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Factsheet 103: la formazione alla sicurezza per gli insegnanti

Per portare la sicurezza nelle scuole è necessario integrare l’educazione al rischio nei programmi di formazione degli insegnanti. Le strategie globali di formazione, gli obiettivi di apprendimento, le risorse e i metodi formativi.


Bilbao, 10 Set – Per inserire l’ educazione alla sicurezza lavorativa nei percorsi formativi scolastici è necessario integrare l’educazione al rischio nei programmi di formazione per gli insegnanti futuri. Questo è quanto sottolinea l’ Agenzia Europea per la sicurezza e salute sul lavoro (EU-OSHA) in una relazione dal titolo “Training teachers to deliver risk education – Examples of mainstreaming OSH into teacher training programmes”, una relazione che raccoglie casi di formazione di insegnanti futuri e già in servizio su temi di sicurezza e salute sul lavoro (SSL) o in generale di educazione al rischio.
 
La sintesi dei contenuti più rilevanti della relazione è stata recentemente presentata in una scheda informativa dal titolo “Factsheet 103 - Strategie di formazione per insegnanti nell'ambito dell'educazione al rischio”.
Secondo la scheda l’ideale sarebbe che tutti gli insegnanti ricevessero una formazione sulla sicurezza e sulla salute sul lavoro nella loro vita professionale e su come integrare l’educazione al rischio nel proprio lavoro quotidiano. Ma una formazione di questi tipo non è semplice e i casi presentati nella relazione mostrano che il successo di questa formazione “dipende dall’adozione di un approccio pragmatico, sensibile alle esigenze e alle circostanze delle scuole e dei corsi per futuri insegnanti”. Inoltre i progetti di formazione devono essere resi sostenibili e inseriti in una strategia globale coerente


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I casi esaminati mostrano che una strategia di questo tipo “potrebbe contemplare:
- una formazione con un approccio che coinvolge tutti i soggetti del processo educativo e abbina l’educazione al rischio alla promozione di una migliore gestione della SSL nelle scuole, integrando anche la SSL nel lavoro quotidiano di tutti gli insegnanti, in un contesto generale di cultura della sicurezza nelle scuole che ne promuova la partecipazione e li impegni attivamente;
- la formazione di tutti i futuri insegnanti su come inserire le nozioni di base della SSL nelle scuole e come integrare l’educazione al rischio nel loro lavoro quotidiano;
- l’istruzione di tutti gli insegnanti sulla SSL non appena prendono servizio in una scuola, compresa l’ educazione al rischio degli alunni;
- una formazione supplementare per i presidi affinché questi ultimi acquisiscano una conoscenza approfondita della gestione della SSL e integrino l’educazione al rischio nella pratica scolastica;
- una formazione supplementare per altri docenti, a seconda della loro specializzazione, affinché acquisiscano una conoscenza approfondita della SSL e dell’educazione al rischio, con un’attenzione particolare alla possibilità di dichiarare determinati docenti ‘campioni’ e affidare loro il compito di diffondere le informazioni e motivare gli altri;
- la definizione del numero minimo di docenti cui impartire una formazione speciale;
- la possibilità di ‘fare rete’ tra le scuole e i docenti ‘campioni’ in tema di SSL/educazione al rischio: per contribuire a tenere aggiornati altri docenti, dal momento che le scuole spesso hanno delle difficoltà in questo senso; per condividere e scambiarsi esperienze;
- la collaborazione e la partecipazione di un gran numero di gruppi interessati, fra cui: autorità competenti in materia d’istruzione, enti responsabili dei programmi scolastici e istituti di formazione per futuri insegnanti; altre organizzazioni i cui obiettivi possono essere correlati all’educazione al rischio (educatori sanitari, enti responsabili della prevenzione di incidenti e della sicurezza stradale, organismi sportivi); enti professionali e sindacati di docenti;
- l’identificazione di sinergie e modalità per formare i docenti con il minor disagio possibile;
- il sostegno specifico, informazioni e strumenti da offrire alle scuole per creare un ambiente di apprendimento e di lavoro sano e sicuro, in modo tale che le questioni relative alla salute e alla sicurezza siano considerate fondamentali sia per i docenti che per gli alunni”.
 
