori di verifica della qualita' delle acque

Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Linee guida e buone prassi

08/09/2008

Le linee guida sui requisiti gestionali e tecnici dei laboratori che eseguono i controlli interni ed esterni per la determinazione dei parametri microbiologici e chimici delle acque. I principali obblighi relativi alla sicurezza.

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È stato pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità un rapporto che integra la serie di volumi dedicata ai metodi microbiologici (Rapporti ISTISAN 07/5) e ai metodi chimici (Rapporti ISTISAN 07/31) per il controllo delle acque destinate al consumo umano ai sensi del DL.vo 31/2001 (recepimento della Direttiva Europea 98/83/CE) e successive modifiche e integrazioni.
 
 
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Intitolato “Requisiti organizzativi e tecnici dei laboratori di verifica della conformità della qualità delle acque” e scritto da M. Ottaviani, L. Bonadonna, L. Lucentini, P. Pettine del Dipartimento di Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria, il volume presenta le linee guida sui requisiti gestionali e tecnici dei laboratori che eseguono i controlli interni ed esterni per la determinazione dei parametri microbiologici e chimici previsti dal decreto anche tenendo conto dei criteri della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025.
 
Tra gli argomenti trattati figurano:
- i requisiti generali dei laboratori: organizzazione, personale, sezioni analitiche, metodi analitici di riferimento, rapporti di prova, registrazioni;
- i requisiti per analisi microbiologiche: personale, sicurezza, documenti, metodi, controllo di qualità;
- i requisiti per analisi chimico-fisiche e chimiche: personale, sicurezza, gestione ed utilizzo delle apparecchiature, test sensoriali e metodi analitici classici (metodi conduttimetrici, titrimetrici, gravimetrici, immunoenzimatici,...);
- le tecniche cromatografiche: metodi GC e GC-MS, metodi HPLC e HPLC-MS;
- le tecniche spettrofotometriche: metodi AAS, metodi ICP.
 
Riguardo alla sicurezza il volume indica che gli obblighi principali relativi alla sicurezza nei laboratori sono:
– accesso al laboratorio esclusivamente riservato alle persone autorizzate;
– uso di camici da laboratorio all’interno dell’area di lavoro;
– uso di camici da laboratorio e di altri indumenti protettivi esclusivamente nell’area del laboratorio, evitando soprattutto di indossarli in zone pubbliche o dove si consumano pasti;
– uso di dispositivi di protezione supplementari individuali (guanti, occhiali, maschere, ecc.) ove richiesti da attività specifica;
– chiusura di finestre e porte durante il lavoro;
– uso di dispositivi appositi per pipettare, evitando di svolgere l’operazione con la bocca;
– divieto di mangiare, bere o fumare all’interno dell’area del laboratorio;
– uso di disinfettanti per la pulizia dei banconi, pulendo almeno una volta al giorno e secondo le specifiche circostanze;
– divieto di produzione di aerosol durante la manipolazione di microrganismi;
– uso di procedure di disinfezione/sterilizzazione efficiente dei rifiuti e della vetreria del laboratorio prima della pulizia, riutilizzo o eliminazione;
– uso di precise procedure per il trasporto dei materiali contaminati (colture, terreni di coltura, rifiuti) in contenitori stagni sigillati;
– divieto di produrre correnti d’aria nell’area del laboratorio;
– uso corretto di cappe chimiche, aree per gli inoculi e cappe a flusso laminare;
– uso di armadi di sicurezza per conservare prodotti chimici, reattivi e substrati per microbiologia;
– uso di procedure di manutenzione periodica programmata di apparecchiature quali cappe chimiche, cappe a flusso laminare, autoclavi;
– uso di contenitori specifici per lo smaltimento dei rifiuti infetti; uso di contenitori separati per gettare vetri rotti, aghi di laboratorio (siringhe, ecc.), solventi e altri rifiuti pericolosi.
 
Le indicazioni contenute nel presente rapporto “si riferiscono ai laboratori che effettuano controlli analitici microbiologici e chimici di carattere interno ed esterno, per verificare la conformità della qualità delle acque ai sensi del DL.vo 2 febbraio 2001, n. 31, definendone i requisiti minimi strutturali, organizzativi e tecnici al fine di armonizzare i criteri di controllo e garantire un livello di competenza ed affidabilità adeguato alle finalità delle attività analitiche ed alla tutela della salute pubblica”.
 
 
- M. Ottaviani, L. Bonadonna, L. Lucentini, P. Pettine, “Requisiti organizzativi e tecnici dei laboratori di verifica della conformità della qualità delle acque” (formato PDF, 0.17 MB).
 
 
Tiziano Menduto



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Rispondi Autore: Matteo Boldreghini - likes: 0
09/03/2023 (23:07:42)
Salve, sono Matteo Boldreghini.

Ho aperto un'attività e mi piacerebbe ampliarla con un laboratorio diagnostico molecolare (PCR/ RT-PCR). Avendo lavorato in un laboratorio COVID come tecnico, ho elevata esperienza nella metodica. Tuttavia al momento non possiedo un direttore sanitario. Posso comunque svolgere i test per strutture convenzionate, cui invierò i risultati che loro valideranno?

Grazie mille per la disponibilità.

Cordiali saluti

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