Un altro elemento che viene rimarcato è l’importanza - per discutere di strategie di formazione con altri soggetti – della chiarezza degli obiettivi di apprendimento da includere nella formazione.
A seconda dei casi, “gli obiettivi di apprendimento per la formazione di tutti i docenti dediti all’insegnamento generale nelle scuole elementari e medie potrebbero articolarsi come segue:
- acquisizione delle nozioni e delle abilità necessarie per inserire l’educazione al rischio nel loro lavoro d’insegnamento quotidiano;
- acquisizione di atteggiamenti e nozioni di base in relazione alla propria sicurezza e salute sul lavoro, vale a dire alla SSL nelle scuole;
- acquisizione delle nozioni e delle abilità necessarie per poter dare un contributo positivo alla salute e alla sicurezza, propria e degli altri, nelle scuole”.
 
Se in altri rapporti dell’Agenzia Europea sull’ integrazione della SSL nell’istruzione è stato osservato che occorre sviluppare risorse didattiche idonee, i casi studio indicano che occorre studiare “varie risorse e approcci per la formazione dei docenti nell’ambito di una strategia di formazione ad hoc”.
Fra le risorse prese in considerazione vi sono:
- “opuscoli per insegnanti apprendisti;
- opuscoli per insegnanti nuovi sul luogo di lavoro;
- pacchetti di risorse didattiche per docenti universitari;
- risorse didattiche per formare gli insegnanti a fornire formazione a cascata;
- risorse didattiche affinché gli insegnanti possano offrire istruzione e formazione a cascata ad altri insegnanti;
- materiale chiaro e facilmente comprensibile da utilizzare con gli alunni in classe”.
Inoltre i metodi e gli approcci di formazione considerati comprendono:
- “opzioni di autoformazione, in particolare l’ e-learning e/o i CD-ROM interattivi;
- apprendimento misto: una combinazione di formazione online a distanza e formazione in aula, ad esempio con la partecipazione a seminari;
- metodi di apprendimento attivo in cui i docenti utilizzano la propria conoscenza, particolarmente importante in quanto sarà l’approccio didattico per gli alunni in classe;
- come per altri settori di formazione professionale, inserimento di un collegamento con la salute e sicurezza sul lavoro degli stessi docenti nei corsi per insegnanti apprendisti;
- collegamento chiaro fra la formazione dei docenti e lo sviluppo di programmi scolastici”.
 
Ricordando che i casi studio riguardano esperienze in Irlanda, Danimarca, Polonia, Finlandia, Germania e Stati Uniti, concludiamo riportando alcune questioni relative alla formazione di cui si è occupata la relazione:
- “discussione delle esigenze formative dei docenti quando vengono sperimentate le risorse didattiche;
- valutazione delle possibilità di formazione generica, come ad esempio la formazione relativa all’ educazione alla salute, alla sicurezza stradale, all’educazione fisica e all’educazione al rischio;
- studio su come trasmettere le informazioni e le abilità di base ai docenti nel minor tempo possibile;
- legame fra formazione e sviluppo della carriera mediante la valutazione, il rilascio di certificati, il riconoscimento delle abilità di gestione della SSL acquisite ecc.;
- sostegno supplementare alle scuole nelle valutazioni dei rischi e nella gestione della sicurezza e salute sul luogo di lavoro;
- valutazione di progetti, programmi e metodi di formazione”.
 
 
 
 
 
EU-OSHA, Report " Training teachers to deliver risk education – Examples of mainstreaming OSH into teacher training programmes", versione originale in lingua inglese (formato PDF, 931 kB).
 
 
 
Tiziano Menduto


Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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Rispondi Autore: Marco Belfiglio - likes: 0
10/09/2012 (07:14:32)
speriamo si attui presto

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